Modena

“Whistleblowing” con garanzia di riservatezza

Anche il Comune di Modena applica la nuova normativa sulle segnalazioni con un portale informatico per dipendenti e collaboratori, assicurando l’anonimato

MODENA – Diventa ancora più efficace, e aumentano le garanzie di riservatezza, lo strumento che i dipendenti, gli ex dipendenti e i collaboratori del Comune di Modena hanno a disposizione per segnalare eventuali illeciti o irregolarità di cui possono venire a conoscenza durante il lavoro. Entra in vigore, infatti, sabato 15 luglio la nuova normativa nazionale che dà attuazione alla direttiva europea in materia di “whistleblowing” il termine inglese (soffiare nel fischietto) che indica l’azione di segnalare in modo anonimo questo tipo di situazioni.

Il Comune, quindi, sulla base della nuova normativa, ha aggiornato gli strumenti introdotti nel 2015 e già adeguati nel 2018 e nel 2021 seguendo l’evoluzione della materia e le linee guida dell’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione. La delibera è stata approvata nei giorni scorsi dalla giunta, su proposta del sindaco Gian Carlo Muzzarelli, dopo la condivisione con i sindacati, e prevede, appunto, l’aggiornamento della piattaforma informatica per la gestione delle segnalazioni secondo le modalità di tutela dell’anonimato e della riservatezza dei dati personali. Negli ultimi anni non sono state presentate segnalazioni.

La gestione del canale è affidata all’Rpct, il responsabile della prevenzione, della corruzione e della trasparenza dell’ente, ruolo esercitato dal segretario generale. La procedura informatica garantisce, attraverso l’applicazione di strumenti di crittografia, la riservatezza dell’identità del segnalante, dei facilitatori, delle persone coinvolte o comunque menzionate.

Le segnalazioni possono avvenire anche registrando un messaggio vocale (il sistema verrà introdotto in settembre in base alle nuove linee guida dell’Anac in fase di approvazione) o chiedendo un appuntamento all’Rpct al quale compete il compito di attivare la procedura interna per la verifica dei fatti. In base all’esito delle verifiche si procede, a seconda della tipologia, ad avviare l’eventuale azione disciplinare, a segnalare il caso all’autorità giudiziaria o, comunque, ad adottare i necessari provvedimenti amministrativi oppure si archivia. Nella procedura, in base alle specifiche norme, è sempre garantita la riservatezza del segnalante e delle persone coinvolte.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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