BOLOGNA – All’insegna di ‘classico è contemporaneo’ si apre il 24° Emilia Romagna Festival – ERF, il lungo itinerario musicale che comincia quest’anno il 3 luglio e si chiude l’11 settembre, mettendo in campo un’imponente edizione con 55 straordinari appuntamenti, nei luoghi più preziosi della tradizione architettonica, dai castelli alle pievi antiche, dai teatri alle piazze, e coinvolgendo 20 comuni distribuiti tra le province di Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena e Ferrara, con 37 location che ospiteranno più di 600 artisti provenienti da tutte le parti del mondo.
Dalla classica al jazz, dal pop alla musica etnica, dal teatro musicale alla world music, il festival sigla un cartellone alla ricerca di una nuova definizione di “classico”, rompendo i confini temporali e abbracciando la multidisciplinarietà, con l’intento di esplorare connessioni inaspettate e portare la musica classica a un pubblico sempre più ampio e variegato.
Fin dai primi appuntamenti, le coordinate di questa ricerca sono chiare: dopo l’anteprima del 27 giugno al Chiostro del Palazzo Vescovile di Imola, con un caro amico di ERF, Ramin Bahrami, l’inaugurazione, il 3 luglio all’Abbazia San Mercuriale di Forlì, è affidata a un gigante della musica di straordinaria attualità, Claudio Monteverdi, e a uno dei suoi capolavori Il Vespro della Beata Vergine, un concerto che è una dichiarazione d’amore verso la Grande Musica, qui interpretato da un ensemble punto di riferimento nell’esecuzione filologica della musica antica, il Venice Monteverdi Academy insieme all’Orchestra “Lorenzo Da Ponte” e al coro Schola Gregoriana.
Tutta l’edizione sarà contrassegnata da questo concetto di “classico” rivolto verso una prospettiva più dinamica e inclusiva, promuovendo la fusione e l’interazione tra diverse discipline artistiche e proponendo opere sia radicate nella tradizione che aperte all’innovazione contemporanea. È il caso dell’ultimo appuntamento, l’11 settembre al Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, quando il New Made Ensemble, in prima assoluta, presenterà La corrispondenza, un omaggio della compositrice Rossella Spinosa a Gio Ponti, in cui i testi di questo straordinario artista si intersecheranno con la musica. L’evento è stato pensato in occasione della bellissima mostra su Gio Ponti proprio al Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza.
Accanto a classici senza tempo, il 24esimo ERF scommette, quindi, su musiche nuove e di ricerca per un pubblico vasto e non esclusivamente specialistico, proponendo i lavori di originali compositori attivi sulla scena internazionale. Tra questi, anche il focus sulle nuove musiche di compositori oltreoceano, presentato da due giovani e talentuosi quartetti americani, gli Aruna Quartet e il Poiesis Quartet, con brani in prima esecuzione italiana o di rarissimo ascolto di Emma O’Halloren, Jennifer Higdon, Premio Pulitzer per la musica 2010, David Maslanka, Marc Mellits, Eleanor Alberga e Kevin Lau.
Tantissimi gli artisti coinvolti, anche quest’anno, fra i quali spiccano nomi come Noa, Peppe Servillo, Danilo Rea, Martin Kasik, il duo Igudesman & Joo con la prima nazionale di CODA – The Final Nightmare e Pino Donaggio a cui sarà consegnato il XV Premio ERF alla carriera. La 24esima edizione vedrà inoltre il ritorno delle grandi orchestre internazionali, quali la coreana Seongnam Philharmonic Orchestra, la China Symphony Orchestra di Ningbo, l’Anima Musicae Chamber Orchestra Budapest, la Czech Chamber Orchestra Philharmonic Pardubice e l’Ensemble veneziano già citato per l’inaugurazione.
In un’ottica interdisciplinare, spazio anche al bel canto con stelle dell’opera della scena internazionale e alla voce recitante, con attrici e attori, tra gli altri, del calibro di Vanessa Gravina, Sonia Bergamasco e Stefano Fresi. Torna naturalmente il ciclo Primo Premio! in cui i giovani vincitori di concorsi internazionali avranno l’opportunità di mostrare tutta la loro bravura. Infine, in un territorio ricco di organi, ERF ha voluto proporre tre concerti dedicati a questo straordinario strumento di origine antichissima.
