Le nuove misure per l’internazionalizzazione varate oggi dal Senato Accademico: in crescita i fondi destinati alle mobilità dei programmi Erasmus+, sia in Europa che con i paesi extra UE, e aumenta anche sia il numero che l’entità delle borse Overseas
BOLOGNA – Aumentano i fondi per la mobilità Erasmus e aumenta sia il numero che l’entità delle borse destinate agli scambi Overseas. Con oltre 60 percorsi di laurea internazionali e in lingua inglese, 5.800 studenti internazionali iscritti, il secondo posto in Europa (e primo in Italia) per le mobilità Erasmus in uscita (e il quarto posto europeo per quelle in entrata), il respiro internazionale dell’Università di Bologna cresce anno dopo anno, grazie ad un impegno specifico e continuo dell’Ateneo, ribadito oggi da una serie di nuove misure ad hoc approvate dal Senato Accademico e pensate per sostenere mobilità e formazione internazionale.
Aumentano i fondi per l’Erasmus
La prima notizia arriva dal nuovo programma Erasmus+: i fondi che l’Unione Europea destina all’Università di Bologna a sostegno delle mobilità per il prossimo anno accademico sono in aumento, per un totale di oltre 4.640.000 euro contro i 4.140.000 dell’anno passato.
Nello specifico, aumentano i fondi per la mobilità degli studenti Unibo verso i paesi dell’Unione Europea: circa 3.480.000 euro (contro i 3.380.000 dello scorso anno), di cui circa 2.560.000 andranno a sostenere le mobilità di studio, mentre circa 440.000 andranno a finanziare attività di tirocinio all’estero. “Quella dei tirocini all’estero – spiega la prorettrice per le relazioni internazionali dell’Alma Mater Alessandra Scagliarini – è una misura particolarmente importante, su cui ci stiamo impegnando molto, con ottimi risultati. Siamo passati da 59 studenti partiti per un periodo di stage fuori dai confini nazionali nel 2009/2010 a oltre 400 nel corso di quest’anno accademico: numeri che dimostrano quanto gli studenti apprezzino questa opportunità”.
E aumentano anche i fondi per la mobilità Erasmus verso i paesi extra UE (da circa 760.000 euro a oltre 1.160.000 euro per il prossimo anno accademico). Questi ultimi, oltre alla mobilità degli studenti di primo e secondo ciclo, garantiscono anche la possibilità di scambi formativi, didattici e di ricerca per dottorandi, docenti e personale tecnico-amministrativo. E alle tante destinazioni extra UE confermate (Sud Africa, Georgia, Cina, Albania, per citarne alcune) si aggiungono diverse nuove mete tra cui Giordania, Senegal, Israele, Kosovo e Vietnam.
Overseas: borse più ricche e per tutti
Dal prossimo anno accademico l’Università di Bologna garantirà una borsa di mobilità a tutti gli studenti vincitori del bando Overseas, che regola gli scambi studenteschi nati da convenzioni con università non comunitarie. Non solo, l’importo della borsa passerà da 2.500 euro a 3.250 euro per gli scambi con una durata compresa tra tre e sei mesi e da 4.000 a 5.200 euro per gli scambi annuali.
La novità è resa possibile grazie all’utilizzo di parte del Fondo Giovani assegnato dal MIUR a sostegno della mobilità internazionale, che andrà ad integrare il fondo di Ateneo destinato al programma Overseas per un totale di circa 1.150.000 euro. Uno sforzo che riuscirà a garantire – altra novità – la copertura di ben 300 mobilità contro le circa 200 attivate negli anni passati.
“Oltre a tutte queste misure – aggiunge infine la prorettrice Scagliarini – abbiamo in programma di utilizzare una parte della quota premiale nazionale assegnata all’Alma Mater per aumentare le borse destinate agli studenti stranieri che hanno intenzione di iscriversi all’Università di Bologna: un’ulteriore misura concreta da parte di un Ateneo che da sempre fa dell’apertura al mondo un tratto fondante della sua identità”.