RIMINI – E’ partita dall’informazione di una “fonte confidenziale”, l’operazione condotta dalla Squadra Giudiziaria della Polizia Locale di Rimini e conclusa ieri mattina, che ha portato a un importante sequestro di droga. Le due pattuglie con 5 agenti in borghese si sono presentate verso le 10 della mattina in un’attività commerciale di via Lagomaggio, dove – dalle indagini – risultava attiva una vendita al dettaglio di sostanze stupefacenti. Una perquisizione preventiva, autorizzata dal Pubblico Ministero di turno, che ha consentito agli agenti di controllare l’interno del locale, come prevede l’art. 103 del DPR 309 del 90.
La conferma dei sospetti è arrivata – ancora una volta – grazie al fiuto di Jago, il cane antidroga in dotazione all’unità cinofila della Polizia Locale, che poco dopo è stata fatta intervenire. Il cane, appena entrato all’interno del negozio, ha segnalato subito al suo conduttore diversi posti del negozio dove gli agenti hanno rinvenuto un quantitativo totale di quasi 400 grammi di diverse sostanze stupefacenti, di cui la gran parte cocaina. Buona parte della droga era ben nascosta e chiusa dentro ad un trapano a colonna, ma altri quantitativi sono stati ‘fiutati’ dentro i cassetti del bancone del negozio e in una botola del contro soffitto del locale.
Si tratta di una delle più importanti operazioni antidroga fatte dalla Polizia Locale a Rimini che ha consentito di sequestrare un totale di 393,02 grammi di sostanze stupefacenti di cui: 300,94 grammi cocaina; 75,97 grammi marjuana; 16,11 grammi hashish e 21 grammi di minnite, una sostanza zuccherina, che viene usata per il taglio, vista la sua consistenza e colore molto simile alla cocaina. Un sequestro equivalente al valore commerciale di 14mila euro per il mercato all’ingrosso e quasi 30 mila euro al dettaglio. La droga è stata trovata in gran parte divisa in panetti e pezzi ancora da confezionare, oltre a 134 dosi già pronte che, dal cassetto del bancone, erano solo da consegnare ai clienti, la conferma che il negozio veniva usato anche come laboratorio per la preparazione delle confezioni.
Gli agenti hanno proceduto all’immediato arresto della persona, dipendente dell’attività, trovata a gestire il negozio: l’uomo – classe 77 – residente a Rimini di origini campane è stato denunciato e arrestato in base all’articolo 73 del DPR 309/90, per spaccio di sostanze stupefacenti, condotto alla casa circondariale di Rimini, dove dovrà rimanere a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa della convalida. Una procedura, che non gli consente il processo per direttissima, considerata la grande quantità di droga rinvenuta. Assieme al gestore del negozio era presente anche suo fratello, arrivato a Rimini solo da qualche giorno, residente a Napoli, trovato in possesso solo di un modica quantità di marjuana per uso personale che è stato segnalato alla Prefettura come prevede la norma.
All’interno del locale sono stati sequestrati anche tutti gli attrezzi usati per il confezionamento delle dosi, un bilancino di precisione e ben 960 euro, trovati nel portafogli del commesso, anch’essi sequestrati perché ritenuti proventi dello spaccio in quanto l’uomo, non era in grado di dimostrare che erano ricavi del negozio.
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