La valorizzazione, la scoperta e la conoscenza del territorio, il suo patrimonio architettonico, ma anche la storia e la cultura a cui ha dato origine caratterizza, fin dalle prime edizioni, il cartellone di ERF. Da sempre gli spazi che ospitano gli eventi non sono meri contenitori ma parte integrante del “fatto” culturale. Con L’incanto dei luoghi, gli spettatori potranno scoprire i tanti musei, parchi, borghi, abbazie, cripte, biblioteche storiche che ospitano quest’anno la lunga kermesse, da quelli più noti e prestigiosi, ai più piccoli e meno noti, partecipando alle oltre 20 visite guidate previste per questa edizione.
Organizzato con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna e di un’importante rete di Comuni Forlì, Imola, Cesena, Codigoro, Comacchio, Castel San Pietro Terme, Alfonsine, Bagnara di Romagna, Borgo Tossignano, Budrio, Lugo, Castel Bolognese, Castel Guelfo, Massa Lombarda, Mordano, Faenza, Fontanelice, Riolo Terme, Russi. Anche per il 2024 Emilia Romagna Festival potrà contare sul supporto di numerosi enti e privati, come Turkish Airlines, Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, Con.Ami, Banca di Imola, Andalò Gianni, AutoSica, CLAI, Confindustria, e altri numerosi sponsor e fondazioni in via di definizione.
Di seguito uno sguardo più dettagliato sul programma. Per il calendario completo con tutte le date si rimanda al sito: https://www.emiliaromagnafestival.it/erf-summer/.
I MAESTRI, LE GRANDI ORCHESTRE, LE FORMAZIONI DA CAMERA Dopo il concerto inaugurale con il Venice Monteverdi Academy, il 5 luglio alla Chiesa di San Domenico a Imola, è la volta di un’altra importante compagine internazionale, la Seongnam Philharmonic Orchestra proveniente dalla Corea del Sud, qui diretta da Nanse Gum, primo direttore coreano a vincere nel 1977 il prestigioso concorso di direzione d’orchestra Herbert von Karajan (4° premio), con solista la talentuosa violinista russa Maria Solozobova, tra le più famose e apprezzate della sua generazione. L’11 luglio alla Fondazione Lercaro di Bologna, tra le nuove location del festival, il direttore artistico di Emilia Romagna Festival, il flautista Massimo Mercelli, insieme all’eclettico chitarrista Donato D’Antonio, presentano un programma che spazia nei secoli, da Rossini ai contemporanei Nyman e Tan Dun, passando attraverso Schubert, Bartók, Ibert e Piazzolla. Il 16 luglio al Teatro dell’Osservanza di Imola, torna al festival la carica esplosiva del duo comico e musicale Igudesman & Joo, formato dal violinista russo Aleksey Igudesman e dal pianista anglo-coreano Hyung-ki Joo, con la prima nazionale di CODA – The Final Nightmare, un mix unico di musica classica, umorismo, arrangiamenti innovativi e gloriosa follia, per celebrare la loro ventennale collaborazione che si chiude proprio con la tournée di questo spettacolo. Protagonista assoluto del concerto del 23 luglio a Villa Rusconi di Mezzolara di Budrio, Martin Kasik, tra i più importanti pianisti cechi del momento, con un programma tutto dedicato alle Ballate e agli Scherzi di Fryderyk Chopin. A seguire il 24 luglio nel cinquecentesco Oratorio di San Sebastiano a Castel Bolognese, nuova sede del festival, che dal 1924 è sacrario dei Caduti per la Patria, un bel concerto da camera con le “Variazioni Goldberg” nell’interpretazione del Trio de “I Virtuosi di Sansevero”, formato da tre talentuosi musicisti, Riccardo Zamuner (violino), Ludovica Rana (violoncello) e Francesco Fiore (viola). Il 26 luglio, nella Chiesa di San Girolamo di Tossignano, ERF rende omaggio a un illustre musicista del territorio, in occasione del 150° anniversario della sua nascita, il bolognese Federico Barera, celebre violinista notissimo per la sua lunga collaborazione con Arturo Toscanini e con i maggiori musicisti e artisti