Dalla Regione 20 milioni di euro per le infrastrutture universitarie
BOLOGNA – Che si tratti di nuove aule o laboratori, di sale studio o spazi ricreativi, l’importante è avere servizi che mettano le studentesse e gli studenti universitari al centro e ne agevolino lo studio e la permanenza in Emilia-Romagna.
Segue questa logica il recente avviso realizzato dalla Regione per sostenere il diritto allo studio universitario. La Giunta regionale ha approvato infatti un invito rivolto agli Atenei statali con sede amministrativa in Emilia-Romagna – Università di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia e Parma – perché propongano interventi di edilizia universitaria da finanziare. Le candidature saranno valutate da un gruppo di lavoro appositamente predisposto.
Le risorse disponibili ammontano a 20 milioni di euro, di cui 14 milioni provenienti dalle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2021-2027 e ulteriori 6 milioni stanziati dal bilancio regionale.
Gli interventi dovranno riguardare nuove costruzioni oppure ampliamenti o ristrutturazioni di immobili, per i quali si operi per renderli più sicuri ed energeticamente efficienti. È previsto anche l’acquisto di arredi e attrezzature, oltre che la copertura dei costi di progettazione. Candidature attese entro il 16 dicembre 2024.
“Con questo ulteriore impegno di 20 milioni si avvia a conclusione un percorso durato cinque anni in cui la Giunta regionale ha sempre posto studentesse e studenti di ogni età al centro delle sue priorità- commenta l’assessora alla Scuola e all’Università, Paola Salomoni-. Dalle borse di studio per garantire il diritto allo studio, ai finanziamenti per avere maggiore disponibilità di residenzialità universitaria, l’impegno della Regione non è mai venuto meno. Oggi mettiamo a disposizione del sistema universitario risorse che confermano la nostra attrattività per i giovani talenti, grazie a strutture e servizi destinati ad un’ampia platea di destinatari. L’Emilia-Romagna è una terra accogliente per chi vuole studiare e realizzarsi qui”.
Il finanziamento è coerente con la legge regionale 2 del 2023 che promuove l’attrazione, la permanenza e la valorizzazione di talenti ad elevata specializzazione prevedendo il sostegno ad iniziative che qualifichino le infrastrutture universitarie, di ricerca e accoglienza del territorio regionale. È reso possibile dall’Accordo per lo Sviluppo e la Coesione sottoscritto il 17 gennaio 2024 dal Governo e dalla Regione Emilia-Romagna, che prevede il finanziamento di interventi infrastrutturali di edilizia universitaria tramite il Fondo per lo sviluppo e la coesione.
Le finalità del bando
Il bando si pone l’obiettivo di migliorare l’offerta didattica e di ricerca e ampliare i servizi agli studenti, siano essi ricreativi, culturali, abitativi o di aggregazione. Le nuove strutture dovranno contribuire a garantire il diritto allo studio universitario e favorire l’attrattività del sistema universitario regionale. Ciascun Ateneo potrà candidare al massimo due interventi e prevedere un cofinanziamento, pari ad almeno il 10% del costo complessivo dell’intervento.
Tenuto conto della popolazione studentesca e della presenza di sedi nei diversi territori, l’importo massimo del contributo che potrà essere richiesto corrisponde a 8 milioni di euro per Università di Bologna e 4 milioni di euro per l’Università degli Studi di Parma, l’Università degli Studi di Ferrara, l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.