REGGIO EMILIA – La Provincia di Reggio Emilia ha iniziato in questi giorni una serie di 6 interventi di messa in sicurezza della Sp 9, tra Villa Minozzo e Civago, per un importo di 1 milione e 750.000 euro – 1,45 milioni dei quali finanziati dai Ministeri dei Trasporti e dell’Economia e finanze – destinati a risolvere gran parte delle criticità presenti su questo tratto appenninico. “Il piano è stato concordato con il Comune di Villa Minozzo e prevede interventi su ponti e gallerie, risanamenti del corpo stradale, ripristini del piano viabile e di muri di sostegno, sistemazione di scarpate, posa di nuove barriere stradali – spiega il presidente della Provincia, Giorgio Zanni – I lavori sono stati concordati per ridurre il più possibile il disagio a chi utilizza questa importante arteria appenninica e si completeranno, in varie fasi, entro la fine dell’anno”.
Il primo cantiere prevede la messa in sicurezza di vari tratti della Sp 9 tra ponte Calizzo e l’abitato di Villa Minozzo per un importo complessivo di 515.000 euro che comporteranno, fino al termine dei lavori, l’istituzione di sensi unici alternati con limite di velocità a 30 km/h. “Proprio sul ponte Calizzo, dal 20 marzo scorso vietato ai mezzi con massa a pieno carico superiore a 24 tonnellate a causa del degrado di alcune travi, è iniziato un ulteriore intervento, il settimo in questo tratto di Sp 9, per rinforzare la struttura con putrelle in modo da poter ripristinare il prima possibile, seppur sempre a senso unico alternato, il traffico dei mezzi pesanti”, aggiunge il presidente Zanni.
“La serie di interventi concordati sulla Sp 9 e l’immediato cantiere avviato sul ponte Calizzo confermano l’attenzione che la Provincia riserva al territorio appenninico, con una serie di investimenti davvero fondamentali per tutti i Comuni montani”, sottolinea il sindaco di Villa Minozzo, Elio Ivo Sassi.
Nell’ambito del piano straordinario di interventi sulla Sp 9 è prevista, nei prossimi mesi, anche la sistemazione – per un importo di 300.000 euro – della scarpata in prossimità dell’imbocco Sud della galleria di Civago, per prevenire il rischio di distacco di massi. Si tratta dello stesso intervento eseguito lo scorso giugno all’imbocco Nord che, per ovvie ragioni di sicurezza, comporterà la chiusura della galleria per un paio di settimane, dovendosi provvedere al disgaggio e alla rimozione delle porzioni rocciose maggiormente instabili ed al consolidamento tramite chiodatura delle restanti, in un’ottica di tutela della conformazione geologica che caratterizza il versante all’interno della valle del Dolo.
Gli altri cantieri previsti da qui a fine anno, interesseranno il consolidamento delle travi portanti di uno dei tre ponti tra Civago e la galleria (240.000 euro), la sistemazione degli avvallamenti in località Lurano in un tratto particolarmente problematico a causa dei numerosi movimenti franosi (367.000 euro), la messa in sicurezza di una scarpata di monte (290.000 euro) nei pressi della cascata del Golfarone che consentirà di ripristinare la circolazione a doppio senso e il ripristino del muro di sostegno di valle in sasso con l’inserimento di barriere stradali in località Castiglione (39.000 euro).