dell’epoca come Puccini, Mascagni e Caruso. Il giornalista e critico musicale, Pierfrancesco Pacoda, ne racconterà la vita, insieme ai giovani musicisti Elisa Scudeller (violino) e Miquel Esquinas Martínez (pianoforte) che accompagneranno la narrazione con momenti musicali, tra cui un brano di Adone Zecchi Pazzi e Pupazzi dedicato proprio a Federico e Orlando Barera. Il 27 luglio a Forlì, arriva la China Symphony Orchestra di Ningbo, formazione di circa 60 elementi, fondata nel 2015 e diventata rapidamente una delle principali orchestre cinesi, qui guidata dal suo direttore principale Ji Yu, che è anche direttore aggiunto della China Philharmonic Orchestra, con la solista Lei Chen alla pipa, strumento a quattro corde spesso definito come “liuto cinese”. La pipa sarà al centro di un programma che include, tra gli altri, un brano di Ennio Morricone tratto dalla fortunata serie televisiva Marco Polo, in occasione del 700esimo anniversario della morte del grande esploratore veneziano che visse anche Ningbo, una delle città più antiche della Cina, con una storia che risale al 4800 a.C. Il concerto è organizzato in collaborazione con il Festival di Lubiana e la municipalità di Ningbo. Ancora due prestigiosi ensemble al Parco S. Guido Abate dell’Abbazia di Pomposa di Codigoro: il 2 agosto arrivano i Filarmonici di Busseto, storica formazione di Busseto (paese natale di Giuseppe Verdi) per un programma nel segno della levità, dell’acrobazia, del volteggiare fantastico, della danza e del divertimento, da Johann Strauss a George Gershwin, da Giuseppe Verdi a Joaquín Rodrigo, dalle danze russe ai valzer viennesi; mentre l’8 agosto, da Budapest, si esibisce l’Anima Musicae Chamber Orchestra, una delle formazioni strumentali ungheresi più interessanti del momento, insieme a un grande interprete internazionale di bandoneón, Fabio Furia, con un concerto in cui tradizione e modernità si incontrano con brani di Piazzolla, tra cui le note Cuatro estaciones porteñas, e la celeberrima “Serenata per archi op.48,” di Čajkovskij. Il 20 agosto alla Rocca di Bagnara di Romagna, è il turno della grande musica barocca con un trio formato da acclamati interpreti della musica del Settecento in tutto il mondo, Stefano Bagliano (flauto dolce), Erich Oskar Huetter (violoncello) e Massimiliano Faraci (clavicembalo). Il 29 agosto sarà la volta della celebre arpista, amica ERF di lunga data, Nicoletta Sanzin, nella splendida cornice del Giardino storico del Palazzo Vescovile di Imola, per una serata in musica nel verde, con un brillante ed eclettico programma che spazia dai grandi classici alla musica contemporanea. Ancora musica barocca per l’originale appuntamento del 30 agosto al Chiostro di San Francesco di Cesena quando andrà in scena Il Genio e il Divino. Performance in forma di tableaux vivants dalle opere di Michelangelo e Raffaello, uno spettacolo che unisce le arti visive al teatro e alla musica, presentato dai Solisti dell’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani e Massimo Mercelli al flauto, in collaborazione con la compagnia Teatri 35, punta di eccellenza nella creazione di azioni teatrali di tableaux vivants, in cui si animeranno i quadri e le sculture di Raffaello e Michelangelo accompagnati da brani tratti dall’Offerta Musicale di Johann Sebastian Bach. Il 5 settembre il Teatro dell’Osservanza di Imola ospita per L’Anno della Musica Ceca, un evento culturale che già dal 1924 ricorda l’anniversario delle più importanti personalità della musica ceca, nell’interpretazione della Czech Chamber Philarmonic Orchestra Pardubice, una delle più importanti orchestre della Repubblica Ceca, formata da 38 elementi, qui diretta da Vahan Mardirossian, con Marketa Cepicka al violino solista e Marie Dorazilova al violoncello solista.
