Oggi pomeriggio presso il Punto Unico Vaccinale rappresentanti degli ordini e categorie professionali della sanità
MODENA – Sono stati vaccinati questo pomeriggio presso Punto Unico Provinciale Vaccinale anti SARS-Cov-2 di Baggiovara, simbolicamente, professionisti appartenenti ai diversi ordini professionali e categorie che compongono il personale sanitario. Un momento per scambiarsi reciprocamente l’impegno ad aderire e collaborare alla campagna vaccinale, rinnovando la volontà di promuovere, presso i propri iscritti, l’importanza di vaccinarsi. I professionisti che si sono vaccinati appartengono alla popolazione sanitaria destinataria della prima fase del vaccino, come loro molti altri si sono già iscritti in questi giorni tramite il sistema di prenotazione dell’Azienda USL di Modena. Ad oggi sono infatti oltre 8mila le prenotazioni per le sedute vaccinale. Di queste, 1099 sono le dosi somministrate ieri presso il Punto unico, 1615 in totale.
“Il sistema sanitario si regge sul lavoro dei nostri professionisti e sulla collaborazione sinergica tra le diverse anime che lo compongono – osserva Antonio Brambilla, Direttore Generale dell’Azienda USL di Modena –. Questo semplice incontro vuole essere occasione per ringraziare tutti per la disponibilità manifestata da subito verso la campagna vaccinale: abbiamo lavorato intensamente per organizzarla e la risposta di tutti i professionisti è stata molto alta, auspichiamo che continuando a rispettare i comportamenti corretti, e contemporaneamente andando avanti a vaccinare, possiamo finalmente superare questa pandemia”.
“Voglio sottolineare con assoluta soddisfazione la cospicua adesione dei colleghi che hanno dato prova di aver compreso l’importanza della vaccinazione – dichiara Mauro Zennaro, Presidente Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Modena -. Hanno dimostrato di averne condiviso il valore tecnologico, scientifico, deontologico e sociale. Rappresenta infatti ad oggi il più potente dispositivo di protezione individuale a disposizione per i colleghi e per le nostre comunità. Rimangono aperte sicuramente delle sfide come le difficoltà organizzative per una complessa campagna vaccinale senza paragoni, informative e comunicative per dirimere nei nostri pazienti tutti i dubbi sulla efficacia e sicurezza senza scordare il ruolo fondamentale dei corretti comportamenti che rimangono ad ora la nostra unica difesa efficace. Le limitazioni imposte sono e saranno in realtà una terapia che agendo con l’estensione a tutti i cittadini della vaccinazione potrà evitare una terza ondata”.
“Il 2020 ci ha dato visibilità ma non con le modalità immaginate – precisa Carmela Giudice, Presidente Ordine Professioni Infermieristiche Modena -: ci siamo messi a completa disposizione della comunità, del sistema sanitario territoriale e ospedaliero, abbiamo offerto tutta la nostra flessibilità e capacità di affrontare nuove situazioni, abbiamo messo in campo professionalità, competenza e senso del dovere. Ora gli infermieri sono pronti e si sono resi disponibili a sostenere la campagna vaccinale, impegnandosi nelle vaccinazioni, contribuendo alla divulgazione e informazione, affinché vi sia un’adesione consapevole del cittadino alla vaccinazione. Sono orgogliosa di essere un’infermiera e onorata nel rappresentare i 5 mila infermieri di Modena, ai quali va un grazie di cuore, per avere, nonostante le difficoltà, continuato a vivere pienamente la professione, ad essere Infermieri”.
“L’importanza del vaccino per i medici di medicina generale – dichiara il segretario Dante Cintori, Segretario provinciale Federazione Italiana Medici di Medicina Generale – è relativa alla necessità di non ammalarsi per non lasciare i propri assistiti senza il loro medico; in secondo luogo non portare a casa dei nostri pazienti fragili e con patologie croniche il virus, durante le visite domiciliari e preservare i propri assistiti che accedono all’ambulatorio per altre patologie. L’ambulatorio del medico di famiglia deve rimanere ‘covid-free’ e sicuramente il vaccino ci aiuterà in questo”.
