A Forlì sono più di 200 le aziende coinvolte, a Rimini una settantina di imprese mentre a Ravenna 105 le imprese aderenti
FORLÌ – Si è chiusa con successo l’attività di vaccinazione negli hub interaziendali promossa da Confcooperative Romagna, Confindustria Romagna e Legacoop Romagna: nei tre hub organizzati in Romagna – Ausilio poliambulatorio mediservice a Forlì (col supporto di Corofar), Ravenna Medical Center e clinica Nuova Ricerca a Rimini, hanno trovato risposta alle loro aspettative migliaia di lavoratori del territorio della romagna, in collaborazione e a integrazione del sistema pubblico organizzato dall’Ausl Romagna.
«Il risultato positivo è stato raggiunto anche grazie al buon rapporto con le associazioni promotrici – commentano i responsabili di Ausilio poliambulatorio mediservice di Forlì – e alla collaborazione con le aziende e i lavoratori. Quello che ci ha mosso ad aderire al progetto è l’obiettivo comune ad uscire dalla Pandemia con l’unica arma attualmente vincente “la somministrazione del vaccino”. Noi in qualità di medici competenti abbiamo deciso di mettere la nostra professionalità al servizio di tutte le aziende, anche quelle in cui non ricopriamo tale incarico, per dare a tutti la possibilità di vaccinarsi».
Margherita Neri, referente amministrativo del centro vaccinale di Rimini, realizzato dalla clinica Nuova Ricerca, spiega «il nostro Hub era già stato costruito per contribuire alla campagna vaccinale dell’Ausl Romagna: è un modulo esterno alla clinica ed è gestito da un team di segreteria e personale infermieristico che è il nostro fiore all’occhiello. Debbo dire che, se all’inizio eravamo un po’ scettici sulla campagna di vaccinazione aziendale, ci siamo poi piacevolmente ricreduti. Si è rivelata un’esperienza formativa e gratificante ed abbiamo ricevuto pareri più che positivi sia dalle aziende (molte ci conoscono per la nostra Medicina del Lavoro) sia dai lavoratori, che hanno apprezzato la qualità del servizio. Menzione speciale ai medici di Nuova ricerca che si sono resi disponibili per la campagna vaccinale devolvendo i propri compensi ad una nobile causa, la costruzione di un ospedale in Tanzania»