Non può mancare, dopo un così intenso percorso nelle molteplici sonorità strumentali, una rotta dedicata al bel canto, nella regione italiana da sempre culla dell’opera lirica, terra natale dei suoi più amati autori. Il 24 luglio al Parco S. Guido Abate dell’Abbazia di Pomposa, il soprano Elisa Balbo e il mezzosoprano Martina Belli, due interpreti dall’intensa carriera nei maggiori teatri lirici del mondo, accompagnate dal pianoforte di Davide Cavalli, daranno vita a un Galà Lirico con un ricco programma che ripercorre la straordinaria stagione lirica europea tra ‘800 e l’albeggiare del ‘900. Il 7 settembre, a Villa La Babina di Sasso Morelli, un altro appuntamento dedicato al bel canto con il tenore turco Bülent Bezdüz e il soprano Serena Farnocchia, entrambi cantanti di fama internazionale, qui accompagnati dal grande pianista bulgaro Ludmil Angelov.
TRA JAZZ E WORLD MUSIC Anche quest’anno, il festival propone un connubio tra generi musicali che nascono dalla musica etnica e dal jazz segnando il ‘900 musicale all’insegna della riscoperta e della creazione di nuove tradizioni. Ad aprire questo percorso sonoro, il 4 luglio al Parco S. Guido Abate dell’Abbazia di Pomposa, sarà un trio nel quale confluiscono personalità di spicco della musica jazz, latina e del pop d’autore: il sassofonista Javier Girotto, l’inconfondibile cantante e attore Peppe Servillo e il pianista Natalio Mangalavite. Insieme presenteranno un sentito omaggio a Lucio Dalla dal titolo “L’anno che verrà” e visto il periodo che stiamo attraversando, i tre musicisti vogliono augurarsi davvero che “sarà tre volte Natale e festa tutto l’anno”, come recita la celeberrima canzone di Dalla. Ma gli omaggi non finiscono qui, a seguire l’11 luglio nel Cortile di Palazzo Malvezzi Hercolani di Castel Guelfo, il Quartetto – pianoforte, fisarmonica, clarinetto e percussioni – de La Toscanini NEXT, un progetto orchestrale innovativo formato da musicisti under 35, si esibirà in una serie di omaggi musicali a Bacharach, Piazzolla, Gualdi e Luttazzi. Il 17 luglio, al Parco S. Guido Abate dell’Abbazia di Pomposa, la grande voce di Anna Maria Castelli accompagnata dal chitarrista argentino Adriàn Fioramonti, da Thomas Sinigaglia alla fisarmonica e da Stefano Rapicavoli alla batteria, si esibirà in un meraviglioso omaggio jazz a uno dei padri della canzone italiana, Domenico Modugno. Dalla canzone italiana al folklore argentino, con l’Omaggio a Mercedes Sosa, la cantora più popolare e rappresentativa di tutta l’America Latina, nell’interpretazione di Niña del Monte, cantante argentina dalla voce forte e coinvolgente, e del Trio Del Barrio, il 18 luglio al Giardino della Biblioteca Comunale di Alfonsine. Il 1° agosto al Chiostro di San Francesco a Cesena, si torna alla canzone d’autore italiana con “A Tribute to Fabrizio De Andrè” con il grande pianista jazz Danilo Rea che, a 25 anni dalla scomparsa di Faber, propone il suo personale omaggio in un’interpretazione unica per piano solo. A chiudere la serie di omaggi, il 5 agosto al Pavaglione di Lugo, una serata dedicata ad Astor Piazzolla, padre del tango moderno, con il Trio Beltrani, formato dai giovani e talentuosi Pietro Beltrani al pianoforte, Daniele Negrini al violino e Tiziano Guerzoni al violoncello, accompagnato dalla partecipazione dei ballerini Chiara Benati e Andrea Vighi.