“Oggi noi pediatri vogliamo dare risalto alla nostra vaccinazione perché riteniamo che sia un atto di responsabilità verso noi stessi e verso la collettività – aggiunge Alfredo Ferrari Segretario provinciale Federazione italiana medici pediatri –. È l’unica arma in nostro possesso per sconfiggere la pandemia che da un anno provoca lutti, sofferenze, problemi economici. Fino ad ora abbiamo potuto solo contenere la diffusione ma ora passiamo al contrattacco grazie ai vaccini che la comunità scientifica mondiale ha messo a punto con un impegno straordinario e in tempi record garantendone l’efficacia. Siamo riconoscenti verso la scienza e la tecnologia che hanno permesso questo straordinario risultato e ci auguriamo l’adesione di tutti a questa campagna senza precedenti. Dedichiamo questo giorno alla memoria del nostro collega e amico Roberto Cionini che da poco ci ha lasciato: era il nostro ‘esperto’ di vaccini e oggi lo sentiamo particolarmente vicino e come noi entusiasta di questa iniziativa”.
“La vaccinazione contro il Covid-19 fornisce uno strumento fondamentale per poter uscire dalla pandemia e finalmente ritornare alla vita di tutti i giorni – dichiara Maria Angela Vandelli, presidente Ordine dei Farmacisti -. Oggi alcuni rappresentanti dell’Ordine dei farmacisti di Modena insieme ad altri professionisti sanitari vengono vaccinati e questa data sancisce l’impegno dell’Ordine professionale dei farmacisti al fianco dell’Azienda USL nella campagna vaccinale. Tra i primi ad essere vaccinati ci sono infatti i farmacisti ospedalieri e i farmacisti titolari e collaboratori che esercitano presso le farmacie convenzionate dell’ambito territoriale dell’Azienda USL di Modena che sono da sempre ma in particolar modo dall’inizio della pandemia al servizio dei cittadini”.
“Anche io mi sono vaccinato perché credo che il vaccino rappresenti l’unica vera possibilità per sconfiggere il covid-19 – aggiunge Giampaolo Papi (ANAAO-ASSOMED) -. Mi sono vaccinato per i miei colleghi, i miei pazienti, la mia famiglia e ho promosso in modo convinto, come Segretario dell’ANAAO-ASSOMED modenese, la campagna vaccinale, perché vaccinando chi se lo può permettere si protegge chi, per caratteristiche immunitarie, non se lo può permettere. È un’assunzione di responsabilità alla quale nessuno di noi può sottrarsi”
Il Punto unico vaccinale
Sono 12 le ore di apertura di oggi del Punto Unico Provinciale Vaccinale anti SARS-Cov-2 presso il complesso dell’Ospedale civile di Baggiovara. Per tutta la durata della prima fase della campagna vaccinale – rivolta al mondo della sanità e delle Case residenza anziani – lavorerà a pieno ritmo per assicurare il maggior numero di vaccinazioni possibili, 7 giorni su 7.
Per le giornate del 31 dicembre, il 2 e 3 gennaio alle tre aziende sanitarie – Azienda USL, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena e Ospedale di Sassuolo – era stato chiesto di stilare un elenco ad “alta priorità”, di persone da vaccinale. Dal 4 gennaio le vaccinazioni si effettuano su prenotazione: possono accedere tutti gli operatori sanitari inseriti nell’elenco di categorie prioritarie per la Fase 1, fissando il proprio appuntamento tramite il sistema dedicato predisposto dall’Azienda USL di Modena. Il calendario vaccinale prevede, per questa prima fase, circa 1080 posti giornalieri dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 21 e circa 1560 posti tra il sabato e la domenica, per un totale di circa 7000 posti settimanali, cui vanno aggiunte circa 550 vaccinazioni giornaliere nelle CRA, da lunedì al venerdì (che continueranno nei giorni festivi in relazione alla necessità di ultimare la vaccinazione sulle strutture coinvolte).
Sono circa 30 tra medici e infermieri gli operatori che compongono i team dedicati alle CRA. Presso il Punto Unico Provinciale Vaccinale anti SARS-Cov-2 lavorano invece su ogni turno lavorativo 10 infermieri, un medico vaccinatore, due farmacisti, due operatori sociosanitari, 8 amministrativi, 1 assistente sanitario, 1 infermiere coordinatore e 3 infermieri di supporto, 1 medico competente e 4 volontari tra accoglienza (ingressi e misurazione temperatura) e addetti alla sorveglianza post vaccinale, per un totale di 33 persone.