Hipógrifo violento e Altro stato di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto saranno programmate in versione integrale sulle piattaforme regionali di Emilia-Romagna Creativa e Lepida Tv
PARMA – La cultura viaggia online: questo il titolo del nuovo palinsesto curato dall’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna che mercoledì 23 dicembre alle ore 21 dedicherà un nuovo speciale alla ricerca artistica di Lenz Fondazione.
Sono due le creazioni performative di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto, debuttate in autunno a Lenz Teatro, che sarà possibile fruire integralmente e gratuitamente sulle piattaforme di Emilia-Romagna Creativa e Lepida Tv: Hipógrifo violento e Altro stato, entrambe realizzate a partire da La vita è sogno di Pedro Calderón de la Barca nell’ambito del grande progetto di Lenz per Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21.
«L’istinto è lasciato a briglie sciolte, l’ordine naturale delle cose è sovvertito da un continuo scambio di generi, attributi e qualità che rendono tangibile l’idea di un cosmo psichico che trae forza e nutrimento dal caos»: la critica Emanuela Zanon riflette su Hipógrifo violento, «découpage performativo che isola nello stesso spazio-tempo la vita ed il sogno, il reale e l’immaginario, la verità e la finzione, il trucco e lo svelamento, prendendo corpo nella doppia natura dell’Ippogrifo – cavallo e aquila insieme – trasfigurato dall’attrice simbolo di Lenz Sandra Soncini», come spiega Maria Federica Maestri, responsabile di regia, installazione e costumi, che aggiunge: «Hipógrifo violento è nudo: non ha bisogno di apparati scenografici decorativi o di artifici tecnologici, ma si ostende in un’installazione strutturata in anonimi segmenti materici in ferro, che deformano e feriscono il ventre tenero di guanciali dalla mollezza biancastra e lardosa. Tra quei tratti plastici di vite/sogni interrotti si fa spazio il corpo umano impietoso, deforme, implacato e stridente».
«In Altro stato, costretti nell’unico corpo psichico della straordinaria attrice sensibile Barbara Voghera principe e servo si inseguono alla ricerca di una sola identità» suggerisce Francesco Pititto, che ne ha curato traduzione, drammaturgia e imagoturgia «abbiamo voluto superare la figurazione di una prevedibile dialettica sociale per ricondurre la tensione di questa duplicità drammatica in un unico soggetto». Gli fa eco il filosofo Enrico Piergiacomi: «Mentre Voghera interpreta tanto Sigismondo che si chiede se agisce in modo libero quanto Clarino che crede nella libertà, lo spettatore vede sullo sfondo una marionetta mossa da fili invisibili. L’attrice ne diventa essa stessa gradualmente una: l’invisibile si tramuta in visibile, la metafisica in fisica».
Pluralità di trasduzioni sceniche, rigorosa ricerca visiva, filmica, spaziale, drammaturgica e sonora, universi sensibili: molte linee si intrecciano nell’indagine artistica contemporanea di Lenz che, attraverso la creazione di inedite forme espressive, ha anticipato differenti modalità di fruizione dello spettacolo dal vivo, divenute oggi necessarie per il futuro del teatro in epoca di distanziamento sociale.
Emilia-Romagna Creativa: https://www.emiliaromagnacreativa.it/
Lepida TV: http://www.lepida.tv/
Lenz Fondazione: www.lenzfondazione.it
Lenz Fondazione, Altro stato – ph © Maria Federica Maestri