BOLOGNA – Lunedì 2 luglio verranno consegnate ai primi sei nuclei familiari le chiavi di altrettanti appartamenti del complesso di edilizia residenziale pubblica di via Gandusio ripristinati da Acer Bologna per conto del Comune di Bologna.
A poco meno di un anno dallo svuotamento dei palazzi per iniziare l’imponente intervento di ristrutturazione finanziato con risorse statali per quasi 6 milioni di euro e con risorse proprie del Comune, Acer è in grado di consegnare i primi alloggi. Entro la settimana saranno 50 quelli assegnati (con successiva consegna) su un totale di 80 nei civici al numero sei e otto. Nel frattempo proseguiranno i lavori negli altri due civici, al numero dieci e dodici per arrivare ad assegnare tutti gli alloggi.
Un risultato importante che si accompagna al lavoro che sarà fatto sulla comunità degli abitanti del Villaggio Gandusio. Le assegnazioni sono e saranno impostate attraverso il criterio del mix sociale e il gestore sociale, la cooperativa Open Group, sarà presente nel complesso con un presidio permanente (un locale dedicato) e accompagnerà il popolamento del villaggio con azioni di mediazione sociale per creare una buona convivenza e facilitare le relazioni e i rapporti tra i nuovi inquilini. Per questo verranno anche individuati degli “attivatori di comunità”, ovvero persone che possano essere un punto di riferimento per gli altri e possano agevolare la creazione di buoni rapporti di vicinato. Con gli inquilini del villaggio la cooperativa scriverà un “patto di buona convivenza” per decidere assieme le regole comuni che possano favorire la vita all’interno del complesso.
“Questo comparto rappresenta un modello che possiamo esportare in altri contesti abitativi in città per la rapidità con cui sono stati realizzati interventi edilizi di qualità e nuove assegnazioni di alloggi – spiega il vice presidente di Acer Bologna Marco Bertuzzi – . Abbiamo iniziato con determinazione i lavori subito dopo la liberazione degli alloggi dagli occupanti abusivi, a metà luglio dello scorso anno, attivando 37 imprese di Acer Promos che si sono turnate nei lavori senza soluzione di continuità. Entro la primavera del 2019 completeremo i lavori nei restanti due edifici, ai civici 10 e 12, comprese le aree esterne che diventeranno luoghi di socialità per tutte le famiglie assegnatarie. Possiamo lavorare altrettanto bene in altri contesti abitativi che necessitano di un riqualificazione, garantendo alle famiglie alloggi confortevoli, sicuri, e a basso consumo energetico”.
“La rinascita del comparto di via Gandusio sta iniziando – aggiunge il presidente del Quartiere San Donato Simone Borsari – . Non più un ghetto, ma un luogo dove alla riqualificazione fisica si accompagna la rigenerazione delle relazioni e la qualità dell’abitare. Assicurare un equilibrio del mix sociale è importante, ma non basta: siamo già al lavoro per coinvolgere le famiglie e le associazioni del territorio nella creazione di opportunità per conoscersi meglio, collaborare e rendere sempre più piacevole lo stare insieme”.
La ristrutturazione edilizia prevede tutta una serie di azioni tra le quali: il rifacimento delle facciate con cappotto termico, la manutenzione straordinaria dei balconi, della copertura, degli atrii e dei vani scala, la manutenzione straordinaria dell’impianto elettrico e del gas, il rifacimento dell’impianto fisso di estinzione incendi, la sostituzione degli infissi, l’installazione di contabilizzatori di calore. Oltre a questi interventi è prevista la ristrutturazione degli alloggi esistenti, come dimostrano i primi appartamenti assegnati, e la riconversione di alcuni spazi che in passato erano stati utilizzati per associazioni e che ora diventeranno nuovi alloggi.
Cos’è il mix sociale?
Si tratta di un criterio che assicura la presenza equilibrata di persone provenienti da contesti culturali e sociali diversi per innescare scambi proficui favorendo così la formazioni di legami sociali duraturi e portando a una maggiore coesione. Nel precedente mandato amministrativo un’analoga sperimentazione era stata condotta per l’assegnazione degli alloggi Erp del comparto di via Rimesse e per quelli di via Franco Bolognese. Il settore politiche abitative ha analizzato i punti di forza e le criticità della precedente sperimentazione valutando che, oltre l’azione di mix sociale, fosse necessario aggiungere un percorso di accompagnamento dei futuri assegnatari. Da qui l’individuazione di un gestore sociale attraverso un avviso pubblico.
Infine il Villaggio Gandusio vedrà anche una rigenerazione delle aree esterne perché siano un valore aggiunto del più ampio progetto di rigenerazione del comparto. Le aree esterne saranno considerate non solo come luoghi di passaggio e sosta ma spazio pubblico fruibile, attrattivo e confortevole. Oltre a panchine, tavoli e cestini per i rifiuti sarà valorizzata la vegetazione e sviluppate attività dedicate alla comunità degli abitanti. Per questo motivo Comune, Acer, Quartiere e Open Group hanno presentato la candidatura al bando promosso dalla Fondazione Carisbo sulla rigenerazione urbana. Il progetto ha passato la prima selezione e, entro la fine di settembre, verrà presentato il progetto complessivo di riqualificazione per la seconda, e ultima fase della candidatura.
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