Vaciglio, il nuovo comparto intitolato alle donne

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Tre nuove vie e il bosco urbano dedicati a Nilde Iotti, Felicia Bartolotti, Alda Merini e Tina Zuccoli. Ad Alfonsina Morini il primo tratto della Diagonale

MODENA – Saranno intitolate a Nilde Iotti, Felicia Bartolotti, e Alda Merini le tre nuove strade che attraversano il comparto in costruzione di Vaciglio, dove il bosco urbano sarà dedicato alla maestra Tina Zuccoli, esploratrice dell’Artico e naturalista. E sarà intitolato alla grande ciclista Alfonsina Morini Strada, la prima donna a competere in gare maschili, il primo tratto della Diagonale verde ciclo-pedonale, dalla rotatoria di via Breda al polo scolastico Leonardo.

L’intitolazione alle donne delle nuove strade del comparto di Vaciglio è uno dei provvedimenti proposti dalla commissione Toponomastica e approvati dalla giunta comunale nei giorni scorsi insieme all’intitolazione della ciclabile che si snoda da via Peretti a via Rovigo ad Alexander Langer, parlamentare europeo e promotore di iniziative sulla pace, i diritti umani e l’ambiente.

Nella delibera della giunta si ricorda anche la dedica all’ex sindaco Rubes Triva del parchetto di Modena est (tra le vie Beethoven e 9 gennaio) in onore del quale era stata già scoperta una targa lo scorso 16 febbraio, a cent’anni dalla nascita.

“L’intitolazione a una donna di un luogo pubblico, come una strada o un parco, è un piccolo passo ma importante per togliere le donne dall’invisibilità”, commenta l’assessora alle Pari opportunità Grazia Baracchi: “Sono tante le donne che hanno fatto cose grandi ma che sono conosciute solo dalle studiose di storia femminile. Cominciare a vedere più nomi femminili anche sui cartelli delle vie mette queste donne sulla scena pubblica e aiuta a rendere normale, persino ovvio, il fatto che ci siano e per questo stiamo intitolando a loro le nuove strade”.

Negli anni scorsi erano già state dedicate a Rita Levi Montalcini la strada davanti a Porta Nord e alle Donne costituenti quella che collega via Nobili a via Saltini, anticipando un percorso, come sottolinea il presidente della commissione Toponomastica l’assessore Andrea Bosi, “deciso all’unanimità, anche in risposta alle sollecitazioni delle organizzazioni femminili, di approfittare delle occasioni delle nuove intitolazioni per provare a colmare, almeno un po’, il gap subito dalle donne anche in questo campo”.

Nilde Iotti, attiva nella Resistenza e poi componente della Commissione per la stesura della Carta Costituzionale, è stata la prima donna nella storia della Repubblica italiana a presiedere la Camera dei deputati; Felicia Bartolotta era la madre di Peppino Impastato: come suo figlio, prese le distanze dalla famiglia mafiosa di cui faceva parte il marito e si distinse per la sua incessante lotta contro la mafia, divulgando la storia di suo figlio; Alda Merini, poetessa e scrittrice contemporanea; Tina Zuccoli Mazzini, nata a Imola era maestra a Modena, esploratrice del Polo nord, sul quale scrisse decine di libri, e naturalista, è stata insignita della Laurea ad honorem dall’Università di Modena e Reggio Emilia; Alfonsina Morini Strada, prima ciclista a competere in gare maschili come il Giro d’Italia è ritenuta una pioniera della parificazione tra donne e uomini nello sport.