La celebre sociolinguista presenterà il suo più recente saggio
REGGIO EMILIA – «Guardiamoci intorno: quante sono le persone che intervengono nelle discussioni senza alcuna competenza specifica pensando di averla?»: questa la domanda alla base dell’incontro che sabato 6 novembre alle ore 21 al Cinema Teatro San Prospero di Reggio Emilia vedrà protagonista Vera Gheno, sociolinguista specializzata in comunicazione digitale che per Einaudi ha recentemente pubblicato Le ragioni del dubbio. L’arte di usare le parole.
L’autrice distilla un «metodo» per ricordarci la responsabilità che ognuno di noi ha in quanto parlante. Un metodo che si fonda innanzitutto sui dubbi, che ci devono sempre venire prima di esprimerci: potremmo, nella fretta, non aver compreso di cosa si sta davvero parlando. Poi sulla riflessione, che deve accompagnarci ogni volta che formuliamo un concetto. E infine sul silenzio, perché talvolta può anche succedere, dopo aver dubitato e meditato, che si decida saggiamente di non avere nulla da dire.
Vera Gheno sarà in dialogo con Maria Grazia Moratti (Libreria Punto Einaudi). L’evento, presentato nell’ambito della ventesima edizione del Reggio Film Festival, è realizzato in collaborazione con Iniziativa Laica e con Libreria Punto Einaudi Reggio Emilia.
È invece frutto della collaborazione con l’Ufficio Cinema del Comune di Reggio Emilia la presentazione, alle ore 19 al Cinema Rosebud, del film Shaman Medicine Woman, che racconta la quotidianità di Kit Shepperd, sciamana e donna di medicina di origini native amerindiane che vive in Arkansas (USA), raccogliendo le sue parole di saggezza, i silenzi, i momenti di gioia e riflessione. “Donna Scudo di Lupo” è il nome nativo di Kit Shepperd, ponte tra il mondo materiale ed il mondo immateriale e tra il mondo occidentale e quello nativo amerindiano. Sarà presente la regista Sara Pozzoli. Ingresso 7 €, ridotto 5,50 €.
Al Cinema Teatro San Prospero, alla stessa ora, è in programma Valigia di Quartiere, spettacolo ideato da Matteo Bartoli, diretto da Marco Rovacchi e interpretato da Marco Rovacchi, Susanna Torelli, Chiara Sassi e Julia Rossi: la città di Reggio Emilia come terra di opportunità di lavoro, di storie e di nuova vita. A parlare saranno persone arrivate in città 50 anni fa e quelle arrivate a Reggio negli ultimi anni. Chi sono? Come si sono integrate? Come sono stati accolti? Come sono cambiate le loro vite? Protagoniste saranno le storie di Alassane Kone (Costa d’Avorio), Altin Laupa (Albania) e Aurelia Fava (Crotone).
Nello stesso spazio, alle ore 15.30 la ricca giornata di Festival si aprirà con una selezione di corti internazionali che indagheranno, attraverso il mezzo cinematografico, le tematiche affrontate da Vera Gheno.
L’edizione numero 20 del Reggio Film Festival proseguirà a Reggio Emilia fino al 21 novembre. In programma cortometraggi da tutto il mondo ma anche spettacoli, concerti, dialoghi e workshop per tutti.
Programma completo: http://www.reggiofilmfestival.it/reggio-film-festival-2021/.