Accolta la richiesta di cofinanziamento dell’Ateneo. Il Rettore Martelli: “Davvero un’ottima notizia, progetto importante per l’Università e per la città”
PARMA – “Davvero un’ottima notizia, non solo per l’Ateneo. Si tratta di un progetto molto importante per l’Università e per la città”. Così il Rettore dell’Università di Parma, Paolo Martelli, commenta la notizia del finanziamento accordato dal Ministero dell’Università e della Ricerca al progetto di riqualificazione dell’ex Convento dei Frati Minori Cappuccini in borgo Santa Caterina. Il MUR ha dunque risposto positivamente all’istanza di cofinanziamento presentata dall’Ateneo a valere sul bando V della legge 338/2000: all’Università arriveranno dal Ministero circa 8,5 milioni di euro, a completare il quadro economico di un intervento complessivo che si aggira sui 13,5 milioni (comprensivi dell’acquisto dell’immobile).
“Si tratta di un progetto rilevante – commenta il Rettore – da molti punti di vista. Da un lato perché agisce nell’ambito degli alloggi per studentesse e studenti, che abbiamo detto tante volte essere una criticità. Dall’altro perché restituisce alla città, tra l’altro in un Quartiere come l’Oltretorrente, un complesso bellissimo, che sarà totalmente riqualificato e contiguo all’area verde fluviale. Anche in questo modo l’Università interviene come soggetto attivo del territorio, a favore non solo della Comunità accademica ma della città tutta”.
Il convento occupa un’area di forma triangolare tra vicolo Santa Caterina e l’alveo del torrente Parma, confini entrambi marcati da alti muri di cinta. L’immobile è stato acquistato dall’Università a seguito di partecipazione a un’asta pubblica.
Il complesso è composto da un edificio a pianta pressoché quadrata con un ampio chiostro su cui si affacciano i prospetti interni dei quattro corpi di fabbrica e un orto/giardino di forma trapezoidale, con alcuni fabbricati pertinenziali. La superficie complessiva è di oltre 3.200 mq.
Il progetto di restauro e rifunzionalizzazione dell’edificio quale studentato prevede di realizzare 61 posti letto articolati in camere singole e doppie, di cui 4 per disabili, tutte dotate di servizio igienico interno, oltre a spazi comuni quali cucine, sale studio e lettura, sale riunioni e locali di servizio. Sono previsti inoltre il recupero e la rivalutazione dell’ampia area verde a nord dell’edificio, che potrebbe anche essere aperta alla città, consentendo un eventuale accesso al futuro parco fluviale del torrente Parma.