“Si tratta di un intervento importante, particolarmente impegnativo e atteso dai cittadini, reso possibile grazie a 3,8 dei 35 milioni previsti dal Piano per interventi di emergenza sui ponti dell’asta del fiume Po varato dall’allora ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio – dichiara il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giorgio Zanni – Un intervento particolarmente complesso, come è inevitabile che sia in considerazione dell’opera sulla quale si deve operare, che ha comportato ulteriori indagini sulla struttura, solitamente non previste, finalizzate ad implementare il livello di conoscenza sulle caratteristiche del ponte, in particolare la capacità di resistenza del cemento armato ed il posizionamento dei ferri di armatura”.
Come i cittadini guastallesi sicuramente ricorderanno, prima della progettazione la Provincia ha infatti dovuto effettuare anche una serie di prove di dinamiche e di carico, che hanno inevitabilmente allungato i tempi, “ma ora i lavori possono partire – aggiunge il presidente Zanni – e, come abbiamo sempre promesso, non comporteranno la chiusura al traffico del ponte, essendoci impegnati, insieme alle imprese, a garantire un’attività del cantiere in sicurezza ricorrendo, nel caso, al solo senso unico alternato”.
La prossima settimana le aziende inizieranno dunque i lavori di accantieramento per poi avviare, subito dopo, i primi interventi sul ponte tra Guastalla e Dosolo, al confine tra la provincia di Reggio (Sp 35) e quella di Mantova (Sp 93). Il cantiere di questo primo intervento durerà circa 9 mesi, ma in un primo momento saranno realizzati i lavori sotto l’impalcato del ponte e, pertanto, la circolazione proseguirà regolarmente senza alcuna limitazione. “Si partirà infatti, approfittando anche del livello di magra, con la ristrutturazione delle pile, dei pulvini e delle travi, operazione che sarà eseguita con cestelli sotto la sede stradale – spiega il dirigente del Servizio Infrastrutture della Provincia, Valerio Bussei – Solo in una seconda fase, i lavori saranno eseguiti sopra l’impalcato del ponte, dunque occupando la sede stradale, per la sostituzione di appoggi e giunti, asfaltature, barriere di sicurezza”.
Soltanto nei primi mesi del prossimo anno – ma la Provincia ne darà, ovviamente, tempestiva comunicazione – sarà dunque indispensabile regolare il traffico a senso unico alternato, provvedimento che, nelle ore di punta, potrebbe inevitabilmente provocare code o rallentamenti. I collegamenti tra le due province divise dal Po, in ogni caso, sono assicurati anche dal ponte tra Boretto e Viadana, a sua volta sottoposto lo scorso anno a un consistente intervento di adeguamento statico.
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