Via Nonantolana: locale chiuso per ragioni di sicurezza

41
Modena

Provvedimento del Comune di Modena su richiesta della Prefettura, dopo che la Questura aveva sospeso l’attività per due volte tra dicembre e gennaio

MODENA – È stato chiuso in via definitiva, su richiesta della Prefettura, il locale di somministrazione di alimenti e bevande di via Nonantolana 8 a Modena la cui attività era iniziata nel dicembre del 2021. Dopo alcuni provvedimenti di sospensione notificati dalla Questura per la presenza di persone pregiudicate o comunque ritenute pericolose per l’ordine e la sicurezza pubblica, infatti, la Prefettura ha chiesto al Comune di valutare la revoca del titolo che consente lo svolgimento dell’attività, revoca che è stata disposta dallo Sportello unico per le imprese sulla base del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza e notificata nei giorni scorsi alla titolare, provvedendo alla contestuale archiviazione della Scia presentata nel 2021.

La titolare è una 53enne originaria del Ghana la cui licenza d’esercizio era stata sospesa una prima volta nel dicembre del 2022 per sette giorni, poi una seconda volta nel gennaio di quest’anno per 14. Con il secondo provvedimento, inoltre, era stata anche sanzionata l’inottemperanza al primo, visto che la Polizia locale aveva accertato una riapertura anticipata del locale, giustificata dalla titolare con un errato conteggio dei giorni di sospensione. Per la titolare è scattata anche la denuncia all’autorità giudiziaria.

Entrambi i provvedimenti della Questura avevano come presupposto controlli di polizia che avevano accertato “la costante frequentazione, anche a fini di ritrovo e quale punto di riferimento, dell’esercizio pubblico da parte di persone pregiudicate/o pericolose per l’ordine e la sicurezza pubblica, in particolare per reati contro la persona e il patrimonio e per stupefacenti: questi ultimi secondo quanto si evince, avrebbero trovato, all’interno del locale, stabile rifugio e posto di riunione ed attrattiva, protratto e costante”.

Con la chiusura del locale si è voluto così evitare il protrarsi di una situazione di pericolosità sociale che, anche per la collocazione, era ritenuta tale da mettere a repentaglio l’ordine, la sicurezza e la tranquillità pubblica.