ZED Festival Internazionale Videodanza dal 5 al 9 luglio 2023 a Bologna

93

BOLOGNA – ZED FESTIVAL INTERNAZIONALE VIDEODANZA – 5° edizione

Bologna, 5- 9 luglio 2023 / primo atto

dalle 17.00 alle 23.00

MAMBo, Via Don Giovanni Minzoni, 14

Cinema Odeon, Via Mascarella, 3,

Le Serre dei Giardini Margherita, Via Castiglione, 134,

ingresso gratuito

Dal 5 al 9 luglio 2023 Le Serre dei Giardini Margherita, MAMBo e Cinema Odeon di Bologna sono le location speciali del primo dei due atti in cui è divisa la quinta edizione di ZED Festival Internazionale Videodanza, festival diretto da Mario Coccetti e organizzato da Compagnia della Quarta.

Il primo atto è dedicato alle esperienze performative XR e alle proiezioni cinematografiche, il secondo, invece, previsto dal 15 al 22 ottobre 2023,  a incontri tematici, formazione e workshop

ZED Festival è un campo d’azione avanguardistico e poeticamente creativo che si esprime in luoghi reali e spazi virtuali, un connubio in perfetto equilibrio tra tecnologia, futuro, cultura, danza, natura e collettività. Crocevia di idee, prospettive, persone e visioni lungimiranti, il festival dirige il suo sguardo verso un ciclo di eventi unici, multiformi e straordinariamente affascinanti declinati nella relazione tra schermo e corpo danzante. Film di videodanza, anteprime, esclusive e cortometraggi d’autore, esperienze in XR di realtà virtuale e realtà aumentata, film a 360° fruibili da visore VR, videoinstallazioni, incontri tematici e workshop sono gli ingredienti di una programmazione internazionale poderosa, che rende la tecnologia XR e la digitalizzazione della danza sempre più famigliare, quotidiana e in prossimità dello spettatore. ZED Festival e un’attività simultanea tra organi, persone, idee e obiettivi, un punto di riferimento della videodanza e delle sue espressioni sull’intero territorio nazionale, con una formula insolita, empatica e innovativa.

“Quinta edizione per un festival che supera i confini dello spazio”,- precisa il direttore artistico- “svela l’invisibile e rapisce lo spettatore in mondi alternativi. Una delicata armonia di stupore e arte, danza e tecnologia, natura e futuro, che rende il quotidiano straordinario. Dalla teoria del caos alla ricerca delle fate, dalla scoperta di diari segreti alla riconnessione con la natura, la programmazione di ZED Festival 2023 esplora universi coreografici differenti tra film in anteprima, cortometraggi a 360°, installazioni video e opere di danza in realtà virtuale e in realtà aumentata, un invito a guardare oltre i limiti del proprio sguardo e vivere esperienze al di là del conosciuto”.

“Ancora una volta”- prosegue Coccetti-  “il connubio tra opera e luogo è ricerca nella ricerca; per gli spazi aperti, non definiti e molto frequentati de Le Serre abbiamo cercato, e trovato, due opere in realtà aumentata (Chaotic Body e Fairies) in dialogo col paesaggio specifico e pensate per una fruizione immediata e spontanea, mentre a sottolineare la nuova e importantissima collaborazione con il Cinema Odeon, nel Salotto proporremo un’esperienza VR interattiva (Queerskins: ARK) che più di ogni altra è vicina al linguaggio cinematografico. L’accesso è, sempre, libero e gratuito.”

Diverse  le sezioni in cui si articola il festival.

La SEZIONE PROIEZIONI, dedicata come di consueto alla programmazione di film di danza, presenta lungometraggi d’autore e cortometraggi provenienti da tutto il mondo, un elemento importante del festival, risultato di una particolare ricerca curatoriale che apre lo sguardo sulle nuove produzioni della videodanza e su progetti speciali paralleli al festival.

