Il dettaglio dei lavori è stato illustrato questa mattina a Palazzo Allende dal presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi
REGGIO EMILIA – Stanno per iniziare i lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza del ponte sul Po tra Boretto e Viadana, infrastruttura strategica di collegamento tra le province di Reggio e Mantova e, dunque, tra l’Emilia-Romagna e la Lombardia. Due gli appalti – per un totale complessivo di 2.161.000 euro, rispettivamente di 311.000 euro per la manutenzione del piano viabile (già affidati) ed 1 milione e 850.000 euro per la messa in sicurezza delle pile in alveo (di cui risulta attualmente in corso la procedure di gara) – che la Provincia di Reggio Emilia ha deciso di effettuare sforando il Patto di stabilità, in considerazione della priorità rappresentata dalla sicurezza dei cittadini, e grazie alle risorse messe a disposizione dalle due Regioni.
Il dettaglio dei lavori è stato illustrato questa mattina a Palazzo Allende dal presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi, con il consigliere delegato e il dirigente alle Infrastrutture Andrea Tagliavini e Valerio Bussei, insieme al sindaco di Boretto Massimo Gazza e al vice sindaco di Viadana Alessandro Cavallari.
“Il ponte tra Boretto e Viadana rappresenta uno snodo centrale anche per il collegamento, attraverso l’Asse della val d’Enza, al casello autostradale di Terre di Canossa-Campegine”, ha esordito il presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi sottolineando due importanti aspetti di natura politico-amministrativa: “Intanto il sostanzioso contributo che entrambe le Regioni hanno garantito, agendo in modo sinergico al di là delle differenze politiche come è giusto che sia quando l’interesse è comune, ma come purtroppo non è affatto scontato nel nostro Paese. Inoltre, la nostra parte di interventi sarà effettuata grazie alle risorse che abbiamo deciso di sbloccare scegliendo, lo scorso anno, di violare il Patto di stabilità: una decisione amministrativa certo non semplice, ma che ci ha visti uniti e convinti nel mettere al centro del nostro operato la sicurezza dei cittadini”.
Sugli aspetti più tecnici si sono quindi soffermati il consigliere provinciale delegato e il dirigente alle Infrastrutture Andrea Tagliavini e Valerio Bussei, che hanno evidenziato le difficoltà che i diversi interventi comporteranno per rimettere a nuovo uno dei più importanti ponti del Nord Italia “ben costruito, ma che ormai risente del tempo, mezzo secolo, e delle piene, anche straordinarie, che si sono susseguite”.
“Il primo intervento, già appaltato dalla Provincia, inizierà entro la fine di giugno per durare 90 giorni e comporterà la sostituzione di 16 dei 58 giunti con giunti di ultima generazione, completando il lavoro già svolto nel tratto mantovano, così da ammortizzare al meglio sbalzi termici e vibrazioni provocate dallo scorrere del fiume e dal traffico pesante – hanno detto Tagliavini e Bussei – In questo caso la principale difficoltà starà nel ridurre al minimo i disagi per gli automobilisti, attraverso una modalità di cantiere che prevede lavorazioni per tratti non superiori ai 150 metri, così da limitare in uno, massimo due minuti i tempi di attesa per il transito a senso unico alternato”.
Molto più complesso il secondo intervento, in fase di appalto, che la Provincia conta di assegnare entro agosto in modo che il cantiere possa avviarsi in estate: “Dovendo intervenire sulle pile centrali in alveo per realizzare una sorta di cuscino intorno alle fondazioni, con un primo strato di sacchi di sabbia e un secondo di massi ciclopici, i tempi stimati in sei mesi dipenderanno inevitabilmente dal livello del Po: si tratta di un intervento fondamentale per evitare fenomeni di scalzamento durante i vortici che possono verificarsi durante le piene che, come noto, sulla base del Piano di Protezione civile prevedono la chiusura del ponte al raggiungimento di un livello di 8 metri all’idrometro di Boretto”.
Nel ringraziare la Provincia e le Regioni per l’impegno, il sindaco di Boretto Massimo Gazza ha parlato di “visione corretta di investimento pubblico, perché incentrato sulla sicurezza dei cittadini e su una struttura strategica per tutto il territorio che si affaccia sul Po e che ha forti interconnessioni con la Lombardia”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il vice sindaco di Viadana Alessandro Cavallari, che ha in particolare apprezzato “l’impegno assicurato dalla Provincia nel voler ridurre al minimo i disagi per le migliaia di persone che ogni giorno transitano sul ponte”.