Modena

Weekend Musei di Modena, a pedali nei ’50 e Graziosi raccontano in scena

Sabato 25 marzo alle 15, “pedalata guidata” con Ert in partenza dall’ex Cinema Principe; domenica 26 alle 17, a Palazzo dei Musei, spettacolo teatrale di e con Tony Contartese

MODENA – Sabato 25 marzo alle 15 una macchina del tempo collettiva a pedali organizzata da Ert e Musei civici per andare alla scoperta della Modena anni ’50 insieme agli attori di “Un bel dì saremo”.

Domenica 26 marzo alle 17 una piece teatrale di e con Tony Contartese, regista e attore, per raccontare Giuseppe Graziosi tra vita e arte.

I Musei Civici di Modena di Palazzo dei Musei hanno stretto una nuova alleanza con il teatro per un altro weekend di appuntamenti, aperti a tutti, nell’ambito della rassegna “Metti la primavera in Museo”.

Sabato 25 marzo alle 15, dall’ex cinema Principe (piazza Natale Bruni), parte “Pedalando verso gli anni 50. Tour guidato fra arte, costume e nuove frontiere giovanili” a cura di Musei Civici ed Ert in collaborazione con Fiab, collegato alla mostra “Incubi e sogni di provincia. Giorgio Preti e le arti fra Modena e Reggio Emilia negli anni del miracolo economico”, ai Musei fino al 25 aprile.

Seguendo una mappa turistica di Modena degli anni ’50 arricchita con approfondimenti e scaricabile da internet (https://unbeldisaremo.it), si toccheranno otto tappe, con la guida di Fiab, gli inquadramenti storici di Stefano Bulgarelli dei Musei Civici e con brani letterari interpretati dagli attori di “Un bel dì saremo” Michele Dell’Utri, Simone Francia e Eugenio Papalia.

Un tour per Modena che ripercorrerà i ferventi anni del boom economico. Partendo dall’ex Cinema Principe, si passa all’ex casa del Giovane Sandro Cabassi su Via Fontanelli, dove nel 1961 venne Pasolini a presentare il suo film “Accattone” da poco uscito, per andare poi all’Istituto d’Arte Venturi, culla dinamica e stimolante dei giovani artisti in formazione.

Ci si sposta quindi in piazza Roma al ristorante Oreste che ha intatto l’arredo originale del 1959, si procede per l’ex negozio di musica “Messori” in piazza Mazzini per poi far sosta al Portico del Collegio: i giovani che si trovavano lì nel 1960 furono descritti sulla “Gazzetta dell’Emilia” da un giovane Francesco Guccini.

Il tour si sposta quindi all’ex edicola Panini, da cui ha preso il via l’epopea delle figurine, per concludersi all’ex Aerautodromo, attuale parco Enzo Ferrari, che negli anni ‘50 e ‘60 si impose a livello nazionale come tempio dell’automobilismo sportivo, ospitando anche circuiti moto e ciclistici.

Per partecipare la prenotazione è obbligatoria (musei.civici@comune.modena.it o tel. 059 2033122, giovedì 8.30-17.00, venerdì 8.30-13).

In caso di maltempo, il tour si svolgerà domenica 23 aprile.

Domenica 26 marzo alle 17 il secondo appuntamento del fine settimana è al Lapidario Romano dei Musei Civici a Palazzo dei Musei per lo spettacolo “Io, Giuseppe Graziosi mi racconto”, in collaborazione con l’associazione Amici dei musei e dei monumenti modenesi.

Il regista e attore Tony Contartese tratteggerà un ritratto dell’artista attraverso le lettere scritte agli amici e ai benefattori. Un viaggio che ripercorre i luoghi in cui Graziosi realizzò opere tra Firenze, Roma e Parigi durante il suoi percorso formativo per conoscere pagine di vita emotiva e creativa.

La performance rappresenterà l’occasione per scoprire e indagare la personalità bonaria e incline alla comicità dell’artista ma anche per scoprire aspetti meno noti come la bella voce da tenorino con cui intratteneva gli amici colleghi, come Ardengo Soffici al quale Graziosi fu legato da profonda amicizia per tutta la vita.

E si conosceranno le ansie che accompagnarono l’artista prima di affermarsi nel mondo dell’arte, le aspettative maturate nelle discussioni con gli amici fiorentini e coltivate nelle solitarie giornate romane riguardo al rinnovamento delle arti, al fervore culturale e alle aperture nei confronti delle iniziative artistiche che a inizio secolo dominavano la scena a Parigi.

Immerso nel furore della caotica vita metropolitana, Graziosi vive il clima della Belle Époque, tra gli artisti bohémienne del Quartiere Latino, i manifesti degli spettacoli dei tabarin di Toulouse-Lautrac e Mucha, le vignette satiriche di Forain, imitate anche dall’amico Soffici.

Lo spettacolo rientra tra gli eventi dedicati alla valorizzazione della Gipsoteca “Giuseppe Graziosi” che i Musei Civici stanno mettendo a punto grazie alla collaborazione dell’associazione Amici dei musei e dei monumenti modenesi e comprende, oltre all’apertura della Gipsoteca Graziosi durante i weekend, anche attività per famiglie come la visita animata e il laboratorio di incisione a punta secca “Dalla fotografia all’opera d’arte… bambini e genitori incontrano Graziosi” in programma sabato 8 aprile ore 16 al laboratorio Dida di Palazzo dei Musei.

La visita animata, gratuita, non prevede prenotazione. Per partecipare al laboratorio di punta secca, invece, tel 059/2033121 da lunedì a venerdì dalle 9 alle 13.

Informazioni on line (www.museicivici.modena.it).

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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