Tra gli eventi, in anteprima nazionale Betroffenheit del regista Jeff Tudor, con le coreografie di Cristal Pyte e Jonathon Young, pluripremiato film di teatro e danza che esplora gli stati psicologici del trauma, del lutto e della dipendenza. Il titolo dell’opera è una parola tedesca che si traduce come stato di shock, smarrimento o sgomento. Betroffenheit si basa sull’esperienza personale di Young di una perdita a causa di un incidente durante una vacanza con la famiglia nel 2009. Combinando tip tap, salsa, spoken word, canzoni e marionette con la coreografia di Pyte, carica di emozioni, l’opera è un’esplorazione spiritosa e tenera della disconnessione, dell’isolamento e di cosa significhi fare i conti con una tragedia. Betroffenheit ha vinto l’Olivier Award 2017 come la migliore produzione di danza (21.30 – 23.00 presso Spazio Eventi de Le Serre dei Giardini Margherita)

La quinta edizione presenta in questa sezione due importanti novità: grazie allo sviluppo della collaborazione inaugurata l’anno scorso col Circuito Cinema Bologna, la videodanza torna sul grande schermo mostrando al pubblico i film più entusiasmanti di Selezione ZED, contest di ZED festival e di Beyond one minute de La Danza in 1 Minuto di COORPI, partner storico e coproduttore del festival. La fusione di questi due significativi concorsi sul territorio nazionale ha coinvolto più di 400 opere di videodanza, ha attratto nomi altisonanti della danza contemporanea internazionale come Hofesh Shechter, Anne Nguyen, Kati Kallio e Marlene Millar e ha raddoppiato le proiezioni in cartellone.

Al Cinema Odeon, infatti,  nelle giornate di giovedì 6 e sabato 8 luglio in programma ben 17 cortometraggi di videodanza provenienti da tutto il mondo. Due serate di proiezione al termine delle quali è prevista l’assegnazione di quattro premi in denaro, attribuiti da una giuria internazionale.

Sempre sabato 8 luglio al Cinema Odeon, in coda alla Selezione Ufficiale, in programma anche la proiezione fuori concorso di due cortometraggi premiati nel concorso La Danza in 1 Minuto: 1,2 and their cigs (3,4) di Laura Carnevali (Vincitore Assoluto, Italia) e Ticking di Lara Parizek (Selezione Direzione Artistica ZED Festival, Stati Uniti).

La proiezione di 1,2 and their cigs (3,4) anche dal 28 giugno al 4 luglio ai Cinema Odeon, Rialto e Roma come anticipazione del festival.

La sezione si arricchisce, inoltre, di una serata speciale che segna una nuova tappa nella collaborazione progettuale tra ZED e Le Serre: venerdì 7 luglio, all’interno della serata a tema dedicata agli artisti africani e alle relazioni culturali tra l’Africa e l’Europa,  ZED propone, insieme a Cro.me e COORPI, DANCE MY BLACK SIDE, selezione di produzioni recenti di cortometraggi di danza di artisti africani, introdotta da una riflessione sugli stereotipi con cui in Europa è percepita la danza africana e sulle relazioni tra i protagonisti contemporanei della danza africana in video e le principali istituzioni culturali europee. Alla serata partecipa la Prof.ssa Cristina Natali (Antropologia della danza) dell’Università di Bologna e il collettivo Razzismo Brutta Storia della fanzine Antirazine.

Con DANZA IN XR, ZED Festival continua ad esplorare le nuove forme di fruizione della danza attraverso le tecnologie immersive di Realtà Virtuale e Realtà Aumentata; un lavoro di curatela alla ricerca delle produzioni più recenti, con collaborazioni con altri Festival europei che lavorano in questa direzione. Nel programma del 2023 sono presenti 3 opere, che come al solito declinano ognuna a modo loro il mezzo tecnologico e che provengono dall’Europa e dagli Stati Uniti,

Dall’UK il coreografo Alexander Whitley, già presente a ZED nel 2020, porta Chaotic Body – esperienza AR che rappresenta una sintesi della sua ricerca sul digitale degli ultimi anni. Il film trae ispirazione dalla teoria del caos, dai processi dinamici che descrive e dai modelli geometrici associati che si trovano in natura. Un breve lavoro per due danzatori, che pone l’accento sul respiro umano per dissolvere i confini tra la forma dei loro corpi e l’ambiente in cui si trovano (mercoledì 5 luglio dalle ore 19.30 alle 21.00 e dal 6 al 9 luglio 18.30 alle 23.00, presso Le Serre).

