L’accordo siglato ieri contribuisce ad alimentare una concreta speranza di cura per la CDKl5 e rappresenta un successo della ricerca italiana
BOLOGNA – L’Università di Bologna mette a segno un importante risultato per il trasferimento tecnologico e per la valorizzazione dei propri risultati di ricerca verso il mondo industriale e la società. La multinazionale biotech Amicus Therapeutics ha infatti acquisito l’azienda MiaMed, spin-off dell’Alma Mater nata per dare un futuro ad una innovativa terapia proteica per la cura della sindrome CDKL5, una rara malattia degenerativa che colpisce un nuovo nato ogni 10 mila, nei primi anni di vita, provocando gravissimi disturbi neurologici progressivi.
“È davvero una grande soddisfazione poter intravedere una concreta prospettiva di sviluppo per gli importanti risultati ottenuti nel corso di anni di ricerca”, commenta Elisabetta Ciani, professoressa del Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie dell’Università di Bologna e ideatrice della terapia.
Con l’acquisizione di MiaMed, Amicus ha ottenuto i diritti e la proprietà intellettuale sui risultati di un programma preclinico su CDKL5. I termini dell’accordo di acquisizione di MiaMed prevedono che, alla firma, Amicus paghi ai precedenti soci di MiaMed circa 1,8 milioni di dollari in cash e circa 4,7 milioni di dollari in azioni di Amicus. Inoltre, i precedenti soci di MiaMed avranno diritto di ricevere fino a 18 milioni di dollari al raggiungimento di obiettivi clinici e di approvazione e fino a 65 milioni di dollari in caso di raggiungimento di obiettivi commerciali.
“Questo programma CDKL5 rappresenta un importante investimento nell’ambito della nostra dichiarata strategia volta ad espandere la nostra linea biologica integrando nuove ed innovative tecnologie per sviluppare per primi le terapie migliori in assoluto per pazienti che hanno un disperato bisogno di nuove cure”, commenta John F. Crowley, presidente e amministratore delegato di Amicus.