RIMINI – Prosegue l’attività iniziata negli scorsi anni per l’abbassamento della parte superiore delle scogliere poste nella zona nord della città con lo scopo di riqualificarne in modo naturale i fondali.
Alle sette scogliere su cui si è già intervenuti poste a sud della foce del canale Sortie in località Viserba, faranno seguito prima dell’avvio della prossima stagione estiva gli interventi per l’abbassamento della seconda e della terza scogliera posizionate a nord della foce della fossa Sortie in località Viserbella di Rimini. Due interventi che saranno realizzati nell’ ambito degli “Interventi di manutenzione straordinaria di difesa della costa mediante ripascimento del litorale” svolti dalla Regione Emilia-Romagna, Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile – Servizio Area Romagna.
La presenza delle scogliere ha infatti determinato negli anni un significativo accumulo di sedimenti fini con innalzamento dei fondali a causa della scarsa circolazione delle acque. L’intervento sulla scogliera prevede così di abbassare la parte superiore della scogliera da quota due metri circa sul livello del mare a quota 0,80, così da rendere la scogliera emersa tracimabile e attivare una circolazione idrodinamica naturale lato terra delle scogliere esistenti pur garantendo comunque la funzione di protezione da mareggiate importanti.
In tal modo si attiverà, così come avvenuto con gli altri interventi realizzati in località Viserba, una circolazione idrodinamica con la formazione di correnti di ritorno in uscita dai varchi esistenti con un significativo miglioramento della qualità dell’ambiente costiero sia per i fondali che per le acque di balneazione e in assenza di un incremento del fenomeno erosivo sulla spiaggia emersa.
Per l’abbassamento a quota delle scogliere si procederà dunque nei prossimi mesi operando da mare a mezzo di escavatore su pontone. Gli scogli saranno salpati dalla cresta dell’opera fino a raggiungere la quota di progetto e posati sul fondale, lato mare, andando così a rinforzare il piede dell’opera di difesa.