Della Deutsche Oper am Rhein Düsseldorf Duisburg invece, Fairies: ancora un’esperienza AR, dove il balletto classico la fa da padrone in dialogo con gli elementi naturali. Cinque “Fate” sono state sviluppate in realtà aumentata nell’ambito del progetto Das digitale Foyer dell’opera Deutsche Oper am Rhein e del teatro FFT di Düsseldorf, in Germania. Con le “Fate” il balletto viene trasferito dal palcoscenico dell’opera al mondo virtuale. I maestri di danza Brent Parolin e Louise Bennett hanno creato cinque diverse coreografie, in cui ciascuna delle fate rappresenta un tema. Le danze sono state filmate davanti ad un green screen, trasferite alla realtà aumentata e infine sono stati aggiunti effetti digitali (mercoledì 5 luglio dalle ore 19.30 alle 21.00 e dal 6 al 9 luglio 18.30 alle 23.00, presso Le Serre).

Queerskins: ARK dello statunitense Illya Szilak e Cyril Tsiboulsky porta lo spettatore all’interno di un film VR interattivo che racconta di una madre che scopre l’omosessualità del figlio, da poco scomparso, leggendo i suoi diari. Grazie alle strazianti performance di Michael DeBartolo e Christopher Vo e al potenziale narrativo del suono nello spazio, Queerskins: ARK permette allo spettatore di entrare nella sua immaginazione e di co-creare la danza intima degli amanti attraverso la posizione e i movimenti del proprio corpo (dal 6 al 9 luglio dalle 18.30 alle 23.00 presso Cinema Odeon).

Con la sezione FILM VR A 360° ZED Festival rinnova il dialogo tra danza e realtà virtuale con una proposta di quattro film di danza VR a 360° di produzione internazionale, frutto della selezione operata dalla direzione artistica. I film VR 360° sono ospitati e visibili con 5 visori Oculus Quest 2, nella cornice del foyer del MAMBo – Museo di Arte Moderna di Bologna dal 6 al 9 luglio e sono inoltre fruibili, con 2 visori, dal 5 al 9 luglio anche alle Serre dei Giardini Margherita. Come tutti gli appuntamenti di ZED Festival.

Dalla Spagna Materia di María Ganzaráin Pina e Yeinner Chicas,  che combina la danza contemporanea e l’audiovisivo in un ambiente stereoscopico a 360º per rappresentare i quattro elementi. Una immersione in un’esperienza sensoriale attraverso strati di suoni, coreografie e ambienti simbolici che tessono una poesia sulla vita. Lo sguardo attento di questi cineasti di Saragozza li ha portati in diverse parti del mondo per incontrare storie sulla violenza di genere, l’accesso all’istruzione, la memoria storica, la diversità funzionale, i diritti del lavoro, l’immigrazione, l’ecologia, il mondo indigeno, le arti dello spettacolo, la musica, la pittura e la scultura. ( 6 luglio dalle 18.30 alle 23.00,  Serre dei Giardini Margherita e dalle 16.00 alle 20.00 foyer MAMbo | 7 e 8 luglio dalle 18.30 alle 23.00 Spazio eventi Serre dei Giardini Margherita e dalle 16.00 alle 19.00 foyer MAMbo  9 luglio dalle 18.30 alle 23.00 Spazio eventi Serre dei Giardini Margherita).

Arriva dagli Usa, invece,  Five Stages of drowning di Ed Talavera, Konstantia Kontaxis, Dennis Scholl e Rosie Herrera, un’esperienza di realtà virtuale che risponde al cambiamento e al gap climatico di Miami attraverso la danza. Progettato e coreografato a Little Haiti, East Little Havana /Miami River e Virginia Key, l’opera giustappone movimento, performance e cambiamento climatico in una narrazione coesa che spinge il pubblico a interrogarsi sul proprio rapporto con l’ambiente ( 6 luglio dalle 18.30 alle 23.00 Spazio eventi Serre dei Giardini Margherita e dalle 16.00 alle 20.00 foyer MAMbo | 7 e 8 luglio dalle 18.30 alle 23.00 Spazio eventi Serre dei Giardini Margherita e dalle 16.00 alle 19.00 foyer MAMbo | 9 luglio dalle 18.30 alle 23.00 Spazio eventi Serre dei Giardini Margherita)

