Vendita abusiva di alcol, disposti novanta giorni di chiusura per un minimarket di via Garibaldi

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polizia-municipale-RIMINI – E’ una sanzione pesante, pari a 90 giorni di chiusura, quella notificata ieri su disposizione della Prefettura di Rimini al gestore di un minimarket di via Garibaldi, a seguito delle violazioni riscontrate dalla Polizia Municipale durante i servizi di controllo sulla vendita abusiva di alcol.

Il gestore del minimarket infatti era stato colto in due distinte occasioni mentre vendeva bevande alcoliche a due minorenni.

Inoltre era stato sanzionato dagli agenti della Polizia Municipale anche per aver venduto alcolici dopo la mezzanotte e in bottiglie di vetro: una triplice irregolarità che ha portato alla segnalazione alla Prefettura e alla conseguente applicazione della sanzione accessoria, definita in novanta giorni.

Per l’attività del centro storico si tratta del secondo provvedimento di questo tipo: già a settembre infatti aveva dovuto scontare una chiusura di 15 giorni a seguito delle stesse violazioni.

Il minimarket dunque comincerà a scontare la chiusura a partire da oggi e potrà dunque riaprire solo a metà febbraio 2018.

Al momento sono tre gli esercizi di vicinato che stanno osservando la chiusura forzata perché segnalati dalla Polizia Municipale per vendita abusiva di alcolici: oltre al negozio di via Garibaldi, stanno scontando sanzioni accessorie altri due minimarket presenti in viale Vespucci.

“Grazie all’impegno delle donne e degli uomini della Polizia Municipale e alla sinergia con gli organi dello Stato stiamo dando un segnale forte a chi pensa che certe irregolarità possano essere tollerate o che si possano risolvere pagando una sanzione – sottolinea l’assessore alla Polizia Municipale Jamil Sadegholvaad – La chiusura di un’attività che ha mostrato di essere recidiva per quasi tre mesi, per altro in un periodo molto ‘proficuo’ dal punto di vista degli affari vista la concomitanza con le festività di fine anno, è ancora una volta la dimostrazione che c’è la volontà chiara da parte delle istituzioni di usare il massimo della severità nei confronti di chi contribuisce ad alimentare un fenomeno che ha implicazioni serie, sia perché favorisce l’abuso di alcol da parte dei più giovani, sia perché contribuisce a creare situazioni di degrado urbano. E’ nostro dovere continuare a tutelare la salute dei ragazzi e il decoro della città attraverso tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione”.