L’ordinanza parte dalle segnalazioni dei residenti su disturbo alla quiete pubblica e degrado urbano, per le violazioni delle normali regole di convivenza civile da parte di frequentatori del locale. I controlli effettuati dalla Polizia Municipale hanno confermato l’esistenza di problemi di sicurezza urbana, attribuibili ad alcune azioni e omissioni da parte del gestore dell’attività. Per esempio la presenza di numerose persone all’esterno del pubblico esercizio che, non trovando spazio all’interno del locale (che misura in tutto 36 metri quadrati), si riversano all’esterno disturbando con schiamazzi e urla e occupando la sede stradale; la somministrazione di bevande alcoliche a minori di 18 anni (ma maggiori di 16) senza controllo sull’età dei clienti; musica ad alto volume, udibile anche a 50 metri di distanza perché la porta del locale viene tenuta completamente aperta; assenza di qualunque attività di attenzione e sensibilizzazione da parte del titolare e dei suoi collaboratori nei confronti della propria clientela per evitare di disturbare i residenti circostanti. Il tutto senza rispettare il Regolamento di Polizia Urbana che prevede all’articolo 15 l’obbligo da parte dei gestori di pubblici esercizi di adottare tutte le misure idonee a contenere il fenomeno di degrado e disturbo alla quiete, anche sensibilizzando gli avventori a evitare comportamenti contrari alla quiete pubblica e all’igiene e al decoro dello spazio pubblico. Inoltre non viene rispettato il Regolamento che disciplina le attività rumorose temporanee e infine la legge 125 del 2001 che impone a chi vende bevande alcoliche l’obbligo di chiedere il documento di identità all’acquirente se la maggiore età non è manifesta.
La situazione in via Petroni è stata oggetto di discussione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduto dal Prefetto: in questa sede è stata condivisa la necessità di interrompere il protrarsi di questi comportamenti. Per queste ragioni il Sindaco ha deciso di firmare l’ordinanza che, pur garantendo la continuità dell’attività del pubblico esercizio, ne riduce l’orario di apertura alle 19 per evitare il perdurare dell’assembramento esterno durante le ore notturne.
In caso di inottemperanza all’ordinanza, si procederà all’applicazione di una sanzione pecuniaria da 300 a 500 euro. In caso di reiterata inosservanza, scatterà la comunicazione al Questore.
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