UsAcli Bologna. Sostegno alle famiglie, ripartire dallo sport

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BOLOGNA – “In queste settimane (e in quelle che verranno) le famiglie sono state il vero welfare d’emergenza. Adesso è tempo di fare qualcosa per loro e per i bambini”. Queste le parole di Filippo Diaco, membro di Presidenza dell’Unione Sportiva Acli nazionale e di Bologna, che da tempo ha avviato il progetto delle “borse sport”, per permettere alle famiglie meno abbienti di far praticare attività sportiva ai figli.

“Sull’onda dell’esperienza molto positiva delle “borse sport”, abbiamo apprezzato il proposito della Regione e dell’Assessore Lepore di offrire voucher sportivi (estivi o da settembre, questo si vedrà) per le famiglie”. Un’idea che l’Unione Sportiva Acli di Bologna sostiene da tempo, anche prima dell’emergenza sanitaria.

Quello che è certo, secondo Diaco, è che “non bisogna forzare i tempi della riapertura delle scuole o della ripresa delle attività, ma occorre dare alle famiglie certezze sul futuro. Prima di pensare al ‘quando’, è necessario pensare al ‘come’. Bisogna farlo soprattutto per quei bambini che non vivono situazioni ottimali in famiglia e che non hanno accesso alla didattica online” prosegue Diaco.

“Penso soprattutto ai bambini stranieri appena inseriti a scuola, i cui genitori non parlano italiano, o a quelli che vivono in contesti di deprivazione sociale ed economica. Ma anche ai bambini con disabilità e bisogni speciali: queste famiglie non possono essere lasciate sole, a oltranza”.

Lo sport è un veicolo potente, in termini di benessere e socialità: “penso sia più semplice far tornare i bambini a fare sport, che a scuola: auspico per l’estate soluzioni che permettano di mantenere le distanze di sicurezza, ad esempio all’aperto, usando parchi pubblici o impianti sportivi” continua Diaco.

“In questi mesi i bambini sono stati costretti a non fare movimento, se non domestico. L’UsAcli ha proposto alcuni video per mantenere l’allenamento, ma, ovviamente, non è sufficiente. L’attività sportiva è fatta anche di socialità e di educazione: alla salute, al fair play, al rispetto, al gioco di squadra. Non basta il movimento in sé. Ecco perché L’Unione Sportiva Acli ha deciso di intensificare i contatti con i Quartieri e le altre Associazioni del territorio, al fine di intercettare più beneficiari possibile delle “borse sport”, cominciando a monitorare già adesso la situazione familiare, per poi proseguire, appena possibile, con l’avvio dell’attività sportiva vera e propria” conclude Diaco.