Il monitoraggio dimostra l’efficacia dei vaccini: al 90% sulle infezioni, al 96% per ricoveri e al 95% per i decessi
BOLOGNA – In Emilia-Romagna proprio ieri la copertura vaccinale per quanto riguarda la prima dose ha raggiunto il 70%, una soglia che significa protezione di comunità, e domani sarà la giornata in cui si supereranno le 5 milioni di somministrazioni effettuate da Piacenza a Rimini. Il tutto mentre dai monitoraggi regionali arriva una ulteriore conferma della validità dei vaccini, che hanno dimostrato una efficacia del 90% nel ridurre le infezioni, del 96% per ricoveri e del 95% per i decessi.
A mettere in fila le informazioni più significative sulla situazione della campagna vaccinale e dell’andamento dei contagi in Emilia-Romagna, l’assessore regionale alle Politiche per la salute Raffaele Donini questo pomeriggio in una videoconferenza stampa.
Che si tratti dell’effetto green pass, delle campagne di sensibilizzazione portate avanti anche dalle singole aziende sanitarie sul territorio o delle iniziative che avvicinano il vaccino ai cittadini con camper e cliniche mobili, eliminando quindi ogni difficoltà logistica e organizzata, in Emilia-Romagna la campagna vaccinale procede in maniera significativa, rispettando pienamente le previsioni: proprio oggi è stata superata la massa critica del 70% di cittadini vaccinati con almeno la prima dose, e l’obiettivo è raggiungere l’80% per la fine dell’estate.
A mercoledì, infatti, superavano 2,8 milioni gli emiliano-romagnoli a cui è stata somministrata la prima dose di vaccino, mentre sono 2,2 milioni, più del 55%, quelli che hanno già completato il ciclo di immunizzazione, su una platea di vaccinabili di poco superiore ai 4 milioni. Sommando a questi numeri le 280mila e più prenotazioni, a oggi hanno ricevuto e riceveranno il vaccino oltre 3 milioni e 80mila cittadini, una percentuale molto vicina al 75%.
E un monitoraggio del sistema sanitario regionale sull’impatto della campagna vaccinale fornisce ulteriori prove della loro utilità nella lotta al virus: l’efficacia nel ridurre l’incidenza di infezioni è pari all’89,7%, quella contro ricoveri e decessi sale fino al 95%. E questo vale anche nei confronti della variante Delta, largamente maggioritaria e che si stima riguardi l’88% dei casi: una analisi sull’ultimo mese (dal 22 giugno al 19 luglio) testimonia come il rischio di contrarre una infezione nei non vaccinati è stato 6 volte più elevato che nei vaccinati, mentre quello di essere ricoverati 32 volte più alto.
“L’incidenza dei casi sta crescendo, come nel resto dell’Italia, mentre non è allarmante la situazione a livello ospedaliero, che ci vede molto al di sotto del livello di guardia– afferma l’assessore Donini-: tutto questo è merito della vaccinazione, come ci confermano anche i nostri ultimi monitoraggi, e allora dobbiamo ricordarci che oltre al green pass vaccinarsi è importante prima di tutto per la salute dei singoli e della comunità”.
“Le prenotazioni stanno aumentando, e speriamo crescano ancora nel mese di agosto- prosegue l’assessore-: per la fine dell’estate vogliamo raggiungere gli obiettivi prefissati dal governo, confidiamo nell’80% di copertura almeno per quanto riguarda le prime dosi. Abbiamo dosi a sufficienza per vaccinare tutti, in particolare gli over 60, e tra gli altri nostri obiettivi c’è raggiungere la copertura del 40% delle ragazze e dei ragazzi in età scolastica prima che tornino tra i banchi a inizio settembre”.
“La nostra campagna continua senza sosta, anche questa mattina abbiamo presentato in Romagna una nuova iniziativa per portare le vaccinazioni anche in spiaggia: ringrazio tutto il personale e le aziende sanitarie per il loro impegno- conclude Donini-, vaccinarsi tutti vuol dire fermare la pandemia, e quindi ogni vaccinato in più conta”.
La campagna vaccinale
I dati consolidati al pomeriggio di mercoledì 28 luglio vedono in Emilia-Romagna 2.804.155 persone che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino, un dato pari al 69,8% della popolazione vaccinabile. Ad aver completato il ciclo sono stati 2.218.756, che significa il 55,5% del totale.
