Bologna

Unibo: XVII edizione del ciclo I Classici “Il potere”

10, 17, 24 e 31 maggio 2018, ore 21.00, Aula Magna di S. Lucia

BOLOGNA – I “Classici” di maggio giungono alla loro diciassettesima edizione: anche quest’anno il Centro Studi “La permanenza del Classico” dell’Alma Mater Studiorum, fondato e diretto dal Prof. Ivano Dionigi, offre all’Università e alla città un ciclo di letture e lezioni classiche che interrogano il nostro presente attraverso grandi testi dell’antichità greca e romana, da Platone e Sofocle a Lucrezio, Seneca, Cicerone e Sallustio, con un’incursione nella modernità grazie a Machiavelli e Shakespeare. A introdurre e commentare i testi Massimo Cacciari, Luciano Canfora, Adriana Cavarero e Ivano Dionigi. Le letture sono invece affidate a Daria Deflorian, Monica Demuru e Monica Piseddu, Arianna Scommegna e Fausto Russo Alesi, Elena Bucci e Marco Sgrosso, Enzo Vetrano e Stefano Randisi.

Il ciclo di quest’anno s’intitola Il potere: un mostro dalle molte teste che “tutti inseguono ma nessuno riesce a raggiungere” (Lucrezio).

Per secoli ci si è chiesti se il potere ha la sua genesi nelle mani di uno, di pochi o di molti; nella legge (nomos) o nella natura (physis); nella forza o nel diritto; nella ragione umana o divina; nella politica o nell’economia.
Noi oggi non possiamo che aggiornare quelle domande: il potere sta negli arsenali di armi? A Wall Street? In Internet?
Sappiamo solo che non sta in un solo luogo e non ha un solo volto: come il populus, dal quale Orazio rifuggiva, il potere è un mostro dalle molte teste (belua multorum capitum).
Ogni epoca ha il suo Leviatano e qualche epoca ne ha forse più di uno.
Lo si cerca, il potere, con tutti i mezzi e a qualunque costo; e poi quando lo si trova, lo si perde all’improvviso oppure è lui a perderti, come confessava un famoso rivoluzionario zapatista, il subcomandante Marcos: “Noi non vogliamo conquistare il potere perché sappiamo che, se lo prendessimo, saremmo presi da lui”.

Gli incontri avranno luogo, come d’abitudine, ogni giovedì di maggio (10, 17, 24, 31 maggio), alle ore 21, nell’Aula Magna di S. Lucia e nella contigua Aula Absidale videocollegata. Tutti gli incontri saranno inoltre visibili in diretta streaming all’indirizzo www.permanenza.unibo.it.

Il ciclo sarà inaugurato giovedì 10 maggio dalla serata Sapere o potere, a partire da testi di Platone, Machiavelli e Shakespeare. Se per Platone il potere trova il suo fondamento nella scienza, Machiavelli celebra invece il doloroso divorzio tra potere e sapere, che infine confliggeranno apertamente nelle rappresentazioni che ce ne dà William Shakespeare. Ad accompagnarci in questo percorso, un grande filosofo dei nostri giorni, Massimo Cacciari, amico generoso della prima ora del Centro Studi, ospite irrinunciabile delle serate di maggio e laureato ad honorem dell’Alma Mater, che alla questione della fraterna inimicizia tra la “città” della scienza e la “città” della politica ha dedicato numerose riflessioni. Le letture sono affidate invece a Daria Deflorian, Monica Demuru e Monica Piseddu, tra le più talentuose, audaci e raffinate attrici-autrici della scena contemporanea.

Il secondo appuntamento (17 maggio) vede al centro il nesso tra Potere e Congiura, su cui ci inducono a riflettere, attraverso una vicenda esemplare, le Orazioni contro Catilina di Cicerone e La congiura di Catilina di Sallustio. La lezione è affidata a uno dei massimi storici del nostro tempo, tanto autorevole quanto caro al grande pubblico e amico del Centro Studi: Luciano Canfora. Seguiranno le letture di Arianna Scommegna e Fausto Russo Alesi, attori noti al pubblico del teatro e del cinema italiano per l’intensità dei loro personaggi e il virtuosismo delle loro interpretazioni. Ad accompagnare le due voci, le musiche dal vivo al pianoforte di un talentuoso musicista: Giuseppe Fausto Modugno.

La terza serata (24 maggio), intitolata La prova del potere, è interamente dedicata ad Antigone, celeberrima eroina del teatro sofocleo. L’omonima tragedia greca ritrae il fallimento di un potere che diviene sempre più autoreferenziale e tirannico, e descrive la politica come destino di quell’essere deinós (“spaventoso”) che è l’uomo. Sarà Adriana Cavarero, filosofa di fama internazionale, apprezzata e amata in tutto il mondo, a introdurre con la sua lezione il reading di Elena Bucci e Marco Sgrosso, fondatori, attori e registi della compagnia “Le Belle Bandiere”. I due interpreti, autorità indiscusse del teatro di parola italiano, ridaranno voce a tutti i personaggi della tragedia, con l’accompagnamento delle musiche originali di Dimitri Sillato, eseguite dal vivo al violino e al pianoforte.

Chiuderà il ciclo Servire il potere, quarta e ultima serata (31 maggio), in cui assisteremo a un inedito dialogo tra Lucrezio e Seneca, scritto, introdotto e commentato da Ivano Dionigi, che ai due poeti ha consacrato moltissimi anni di studio. Se il primo, ne La natura delle cose, muove una critica feroce al potere, in particolare a quello romano, il secondo è da sempre segno della contraddizione: dopo aver predicato e praticato l’impegno politico (negotium), si defila dalla scena pubblica e scrive il De otio, in cui elogia la vita ritirata, sperimentando appieno che “dominare se stessi è il più grande potere”. A interpretare questo dialogo immaginario due attori di insuperabile raffinatezza, veri maestri dell’emozione e della parola poetica trasposta sulla scena: Enzo Vetrano e Stefano Randisi.

Il ciclo si giova delle nuove traduzioni e del contributo scientifico delle studiose e degli studiosi membri del Centro Studi “La permanenza del Classico”, Francesco Citti, Federico Condello, Elisa Dal Chiele, Giuseppe Dimatteo, Ivano Dionigi, Camillo Neri, Lucia Pasetti, Daniele Pellacani, Bruna Pieri, Ambra Russotti, Francesca Tomasi, Antonio Ziosi.

Modalità d’ingresso
L’ingresso è a inviti. Gli inviti potranno essere ritirati, fino ad esaurimento, il martedì precedente ciascuna rappresentazione, dalle ore 17 alle ore 18.30, presso il Centro Studi “La permanenza del Classico”, via Zamboni 32.
Per tutti coloro che non riusciranno ad essere presenti, sarà reso disponibile un servizio di diretta video on line, all’indirizzo http://www.permanenza.unibo.it​

Per informazioni:
Centro Studi “La permanenza del Classico”
Dipartimento di Filologia Classica e Medioevale
via Zamboni 32, Bologna
tel. 0512098539
permanenza@unibo.it

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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