Si parte sabato 8 aprile alle 11 nella Sala Boni dei Musei Civici (terzo piano) con la visita guidata gratuita alla mostra “Incubi e sogni di provincia. Giorgio Preti e le arti tra Modena e Reggio Emilia negli anni del miracolo economico”, condotta dal curatore Stefano Bulgarelli. Il percorso guidato attraverso più di 150 opere fra dipinti, disegni, progetti, oggetti di design – grazie anche a ricostruzioni di ambienti e dello studio dell’artista e a supporti audio-video – diventa un viaggio appassionato tra gli “incubi” e i “sogni” degli anni del miracolo economico, in cui saranno affrontati gli intrecci fra arte, cinema, letteratura, costume e società. Un’occasione per rileggere l’arte degli anni Cinquanta – primi Sessanta tra informale e ritorno alla figura, e con essi i diversi fenomeni culturali e storici, indici di una stagione segnata da forti cambiamenti e dalla nascita di una nuova identità giovanile.
Domenica 9 aprile alle 16, di nuovo al laboratorio Dida, appuntamento con “Argo,
I laboratori rientrano nel progetto di valorizzazione della Gipsoteca Graziosi in collaborazione con l’associazione Amici dei musei e dei monumenti modenesi, a cui si deve l’apertura della Gispoteca nel weekend dalle 16 alle 19.
Sempre domenica, alle 17 in Sala Crespellani dei Musei Civici (terzo piano), si svolge il concerto a ingresso gratuito “Antiche chitarre in musica” con il maestro Giuseppe Carrer che suonerà una chitarra “R. Lacote”, realizzata a Parigi nel 1841. Nato a Treviso, Giuseppe Carrer si è diplomato al Conservatorio “Verdi” di Milano sotto la guida di Ruggero Chiesa. Vincitore di concorsi nazionali e internazionali, si è esibito come solista in formazioni cameristiche e concerti per chitarra e orchestra. Il programma del concerto a Palazzo dei Musei prevede una serie di brani composti dai celebri chitarristi spagnoli ottocenteschi Fernando Sor e Dionisio Aguado, e tre arie dell’opera “Il Flauto Magico” di Wolfgang Amadeus Mozart.
L’evento, realizzato in collaborazione con l’associazione culturale modenese “La Chitarra”, costituisce l’occasione per presentare la collezione di chitarre antiche del liutaio e restauratore modenese Lorenzo Frignani, premiate e apprezzate in tutto il mondo. Gli strumenti esposti, in molti casi pezzi unici, sono di fabbricazione italiana, impreziositi da elementi decorativi e ricchi di elementi tecnici che testimoniano l’evoluzione della chitarra dall’epoca barocca ai giorni nostri.
Informazioni on line (www.museicivici.modena.it).
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