Università di Parma tra i vincitori del bando ACRI “Young Investigator Training Program 2019”

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Per 10 borse destinate a ricercatori stranieri che si uniranno ai gruppi attivi allo CSAC su Ignazio Gardella, Roberto Menghi e Luigi Vietti

PARMA – Il progetto “Lezioni italiane per l’architettura del Mediterraneo. Gardella, Menghi, Vietti”, promosso e coordinato da Enrico Prandi, docente del Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università di Parma, è risultato tra i vincitori del finanziamento “Young Investigator Training Program 2019” dell’ACRI – Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio. Il progetto dell’Ateneo ha ottenuto il finanziamento per 10 borse di ricerca destinate a giovani ricercatori stranieri o italiani stabilmente impiegati all’estero, che si uniranno ai gruppi di ricerca operanti allo CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università nelle ricerche sulle tre figure di Ignazio Gardella (ricerca coordinata da Carlo Quintelli), Roberto Menghi (ricerca coordinata da Carlo Gandolfi) e in particolare, data la rilevanza ancora inesplorata del fondo documentale, Luigi Vietti (ricerca coordinata da Enrico Prandi).

Scopo del bando è quello di agevolare le carriere dei giovani ricercatori stranieri inserendoli in network di ricerca già costituiti e operanti a livello internazionale, mediante un training program che li porterà a partecipare alle attività di catalogazione e di studio e successivamente a un convegno internazionale che si terrà a dicembre 2020.

Le borse riguardano ricercatori stranieri che saranno impiegati in attività di ricerca all’Università di Parma, in particolare allo CSAC dell’Abbazia di Valserena. Il finanziamento, quindi, contribuirà a migliorare le performance del Dipartimento di Ingegneria e Architettura nell’internazionalizzazione della ricerca, e consentirà di far conoscere e valorizzare lo CSAC come Archivio – Museo – Laboratorio di formazione e ricerca, una sorta di “Tecnopolo delle arti” dell’Università di Parma.

Il progetto, che ha partecipato al bando competitivo nazionale risultando 9° su oltre 40 presentati, si avvale di una rete di ricercatori provenienti da Sapienza Università di Roma, Università di Genova, Università IUAV di Venezia, Politecnico di Torino, Politecnico di Milano, Università di Sassari, Università di Napoli Federico II.