Per quanto riguarda le fasce di età, si va dal 98,3% di copertura per almeno la prima dose degli over80 (94,2% per la seconda dose) al 35,1% della fascia 12-19 (11,8% seconda dose), e la progressione riflette perfettamente anche la data di apertura delle vaccinazioni: per i 20-29 è il 51,1% (26,5% seconda dose), per i 30-39enni il 53%, con i 40-49enni si passa al 62,1%, percentuale che sale al 76,1 per i 50-59, all’84,9 per gli over60 e al 90,7 per gli over 70.
Il numero complessivo di somministrazioni era, giovedì 29 luglio alle 13, pari a 4.949.117: una cifra che significa che per la giornata di venerdì 30 luglio si supereranno i 5 milioni, dal momento che la media di vaccinazioni giornaliere nella settimana dal 19 al 25 luglio è stata di 40.669 somministrazioni.
A chi ha già cominciato o finito il percorso vaccinale, si deve poi aggiungere chi ha già manifestato la volontà di iniziarlo e ha fissato il proprio appuntamento nei mesi di luglio, agosto o al massimo settembre: al pomeriggio di mercoledì 28 luglio sono 281.986 le prenotazioni in Emilia-Romagna, concentrate in particolare nelle fasce di età più giovani. Tra gli under 20 sono infatti 52.181 e 79.739 per chi ha tra i 20 e i 29 anni, mentre per i 30-39enni sono 62.333 e 50.330 per la fascia 40-49: in totale oltre 244mila persone sotto i 50 anni. Tra i 50 e i 59 anni sono 25.283 le prenotazioni, 7.726 per gli over 60, 3.245 per i 70-79enni e 1.599 over 80.
Tra i vaccinati, almeno con una dose, e i prenotati si arriva quindi a oltre 3 milioni di persone, per la precisione 3.086.141: una cifra che significherebbe una copertura vaccinale del 74,4%.
Analizzando le singole categorie, in Emilia-Romagna a oggi hanno già ricevuto la prima dose di vaccino l’85,7% dei vulnerabili per presenza di patologie di qualsiasi età (oltre 389mila su 454mila), il 100% degli ospiti delle strutture socio-assistenziali, quasi il 93% degli operatori sanitari e socio-sanitari (il 97% per quanto riguarda la sanità pubblica) e addirittura un numero di operatori del comparto difesa e sicurezza pari al 119,2%, una percentuale possibile perché molti sono residenti fuori regione. In totale sono stati complessivamente più di 82mila i cittadini non residenti in Emilia-Romagna vaccinati dal sistema sanitario regionale.
Relativamente al personale scolastico, la percentuale di vaccinazione è dell’82%, ma si tratta di un dato verosimilmente superato perché, una volta esaurito il periodo di vaccinazione prioritaria per categoria, gli insegnanti che si sono prenotati per la somministrazione secondo le fasce d’età non hanno dichiarato, anche per motivi di privacy, la loro professione.
Il monitoraggio sui vaccini
Dall’inizio delle vaccinazioni, a fine dicembre 2020, l’efficacia nel ridurre l’incidenza di infezioni, per tutti i vaccini e per tutte le categorie vaccinali, al completamento del ciclo vaccinale è pari a 89,7%. Un dato che sale al 95,6% per quanto riguarda i ricoveri e al 94,5% per i decessi.
La Regione ha poi avviato un monitoraggio nell’ultimo mese, dal 22 giugno al 19 luglio, per quanto riguarda l’incidenza dell’infezione tra i non vaccinati e i vaccinati: l’incidenza è un parametro più significativo rispetto ai valori assoluti perché, con alti livelli di copertura della vaccinazione, si può verificare- come già segnalato anche dall’Istituto superiore della sanità- l’effetto paradosso per cui il numero assoluto di infezioni, ospedalizzazioni e decessi può essere simile tra i vaccinati rispetto ai non vaccinati.
Nell’ultimo mese in Emilia-Romagna si sono registrati 16,3 positivi ogni 10mila non vaccinati, mentre tra i vaccinati i casi sono stati 1,5 ogni 10mila. Ancora più significativo il dato sui ricoveri: l’incidenza è stata di una ospedalizzazione ogni 22mila persone tra chi non ha ricevuto neanche una dose, tra i vaccinati invece è di una ogni 400mila persone.
Tra fine giugno e luglio si è diffusa anche da Piacenza a Rimini la variante Delta, e il confronto tra non vaccinati e vaccinati conferma che il vaccino rappresenta lo strumento più efficace di protezione: il rischio di infettarsi è stato 6 volte più elevato nei non vaccinati che nei vaccinati, e quello di essere ricoverati in ospedale 32 volte superiore.