Incentivi per la rigenerazione sostenibile
Con l’aggiornamento del Rue si mira a favorire il recupero del patrimonio edilizio esistente sul principio dello sviluppo sostenibile. Quindi, senza consumare nuovo territorio. Sono previsti quattro step di premialità costruttive (5% – 10% – 15% – 20% applicabili alla superficie complessiva), proporzionali alla dimostrazione in fase progettuale di una riduzione dei consumi. A questa premialità si può sommare un ulteriore 10 % di incremento in caso di miglioramento igienico, sismico e adeguamento alle norme sul superamento delle barriere architettoniche. Gli incentivi interesseranno anche l’ambito turistico, con parametri graduali dal 5% al 20% per chi interviene con opere di recupero e riqualificazione energetica e una maggiore flessibilità per la destinazione d’uso, con un’attenzione alla tutela e valorizzazione delle aree di prima fascia. Si vuole premiare chi fa impresa turistica, modernizzando gli immobili armonizzandoli alle più avanzate normative di sicurezza e di servizio. L’obiettivo è favorire la ricostruzione edilizia, che offre maggiori garanzie sul fronte del miglioramento energetico e sismico. Sono state inoltre ampliate le premialità per chi interviene sugli “scheletri”, cioè gli edifici incompleti prevedendo gli incentivi previsti dalla Legge regionale al fine di stimolarne il recupero e rigenerazione.
Comparto ricettivo
Oltre a introdurre incentivi e premialità per chi investe nel recupero e nella riqualificazione energetica delle strutture, si favorirà la conversione di alberghi dismessi in servizi e dotazioni e servizi per il turismo. Sarà ad esempio possibile trasferire le superfici demolite degli alberghi dismessi per l’ampliamento di altri alberghi esistenti, consentendo di destinare le aree degli hotel dismessi e demoliti anche all’implementazione di servizi come spa, piscine, parcheggi. È stata quindi integrata e rivista la norma precedente, che prevedeva come unica opzione l’obbligo di cessione al comune dell’area dell’albergo dismesso; sono state introdotte opzioni che non prevedono la cessione, vincolandone però la destinazione a servizi per ampliare l’offerta turistica e le dotazioni di sosta.
Centro storico
L’aggiornamento dello strumento urbanistico consente una più chiara definizione degli interventi edilizi in centro storico per destinazioni residenziali e commerciali. Misure che consentono ad esempio la realizzazione di parcheggi interrati o che rendono più flessibili gli interventi sulle sagome esterne e sulle aperture. Sarà ampliata la gamma delle destinazioni d’uso ammessi con particolare attenzione al settore del commercio.
Destinazione d’uso
Sarà introdotta una maggiore flessibilità degli usi sia per l’attività privata sia per quella pubblica, con particolare riguardo al sistema produttivo: sarà, ad esempio, agevolato l’insediamento dell’attività di logistica per favorire il riutilizzo di capannoni in disuso o per dare impulso alle aree artigianali libere presenti sul territorio. In ambito turistico-alberghiero saranno consentite attività di cambio d’uso negli edifici di valore storico testimoniale (i villini storici) e nei complessi a prevalente destinazione diversa dall’alberghiero.
Zone agricole
Anche in zona agricola l’obiettivo è di implementare la riqualificazione energetica con l’introduzione di meccanismi per incentivare il recupero di manufatti esistenti. Ci sarà la possibilità anche di aumentare il numero di unità immobiliari, non attraverso l’aumento di volume, bensì grazie alla possibilità di frazionamento in più unità immobiliari. L’aumento volumetrico rimane solo per le unità abitative monofamiliari ma è legato al miglioramento delle prestazioni energetiche, in linea con la filosofia del Regolamento.
“Arriviamo dunque alla fase conclusiva di questo lungo percorso – commenta l’assessore alla Gestione del Territorio Roberta Frisoni – che negli ultimi mesi ci ha visto interfacciarci con ordini, associazioni di categoria e privati per far sì che questo strumento recepisse al meglio non solo le importanti novità legislative, ma che in particolare fosse in grado di interpretare le nuove esigenze alla luce di un contesto socio-economico radicalmente mutato. Se a livello operativo il Rue è stato implementato e aggiornato, restano i principi cardine che muovono il disegno di sviluppo del territorio: rigenerazione dell’esistente e sostenibilità, ampliando le possibilità di intervento in tutti gli ambiti urbani tutelando e valorizzando il territorio. In questa direzione vanno anche le prossime azioni dell’Amministrazione, come il regolamento sulle monetizzazioni, che si inserisce in un pacchetto di alleggerimento degli oneri di urbanizzazione, e l’introduzione del nuovo regolamento di igiene, per facilitare gli interventi sugli immobili esistenti. Contiamo di arrivare il prima possibile all’approvazione definitiva: ringrazio la disponibilità dei consiglieri, che hanno deciso di organizzare un fitto calendario di sedute di commissione per velocizzare l’analisi delle controdeduzioni e arrivare in tempi celeri a dotare la città di questo importante strumento”.
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