E dopo gli omaggi, il 30 luglio, nella Piazza della Cattedrale di Comacchio, un graditissimo ritorno: Noa, stella internazionale della world music, artista raffinata dalla voce ammaliante e senza tempo, nota per il suo impegno a favore della pace e dell’unione tra i popoli, torna al festival per presentare, in anteprima nazionale alcuni brani del suo prossimo album in uscita all’inizio del 2025, accompagnata dal suo storico chitarrista Gil Dor, insieme a Ruslan Sirota al pianoforte, Omri Abramov al sax e EWI, e Daniel Dor alla batteria.
Le suggestioni etniche proseguono con una serie di progetti speciali a cominciare da “SuMarte”, spettacolo che intreccia tradizioni popolari, folk e cantautorali in un’arte sonora senza tempo, con Massimo Valentini ai sassofoni, flauti, duduk, percussioni e loop station, Arianna Cleri alla voce e loop station e Marta Celli all’arpa celtica e loop station, il 19 luglio al Parco delle Terme di Castel San Pietro. Il 25 luglio al Chiostro di San Francesco di Cesena, va in scena un importante progetto originale “Piazzolla ritrovato: The rough dancer and the cyclical night” che ridà vita allo spettacolo, The rough dancer and the cyclical night, commissionato a Piazzolla nel 1987 dall’Intar Hispanic American Arts Center di New York. Un autentico capolavoro musicale di cui purtroppo le musiche, così come la traccia dell’intero spettacolo, sono andate completamente perdute. Per far rinascere queste musiche straordinarie non rimaneva altro che ricostruire dall’omonimo LP le note suonate da Piazzolla e dal suo gruppo, un lavoro lungo e complesso a cui si è dedicato con grande passione Roberto Porroni e che ha consentito di far rivivere, con questo progetto, lo spettacolo creato a New York. Protagonista del concerto è il gruppo Cuartet guidato da Porroni, con due ballerini di tango Laura Borromeo e Roberto Orru, insieme all’attrice Elda Olivieri a cui è affidata la parte della recitazione delle poesie di Borges. Roberto Porroni con altri 4 musicisti sarà sul palco anche il 26 luglio, al Museo Zauli di Faenza, per la consegna del XV Premio ERF alla carriera a Pino Donaggio, cantautore, musicista e compositore veneziano celebre in tutto il mondo, per aver scritto pagine indelebili della cultura musicale contemporanea, tra cui il noto Io che non vivo (senza te) che ha venduto – nelle varie versioni e cover – oltre 80 milioni di copie. Donaggio ha composto anche brani di musica classica tra cui, in seguito alla lunga amicizia con Claudio Scimone, numerosi brani dedicati a I Solisti Veneti, orchestra che fu il suo trampolino di lancio nella musica. Il viaggio sonoro nella musica e nei suoni di tutto il mondo, si chiude il 4 settembre alla Chiesa SS Trinità di Forlì, con l’Aïghetta Quartett, rinomato ensemble di chitarre monegasco di fama internazionale, con un concerto, Dal Classico alla World Music, che attraversa la storia della musica e diversi generi.
