Al via il progetto di Alternanza scuola-lavoro promosso dal Comune di Modena che fino a giugno coinvolge 12 classi degli istituti Corni, Selmi e Cattaneo-Deledda
MODENA – Sviluppare la capacità di risolvere i problemi e di lavorare in gruppo; imparare dai fallimenti; comprendere i propri limiti e far emergere le capacità. Sono gli obiettivi di “Yep! Young enterprising people”, il progetto di educazione all’imprenditorialità promosso dal Comune di Modena nell’ambito dell’Alternanza scuola-lavoro che, fino al prossimo 4 giugno, coinvolgerà 250 studenti di terza, quarta e quinta (per un totale di 12 classi) degli istituti superiori modenesi Corni, Selmi e Cattaneo-Deledda in un percorso di formazione che utilizza il gioco come strumento educativo. Il gioco infatti permette di compiere simulazioni, di sperimentare, di tentare strategie in ambiente protetto lasciando ai partecipanti la possibilità di rielaborare l’esperienza con l’aiuto di figure professionali qualificate.
Giunto alla seconda edizione, il progetto è stato presentato agli studenti nella mattinata di giovedì 22 febbraio dall’assessora alle Politiche giovanili Irene Guadagnini nel corso di un incontro che si è svolto all’istituto Cattaneo-Deledda. Forte del successo ottenuto dalla prima edizione, che aveva coinvolto solo le classi terze, quest’anno “Yep!” si arricchisce di due nuovi percorsi, dedicati alle quarte e alle quinte, dando origine a una proposta progettuale completa e in continuità educativa.
Insieme al Comune di Modena, partner del progetto, che gode del contributo della Regione Emilia Romagna, sono la fondazione Democenter-Sipe, l’associazione Play Res, la Scuola di fallimento, l’associazione Aziende Modenesi per la Responsabilità sociale di impresa, la Fondazione San Filippo Neri ed Er-Go Azienda Regionale per il diritto agli studi superiori, la cooperativa Stars & Cows., Memo.
Nell terze il percorso si concentra sullo sviluppo delle cosiddette “soft skills”, la capacità di risolvere i problemi e di coordinarsi con gli altri, il pensiero critico, la creatività. Nel corso delle 36 ore di formazione, gli studenti, divisi in gruppi di lavoro, dovranno risolvere problemi legati alla responsabilità sociale d’impresa. Il percorso inizierà con la presentazione di testimonianze e case history poi, sfidandosi in una serie di giochi, i ragazzi faranno esperienza di problem solving e di comprensione e valutazione delle dinamiche strategiche, verificando alla fine i propri comportamenti. Il modulo prevede anche un approfondimento sulla comunicazione e una presentazione pubblica conclusiva.
Il percorso per le quarte, della durata di dodici ore, è invece incentrato sul fallimento e sull’analisi del “ciclo dell’errore”: la percezione del fallimento, l’analisi dell’errore, la consapevolezza, la sdrammatizzazione e la fiducia nel nuovo successo. L’obiettivo è offrire agli studenti gli strumenti per vincere i propri timori, accettare il rischio di un’eventuale sconfitta apprendendo dai propri insuccessi per ripartire più forti e consapevoli.
Per le quinte è stato infine pensato un percorso di orientamento, anche in questo caso di dodici ore, che, attraverso attività laboratoriali, punta a far emergere nei ragazzi la consapevolezza dei propri limiti e delle proprie capacità, ma anche ad accompagnarli nell’individuare le motivazioni e gli obiettivi di studio e di lavoro.
“Yep!” si concluderà per tutte le classi il 4 giugno con una giornata insieme in programma al Tecnopolo di Modena.