PARMA – Pharmacopea di Davines e Chiesi è un progetto nato in occasione di Parma 2020+21 – Capitale Italiana della cultura, per promuovere un viaggio ideale di riscoperta dell’identità chimico – farmaceutica della città di Parma.
Nato con l’intento di riconnetterne gli spazi simbolo alle fonti storiche, ai materiali d’archivio, agli antichi erbari e alle farmacopee riemersi in un meticoloso lavoro di recupero il progetto, ha visto la luce grazie al contributo, oltre delle principali case farmaceutiche parmensi, del coinvolgimento del volontariato d’impresa dei luoghi cardine dell’eccellenza locale, come l’Orto Botanico e l’Antica Farmacia San Filippo Neri che si svelano attraverso nuove e inedite interpretazioni.
A seguito di un’attenta riqualificazione di tali spazi nel loro insieme, si vuole farli riscoprire riaffermandoli come luoghi iconici che esprimono appieno il fascino che il territorio può esercitare verso un turismo attratto dalla sostenibilità, dall’epopea della cosmesi e dalla tradizione del benessere.
Il percorso sarà capace di tracciare una linea sino alle origini locali di un settore che caratterizza il territorio di Parma.
Tra le iniziative che vedranno grandi aziende e negozi partecipare a un’avventura tra il passato e il presente di un aspetto decisivo del carattere del territorio, un nuovo itinerario per la città, un’antica formulazione cinquecentesca in edizione limitata per il 2020, una pubblicazione e la straordinaria installazione dell’artistica britannica Rebecca Louise Law, alla sua prima personale italiana, che regalerà un nuovo cielo di fiori – realizzato da OTTN col sostegno di Cosmoproject – all’Oratorio di San Tiburzio.
Appena si potrà il viaggio nella storia e nella teoria tornerà a prendere anche la forma concreta del vero e proprio itinerario che consente di avventurarsi in un tragitto snodato tra l’Orto Botanico, l’Antica Farmacia San Filippo Neri e l’Oratorio di San Tiburzio.
Parma orto botanico ph. pharmacopeaparma.it
ORTO BOTANICO DI PARMA
Esteso su 11mila metri quadrati nel centro storico della città, l’Orto Botanico, di origine settecentesca, voluto dall’abate Giambattista Guatteri con l’appoggio di Ferdinando I di Borbone, presenta una parte centrale concepita sull’impostazione del giardino all’italiana e altre due parti occupate dall’Arboreto e da un’area che richiama la moda inglese.
Tra le sue collezioni, spicca in particolare l’erbario Gardoni, straordinaria raccolta di specie indigene ed esotiche.
Piante officinali, insettivore e succulente costituiscono invece – insieme alla collezione di viole spontanee che comprende la famosa Violetta di Parma – il cuore di un autentico tesoro in vivo che si pone l’obiettivo di custodire la biodiversità locale e raccontare le relazioni antiche e moderne tra uomini e piante.
Parma Antica Farmacia San Filippo Neri già Farmacia della carità ph. pharmacopeaparma.it
ANTICA FARMACIA SAN FILIPPO NERI
Continuando il percorso, ci si può dirigere verso l’Antica Farmacia San Filippo Neri, gioiello segreto nel cuore di Parma e simbolo di una gloriosa storia lunga 500 anni che la identifica come parte integrante di un progetto sociale ante litteram nato con lo scopo della cura dei bisognosi.
Nella struttura originale del 1789, gli scaffali di legno scuro conservano strumenti chimici e medici, preparati antichi, ricettari a stampa e manoscritti legati all’operato della Congregazione di Carità.
Al piano superiore, un archivio di carte e documenti inediti parla di una vicenda virtuosa fatta di prodotti regalati ai poveri, di ricette elaborate senza sostanze preziose e della nascita del primo servizio sanitario territoriale cittadino.
Parma Oratorio di San Tiburzio ph. pharmacopeaparma.it
ORATORIO SAN TIBURZIO
Nel locale attiguo, l’Oratorio di San Tiburzio (dove è in questo momento ferma la mostra Florilegium) venne edificato, secondo la tradizione, nel luogo che nel V secolo aveva visto sorgere la prima chiesa cristiana di Parma.
La realizzazione di questo significativo esempio di Barocco emiliano si deve all’architetto Adalberto Dalla Nave, che nel 1722 ne concepisce la struttura con pianta a croce greca e sormontata da un tiburio poligonale che copre la cupola affrescata da Giovanni Gaibazzi fra 1883 e 1885 con l’Assunzione di Maria e i quattro evangelisti.
Attualmente chiusa per restauro, agli spazi sopra descritti si aggiungerà nel 2021 l’Antica Spezieria San Giovanni che, all’interno del Monastero Benedettino, occupa oggi quattro delle otto sale dell’impianto originale nel XIII secolo e conserva circa 250 pezzi, tra vasi, albarelli, fiaschette e boccali esposti sulle scaffalature delle varie stanze, ognuna delle quali prende il nome dalla specificità dei contenuti e degli elementi che le connotano.
Sono però gli alambicchi e le bottiglie in vetro di un piccolo laboratorio a suggerire l’attività di produzione dei medicamenti.
A cura di Pharmacopea