TRA MUSICA E TEATRO Tornano gli appuntamenti per esplorare le infinite connessioni tra suoni e parole, tra i linguaggi della Musica e del Teatro, con affermati interpreti della scena contemporanea italiana. Tra questi, il 6 luglio alla Rocca di Ravaldino, l’attrice Vanessa Gravina, voce recitante e Stefano Giavazzi al pianoforte, portano in scena un genere abbastanza inusuale ma di grande fascino che consiste nella combinazione precisa di un monologo su una partitura musicale: si tratta dell’immortale melologo Enoch Arden, un grande testo di Alfred Tennyson musicato altrettanto splendidamente da Richard Strauss. Il 7 luglio al Chiostro di San Francesco di Cesena, ancora un racconto per voce e pianoforte, “Paolina Leopardi racconta Mozart“, recital acuto e sorprendente tratto dalla biografia del grande musicista scritta dall’amata sorella di Giacomo nel 1837. Lo spettacolo nasce da una proposta di Nino Criscenti, con la drammaturgia e la voce recitante di Sonia Bergamasco e il pianoforte di Marco Scolastra, che eseguirà musica del celeberrimo compositore austriaco. L’8 luglio al Chiostro del Museo di San Domenico a Imola, va in scena uno degli appuntamenti più particolari e interessanti del cartellone di ERF 2024: si tratta de La Pantomima rinata, ovvero la ricostruzione della partitura della Pantomima KV 446 di Wolfgang Amadeus Mozart da parte del celebre violista e compositore Vladimir Mendelssohn, con testo appositamente scritto da Quirino Principe, indiscussa autorità critica e musicologica europea. Saranno gli attori Manuel Buttus, Roberta Colacino e Maurizio Zacchigna a portare in scena le disavventure di Pantalone e Colombina, indossando le vesti dei celebri personaggi della Commedia dell’Arte, mentre Andrea Rucli al pianoforte ed il Quartetto d’archi Grazer Musiker saranno interpreti della ricostruzione musicale della Faschingspantomime KV 446. Il 28 luglio nella Piazza della Cattedrale di Comacchio, un concerto- spettacolo in omaggio al quartetto più celebre del palcoscenico e della televisione italiana dagli anni ’40 agli anni ’80: il quartetto Cetra. Sul palco i Favete Linguis, trio vocale composto da tre interpreti eccezionali, Stefano Fresi, Toni Fornari ed Emanuela Fresi, qui impegnati in “Cetra… una volta”, un intenso tributo al Quartetto Cetra, attraverso la loro musica, le loro canzoni e le loro parodie memorabili, per la regia di Augusto Fornari.
GLI ORGANI DEL TERRITORIO Debutta in questa nuova edizione del festival, un breve percorso dedicato agli organi con l’obiettivo di dare risalto ai diversi organi di pregio, antichi e moderni, presenti sul nostro territorio. Strumento di indiscutibile complessità e bellezza, ma raramente presente nelle programmazioni concertistiche, l’organo sarà protagonista di tre appuntamenti. Il 27 agosto nella Chiesa del Carmine a Imola, dove sono racchiusi in casse del XVIII secolo finemente decorate, due preziosi organi costruiti da Franz Zanin nel 1993, andrà in scena Organ Music from Austria, con il viennese Robert Lehrbaumer, celebre direttore d’orchestra, pianista e organista, tra gli interpreti più importanti e apprezzati in Europa. A seguire il 31 agosto a Faenza, nella Chiesa di Santa Maria dell’Angelo, edificio di pregio storico incluso nel percorso museale del Museo Diocesano d’arte sacra, che ospita un grande e importante organo, tra i più preziosi e antichi strumenti presenti nella Diocesi di Faenza, costruito da Carlo Traeri nel 1677 con aggiunte di Luigi Cavalletti nel 1837, si svolgerà il concerto Organ versus Guitar, con l’artista della tastiera Marcos Krieger all’organo e Donato D’Antonio alla chitarra. Tra i brani in programma, anche una prima esecuzione italiana di un brano del compositore estone Rene Eespere, Tres clavi in crucem per organo e chitarra. L’ultimo appuntamento dedicato all’organo, il 2 settembre nella Chiesa di Sant’Antonio Abate in Ravaldino a Forlì, vedrà come protagonista un bell’organo di Alessio Verati, costruito nel 1858 e restaurato nel 2004. A suonarlo Giulio Mercati, organista di fama internazionale, qui alle prese con un programma che omaggia la musica barocca europea.
