BOLOGNA – “Leggiamo che i collettivi e i movimenti che hanno occupato lo stabile di proprietà ASP di via Capo di Lucca 22, sono disponibili ad uscire dall’immobile e che propongono che venga destinato a progetti innovativi di abitare collaborativo.
Come già dimostrato con atti e attraverso dichiarazioni pubbliche, grazie al lavoro svolto dalla nostra Giunta nel primo anno di mandato, possiamo affermare di essere in grado di lavorare all’ampliamento dell’offerta di abitare collaborativo e di edilizia sociale anche con nuove forme e modelli capaci di costruire comunità e integrazione sociale, attraverso avvisi pubblici che vogliamo concretizzare in tempi brevi.
È nostra intenzione, a questo proposito, promuovere nuove procedure pubbliche, aperte e accessibili, a partire dallo stabile di via Capo di Lucca che non sarà alienato ma destinato a questo percorso, insieme ad altre opportunità.
Ci interessa quindi continuare a dialogare e co-progettare con la città in tal senso con tutti gli attori portatori di interesse e che si propongono di prendersi carico di queste nuove progettualità sui nostri immobili pubblici”.
Così la vice sindaca con delega alla casa Emily Clancy e l’assessore al Welfare Luca Rizzo Nervo