RIMINI – Più di 660 mila euro per dare un supporto economico a 237 famiglie e cittadini che vivono in affitto. Queste le risorse messe a disposizione del distretto socio-sanitario di Rimini nord (composto da Comune di Rimini, Comune di Bellaria Igea Marina e quelli compresi nella Unione di Comuni Valmarecchia – Poggio Berni, Santarcangelo di Romagna, Torriana, Verucchio) attraverso un bando appena concluso. Si tratta del “fondo per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione” dedicato a titolari di un contratto di locazione ad uso abitativo regolarmente registrato.
Di questi 237 beneficiari, 168 sono quelli residenti nel Comune di Rimini per i quali l’Amministrazione ha effettuato una serie di verifiche sociali tra cui, in particolare, un colloquio con le assistenti sociali per coloro (93 in tutto) che, pur avendo isee pari a zero, non fossero ancora in carico o conosciuti ai servizi. Tra questi, 43 vivono in un nucleo famigliare con minori, 37 sono i disoccupati, 7 i pensionati, i restanti sono lavoratori saltuari o stagionali.
“Sono risorse concrete – è il commento di Gloria Lisi, Vicesindaco del Comune di Rimini con delega alle politiche abitative – per un bisogno sempre più sentito dalla popolazione riminese. Per questo abbiamo deciso di riattivarlo dopo cinque anni in cui non era stato effettuato più. Il bando è stato anche l’occasione per avvicinare una fascia di popolazione attualmente non seguita dai servizi, ma che potenzialmente potrebbe rientrare anche in altri percorsi di assistenza. Per questo insieme alle assistenti sociali, che ringrazio di cuore per l’impegno e la sensibilità dimostrata, li abbiamo anche incontrati ed ascoltati. Con questo bando diamo una risposta corposa ad una parte considerevole di popolazione che abita in affitto e ha qualche difficoltà a conciliare i costi dell’abitazione con quelli necessari agli altri impegni della vita. Un’attenzione alta al tema casa che, la prossima settimana, vedrà anche l’inaugurazione 58 nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica di Via Tombanuova”.