LARGO AI GIOVANI La ricerca di nuovi giovani interpreti è da sempre un obiettivo del Festival che fin dalla sua nascita, con la rassegna Primo Premio! è attivamente impegnato nella promozione dei miglior talenti provenienti da tutto il mondo. La collaborazione coi più importanti concorsi nazionali e internazionali consente ai vincitori di trovare in ERF una vetrina di alto prestigio. Grazie ad una stabile e prolungata collaborazione di oltre 20 anni con il prestigiosissimo Primo Premio del Fischoff Chamber Music Competition, anche quest’anno ERF ne ospiterà i vincitori. I primi ad esibirsi, sono gli Aruna Quartet, Primo Premio e Medaglia D’oro del Fischoff Chamber Music Competition 2019, che nel 2020 non poterono esibirsi al festival a causa della pandemia. Arrivano quest’anno con quattro date – il 3 agosto alla Chiesa di San Lorenzo a Varignana, il 6 agosto al Chiostro del Museo San Domenico a Imola, il 7 agosto alla Rocca di Riolo Terme e il 9 agosto alla Rocca di Ravaldino di Forlì – con un repertorio che include un brano del Premio Pulitzer per la musica 2010 Jennifer Higdon e due prime esecuzioni italiane di compositori angloamericani, quali Night Music di Emma O’Halloren e Tapas di Marc Mellits. Sempre dal concorso americano proviene il Poiesis Quartet, vincitore del Primo Premio al Fischoff Chamber Music Competition 2023, ensemble di musicisti di eccezionale talento che in breve tempo ha conquistato la scena della musica classica contemporanea. Anche loro nelle quattro date che li vede protagonisti – 21 agosto al Chiostro del Museo San Domenico di Imola, 23 agosto alla Chiesa Parrocchiale di San Pietro Apostolo a Fontanelice il 26 agosto al Chiostro di Santa Lucia a Forlì e il 28 agosto alla Rocca di Bagnara di Romagna, qui insieme al maestro del clarinetto, Claudio Mansutti – presentano due brani in prima esecuzione italiana, il Quartetto d’archi No. 2 di Eleanor Alberga e il Quartetto d’archi No. 3 di Kevin Lau. Dal Concorso Pianistico Internazionale “Andrea Baldi” di Bologna arriva – il 19 agosto nel Giardino della Biblioteca Comunale di Alfonsine – il pianista diciottenne bolognese Michele Castaldo, vincitore del Concorso nel 2023 e di altri numerosi primi premi in concorsi nazionali e internazionali, con un programma di musiche dedicate a Rachmaninov. Nell’ambito, invece, di Boarding Pass di cui ERF è partner, un progetto che si propone di sviluppare e preparare giovani talenti attraverso un breve periodo di formazione con Maestri e concertisti di chiara fama e che si conclude con un’esecuzione concertistica, saranno presentati due concerti: l’8 luglio a Riolo Terme, nella Sala Sante Ghinassi, Paolo Grazia, primo oboe dell’Orchestra del Comunale di Bologna e tra i massimi interpreti italiani dello strumento, si esibirà insieme a Emiliano Gennari al violino, Davide Navelli alla viola e Enrico Mignani al violoncello; il 21 luglio nel Chiostro del Palazzo Vescovile di Imola, i tre giovani talentuosi musicisti suoneranno insieme a Massimo Mercelli, che oltre ad essere un flautista con una brillante carriera concertistica, da sempre si dedica con sincera passione all’insegnamento. Infine, a Massa Lombarda, nuova sede ERF, il 6 settembre al Museo della Frutticoltura A. Bonvicini sarà la volta dei giovani talentuosissimi che formano il Quartetto Saxophonie in un programma di grande virtuosismo e raffinatezza.
Dal 3 luglio all’11 settembre 2024, con un’anteprima festival il 27 giugno
XXIV Emilia Romagna Festival – ERF
Classico è contemporaneo
55 appuntamenti in 20 comuni con 37 location e più di 600 artisti coinvolti:
un lungo itinerario musicale che unisce la bellezza dei luoghi con la magia della musica, rompendo i confini temporali e abbracciando la multidisciplinarietà.
Con Ramin Bahrami, Noa, Venice Monteverdi Academy, Seongnam Philharmonic Orchestra, China Symphony Orchestra di Ningbo, Anima Musicae Chamber Orchestra Budapest, Teatri 35 in Tableaux Vivants, Czech Chamber Philharmonic Orchestra Pardubice, Peppe Servillo, Igudesman & Joo, Danilo Rea, Pino Donaggio, Vanessa Gravina, Sonia Bergamasco, Stefano Fresi e tanti altri
www.emiliaromagnafestival.it