L’intervista al Comandante Andrea Rossi
RIMINI – Sono numeri importanti quelli riferiti al primo anno di attività dell’unità cinofila della Polizia Locale di Rimini. Il nuovo reparto dei vigili, operativo circa dalla metà del 2018, che nei 12 mesi di attività dell’anno appena trascorso, ha svolto un totale di 180 servizi di diverso genere, tra i quali anche quello dell’attività antidroga. Un impegno profuso per tutto l’anno che, grazie al fiuto speciale dei cani poliziotto, Jago e Bruce, ha consentito il ritrovamento e il sequestro di sostanze stupefacenti per un totale di 400 grammi.
Quella delle unità cinofile è un’attività giunta quasi a pieno regime, che viene organizzata con constante continuità, soprattutto in riferimento alle azioni antidroga. Sono Bruce e Jago, i cani specializzati nella ricerca di sostanze stupefacenti mentre, i più esperti Pablo e Thor, sono addestrati per l’ordine pubblico e la sicurezza. Cani, che pur essendo ancora giovani, sono praticamente diventati agenti di polizia con piena operatività, con uno specifico addestramento rivolto sia al cane che al conduttore, che ha cambiato drasticamente anche i metodi e alcune tipologie di servizi svolti fin ora dalla Polizia Locale.
Dal controllo di sicurezza nei mercati, ai parchi, alle colonie abbandonate, gli sgomberi delle zone e delle strutture incustodite, fino ai controlli nelle scuole, dove viene svolta un’attività di prevenzione e deterrenza nell’area esterna, per controllare gli accessi e disincentivare attività di consumo e spaccio da parte degli studenti. Il controllo trasversale delle unità cinofile della Polizia Locale, a cui si aggiungono anche i posti di blocco sui veicoli per il controllo della circolano stradale, è un’attività svolta a 360 gradi, che copre diverse tipologie di servizi, dove gli agenti a quattro zampe, che affiancano gli agenti, non solo rendono maggiormente efficace i controlli, ma elevano anche il livello di protezione delle donne e degli uomini impegnati nei servizi più difficili. Ne abbiamo parlato con il Comandante Andrea Rossi :
Come avviene nello specifico il servizio antidroga e il coinvolgimento di Jago e Bruce nell’attività di ricerca ?
Jago e Bruce hanno rispettivamente 2 anni e mezzo e 2 anni e hanno avuto un addestramento specifico nel fiutare la molecola delle sostanze stupefacenti come Eroina, Cocaina, Marijuana, hashish, ecc.. Nasce tutto da un rapporto particolare tra il cane e il suo conduttore, ovvero l’agente che lo ha addestrato e svolge con lui il servizio. Da quando escono dall’auto capiscono che inizia il loro lavoro, un’attività che da loro è percepita solo come un gioco. Fuori dall’auto, sulle indicazioni dell’agente, si attivano immediatamente ricercando l’odore della molecola delle sostanza stupefacente che conoscono. Il gioco per loro e un oggetto particolare che loro conoscono e che gli viene dato come premio quando trovano la sostanza.
Come si comporta il cane quando fiuta la droga ?
Hanno diversi modi, per segnalare al loro conduttore la presenza di droga. Se la sostanza è nascosta nei luoghi ispezionati, o negli oggetti, si agitano animatamente scavando con le zampe lì dove sentono l’odore. Se invece la droga è nascosta su una persona, il cane si mette seduto di fianco al conduttore, per fargli capire che la persona nasconde qualcosa. Una tecnica di addestramento necessaria per evitare che il cane non si avvicini troppo alle persone.
Quanti sono gli agenti che svolgono questo servizio?
I cani in tutto sono 4, per 4 conduttori. E’ un servizio che viene svolto sempre i coppia per ciascun cane, un conduttore ed un co-conduttore, soprattutto per i servizi antidroga in quanto, una volta fiutata la sostanza, il conduttore deve seguire e assecondare il cane nelle sua richiesta di gioco, con lo scopo di gratificarlo e premiarlo, mentre un altro agente, si occupa di assistere e concludere il ritrovamento e provvedere a eventuali fermi e sequestri che vengono comunque portati a termine sempre insieme alla squadra.
Che cosa è cambiato nell’attività della Polizia Locale da quando ci sono le unità cinofile ?
Sono cambiate diverse cose e soprattutto in ordine alla sicurezza degli agenti che operano tutti i giorni sulla strada. La presenza del cane anche solo durante i controlli alla circolazione stradale, come ad esempio quelli fatti con l’etilometro, oppure qualsiasi altro servizi di ordine pubblico, è un deterrente indispensabile, che aiuta a portare a termine il controllo senza conseguenze e garantendo sempre la massima sicurezza per chi opera.