LO SPETTACOLO
Zuppa di sasso è una fiaba la cui ispirazione si perde nelle trame del tessuto popolare fitto di storie, racconti, aneddoti e che risale ad epoche in cui giramondo, vagabondi, soldati reduci da battaglie campali che tentavano di ritornare a casa, di solito a piedi e senza risorse, incontravano gli abitanti di villaggi sul loro percorso. Stranieri, sconosciuti che chiedevano ospitalità e ristoro e che alle volte con qualche espediente sapevano conquistare la fiducia degli abitanti dei luoghi che attraversavano, risvegliando in questi ultimi sentimenti e sensazioni dimenticate o sopite.
La storia della Minestra di sasso, fonte di ispirazione dello spettacolo, trasversale a diverse culture fiabesche, narra appunto di uno di questi viandanti che raggiunge un villaggio e non trova ospitalità per la paura e la diffidenza degli abitanti. Solamente attraverso un espediente riuscirà a saziarsi. Improvvisa un fuoco nella piazza del paese e, dopo aver chiesto in prestito una pentola, mette a bollire un sasso di fiume. La curiosità prende il sopravvento sulla diffidenza e ben presto tutti gli abitanti del posto desiderano aggiungere qualcosa, chi il sale, chi una verdura, all’ingrediente segreto che bolle in pentola.
In questa versione teatrale della fiaba, il posto dei personaggi umani viene preso da animali che simboleggiano differenti psicologie e attitudini: un vecchio lupo, ormai non più cacciatore, poi, galline, maiali, pecore, capre, cavalli, asini, cani, portano a turno vari ingredienti e infine si ritrovano attorno ad un camino in un convivio festoso. Non è infatti tanto nella figura del protagonista, umano o animale che sia, da ricercare il significato o la morale della storia, quanto in quello che questa figura è in grado di lasciare nei personaggi che restano. Ne sono trasformati, riscoprono sentimenti di unione, amicizia, felicità, leggerezza, che avevano dimenticato, abbandonato. L’attore attraverso l’utilizzo di oggetti e maschere interpreterà i differenti personaggi e li condurrà verso la festosa cena finale.
Avvertenze
Per riaprire in sicurezza e in ottemperanza alle normative anti-Covid, si ricordano al pubblico le regole tutt’ora valide per l’accesso a Teatro (obbligo di indossare la mascherina per tutta la durata dello spettacolo; capienza contingentata al 50% dei posti disponibili, distanziamento interpersonale), oltre a ulteriori novità:
L’ingresso è gratuito.
Prenotazioni telefoniche (0543 26355): dal lunedì al sabato dalle ore 11 alle ore 13.
Teatro Diego Fabbri di Forlì
Domenica 23 maggio 2021 ore 11
ACCADEMIA PERDUTA/TCP Tanti Cosi Progetti
Zuppa di sasso
di Danilo Conti e Antonella Piroli
con Danilo Conti
Info: 0543 26355 – www.accademiaperduta.it – Fb: teatrodiegofabbri
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