I pubblici esercizi e le edicole possono essere info point turistici per le notizie più semplici ed essenziali. Tutto questo grazie ad uno specifico intervento formativo, da svolgersi obbligatoriamente (per chi intende diventare info point), con lo scopo di formare poi aggiornare annualmente i titolari di pubblici esercizi ed edicole ed i loro dipendenti garantendo competenze in materia turistica. Ad ogni partecipante sarà rilasciato attestato di partecipazione, una vetrofania da esporre visibilmente nel proprio locale: la vetrofania farà comprendere al turista la possibilità di accedere per chiedere informazioni. I partecipanti si impegnano a mettere in mostra nel proprio locale i materiali promozionali dell’Ufficio Turistico di Ravenna e dei servizi della città. Potranno essere svolte verifiche per controllare l’effettiva esposizione dei materiali di promozione turistica, l’atteggiamento di fronte alle richieste di informazione e la capacità di rispondere alle domande.
Ai partecipanti sarà azzerata o totalmente restituita la tassa di occupazione del suolo pubblico.
In una fase storica in cui fare impresa è un impegno gravoso, servono segnali “forti” da parte del Comune di Ravenna. Azioni concrete che possano essere da stimolo per le giovani generazioni che scelgono di scommettere su sé stessi e sulla città.
Dobbiamo studiare nuove forme incentivanti che aiutino a riportare la voglia di intraprendere la strada dell’impresa nel settore del commercio, oltre ad interventi che siano in grado di consolidare le imprese esistenti e abbiano come soggetti privilegiati le piccole imprese che contribuiscono in modo determinante a rendere attrattivo il tessuto sociale e urbano delle nostre città. Proponiamo di agire con due modalità: contributi a fondo perduto per le nuove imprese con superficie di vendita fino a 250 mq; No tax area (imposte comunali: IMU, TASI, TARI, COSAP, Imposta sulla pubblicità) per tutte le imprese con superficie di vendita fino a 250 mq.
Piazze e monumenti rendono unica ogni città e contribuiscono a determinarne l’identità. Facendo le dovute proporzioni, anche i negozi creano identità e possono lasciare un ricordo a chi vive quotidianamente il centro storico o ai turisti di passaggio. È tutto estremamente fragile: le botteghe storiche chiudono senza passaggio generazionale, le attività tradizionali stentano a reggere. I negozi storici sono sostituiti da catene franchising o da pubblici esercizi: il risultato è che sul piano commerciale le città diventano tutte uguali e la crescita di bar e ristoranti (positiva e per molti aspetti una vera ricchezza), se non governata, rischia di rompere un delicato equilibrio, trasformandosi da città dello shopping a luogo per incontrarsi all’ora dell’aperitivo. Auspichiamo che il Mercato Coperto appena inaugurato possa operare in piena sinergia con tutto il centro storico, diventando un valore aggiunto. In tema di sosta, per agevolare la frequentazione del centro, proponiamo la prima ora di parcheggio gratuito con utilizzo del disco orario e l’anticipo alle 17,30 quale orario per la fine del pagamento della sosta. Ci sembrano le soluzioni migliori per favorire l’accesso al centro garantendo al contempo la rotazione dei veicoli.
Ribadiamo la necessità di un particolare impegno in materia di sicurezza sia in centro che nei quartieri. È un problema non solo percepito ma concreto e attuale in tutta la città. Certamente importante ma non risolutiva la dotazione sempre più diffusa di telecamere. Proponiamo incentivi per la dotazione di sistemi di sicurezza nei negozi, una collaborazione sinergica delle varie Forze dell’Ordine e l’istituzione del numero telefonico unico e centralizzato per tutte le segnalazioni, come già avviene in altre realtà italiane.
Segnaliamo il costante aumento di “economia sommersa”, che sfugge alle regole tributarie a cui devono sottostare tutte le imprese “ordinarie e regolari”, generando differenze, disparità e forme di concorrenza non sopportabili in momenti di gravi difficoltà generalizzate come quelle che attraversiamo da anni. Accade in più settori a partire da quello della somministrazione di alimenti e bevande (attraverso circoli e agriturismi) per passare a quello dell’accoglienza, dei trasporti, della vendita di prodotti ortofrutticoli, delle palestre ed altro ancora. Non è in discussione la funzione sociale di un luogo o di un servizio, quando si tratta effettivamente di questo. Chiediamo di avere regole chiare e soprattutto di farle rispettare.
Su questo ed altro ancora caratterizzeremo l’impegno dell’Associazione nel 2020.
A nome della presidenza Confesercenti auguriamo a tutti i soci ed a tutte le imprese un nuovo anno ricco di soddisfazioni.
PARMA - Allerta meteo 134/2024, valida dalle 00.00 del 8 ottobre 2024 alle 00.00 del…
Affidato il progetto a seguito di un’istruttoria RIMINI - La transizione dalla scuola al mondo…
Fino alle 13 di giovedì 17 ottobre soggetti senza scopo di lucro attivi in ambito…
REGGIO EMILIA - Scat Punti Vendita, azienda leader nel settore della commercializzazione di prodotti petroliferi,…
Dal 7 ottobre 2024 lezioni, ma anche singoli incontri di facilitazione prenotando al 344 3445535…
Interventi per 120 milioni di euro che hanno interessato oltre 3.200 alloggi e che permetteranno…
L'Opinionista © 2008 - 2024 - Emilia Romagna News 24 supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Contatti - Archivio news - Privacy Policy - Cookie Policy
SOCIAL: Facebook - Twitter