BOLOGNA – Il Comune di Bologna, a nome della città tutta, omaggerà Papa Francesco di due doni in occasione della visita pastorale del Pontefice in programma domenica 1 ottobre 2017.
Il primo dono è una riproduzione stampata su carta pergamena della prima pagina del Liber Paradisus, memoriale ufficiale dell’atto con cui il Comune di Bologna nel 1257 stabilì di procedere all’abolizione della servitù sul proprio territorio.
La riproduzione, sistemata in una cornice di legno realizzata dalla storica bottega Lamma, con le dimensioni originali (41×30,5 centimetri), è stata effettuata dalle Grafiche dell’Artiere sulle immagini ad alta definizione gentilmente concesse dall’Archivio di Stato di Bologna, dove è conservato l’originale del Liber Paradisus.
Sul retro della cornice è stata posta la dedica del Sindaco di Bologna, Virginio Merola:
“Santo Padre, proprio 760 anni fa Bologna promulgò questo decreto: un messaggio di uguaglianza universale sul quale ancora oggi si fonda lo spirito di convivenza della nostra comunità. Con il Liber Paradisus, il 3 giugno 1257, il Comune di Bologna sancì la liberazione degli schiavi: 5.855 persone furono affrancate, a loro fu restituita la dignità che è propria di ogni essere umano. Ho il privilegio oggi di donarLe questa riproduzione della prima pagina di quel decreto, intendiamo così sottolineare il valore e il grande significato che Bologna tutta attribuisce a questa Sua visita. Soprattutto vorremmo esprimerLe il sentimento di riconoscenza per essere tra noi e la gioia di averLa potuta accogliere. Questo piccolo dono rappresenta il nostro modo di vivere e di essere: una città aperta, solidale, crocevia del mondo e del sapere”.
L’altro dono della città a Papa Francesco è il volume inedito, in copia unica, de Il frate di Roberto Roversi, che fu scritto nel 1983, su richiesta del regista Michelangelo Antonioni per un progetto di film dedicato alla figura di San Francesco d’Assisi.
Quel testo oggi è diventato un libro che verrà pubblicato a breve dalle Edizioni Pendragon di Bologna.
Un dono il cui significato è nelle stesse parole del poeta Roversi: “Vitale e moderna, anzi attuale come se ci precedesse, la figura di San Francesco nella sua completezza si propone a noi non come un esempio (non solo come un esempio), ma come una tensione costante della nostra vita. Un fuoco vivo”.
La copia unica che verrà donata a Papa Francesco è un esemplare dalla legatura in marocchino rosso con decorazioni ai piatti, impressioni a secco e oro, con insegna papale al piatto anteriore. In quarta di copertina lo stemma di Bologna e risguardi in seta bianca e taglio spruzzato.
Il volume è stato realizzato da Gottardo Cendron, bolognese, legatore artigiano e restauratore di libri antichi.