Dal Canada Tidal Traces di Nancy Lee e Emmalena Fredriksson, un’opera di danza VR a 360 gradi che pone gli spettatori al centro della performance. In essa, tre personaggi esplorano un mondo nuovo e incerto, muovendosi tra tranquillità e inquietudine, bellezza e pericolo. Intrappolato in questa tensione, lo spettatore diventa il quarto personaggio, componendo direttamente la danza attraverso il suo sguardo. (6 luglio dalle 18.30 alle 23.00 Spazio eventi Serre dei Giardini Margherita e dalle 16.00 alle 20.00 foyer MAMbo | 7 e 8 luglio dalle 18.30 alle 23.00 Spazio eventi Serre dei Giardini Margherita e dalle 16.00 alle 19.00 foyer MAMbo | 9 luglio dalle 18.30 alle 23.00 Spazio eventi Serre dei Giardini Margherita).

INSTALLAZIONI VIDEO. Nell’indagare il rapporto tra il corpo in movimento e lo schermo, ZED Festival ospita quest’anno una videoinstallazione dal titolo Listen to Nature a cura del giovane artista modenese Francesco Misceo. Coreografo e danzatore, ma anche compositore, light designer, scenografo e artista visivo, Misceo firma un’opera site-specific per le Serre dei Giardini Margherita e appositamente ideata e creata per l’edizione 2023 di ZED Festival, ponendo al centro il rapporto uomo-natura. Un’occasione per scoprire da vicino l’elaborato lavoro di un’artista fortemente legato al territorio locale, pur operando in contesti di portata internazionale. L’opera è esposta in una forma installativa originale creata apposta per le Serre: 5 schermi TV con audio immersivo all’interno dell’opera Landmark di Andreco, per la durata di circa 12 minuti, in loop (dalle 18.30 alle 22.30 dal 5 al 9 luglio).

INCONTRI PUBBLICI. La sezione prevede quattro incontri per coinvolgere il pubblico  nelle dinamiche del Festival e approfondire i temi trattati. Si comincia mercoledì 5 luglio con gli interventi del direttore artistico Mario Coccetti e dei principali co-produttori del Festival, Lucia Carolina De Rienzo di COORPI (Torino), Enrico Coffetti di Cro.me (Milano) e Lorenzo Burlando de Le Serre dei Giardini, negli spazi della Serra Orto sulle opere Chaotic Body di Alexander Whitley, Listen to nature di Francesco Misceo, Faireis di Opera Ballet am Rhein, i tre film a 360° e il film Betroffenheit di Crystal Pite e Jeff Tudor – (ore 19.00 | Le Serre dei Giardini).

A seguire alle 20.00 Emanuela Iossa, Rebecca Andrei e Sara Spiro raccontano le ragioni che le hanno spinte a sceglie e sviluppare come argomento delle loro rispettive tesi di laurea, Zed, inteso come soggetto di divulgazione della danza in video e nelle tecnologie immersive.

Sabato 8 ( ore 22.15, Cinema Odeon) con la premiazione del concorso Zed + La Danza in 1 Minuto, tradizionale evento di chiusura del festival, vengono proclamati i vincitori dei quattro premi e della menzione speciale assegnati dalla giuria internazionale, composta da Marco Longo, (Augenblick – Fuori Formato) Federica Patti (UniBO, Roma Europa Festival), Marc Wagenbach (Tanzrauschen, Wuppertal, DE) e Lorand Janos (Choreoscope, Barcellona, ES): Best Film, Best Original Storytelling, Best Choreography for the Screen, Best Editing e Best Performance; il premio al Miglior Film, assegnato da una giuria di Studenti e l’ambitissimo premio del Pubblico.

ZED FESTIVAL INTERNAZIONALE VIDEODANZA è prodotto da Compagnia della Quarta

ZED Festival è un’azione co-prodotta da PRO|D|ES, una collaborazione tra Cro.me – Cronache e Memorie dello Spettacolo (Milano), COORPI (Torino) e Compagnia della Quarta, con il sostegno del Ministero della Cultura.

in coproduzione con: Vitruvio Virtual Reality (Bologna) e Kilowatt (Bologna).

Con il contributo di: Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna – Bologna Estate, Fondazione del Monte, Fondazione Nuovi Mecenati.

In collaborazione con: Alma Mater Studiorum/DAMSLab, MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, CCB Circuito Cinema Bologna, ERT Emilia Romagna Teatro, Future Film Festival, Istituto Comprensivo Laura Bassi.

Main Sponsor: Applied

Sponsor: Giovannini s.a.s