Unibo. “Edoardo Volterra. La vita come dovere, lo studio come passione”

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“In tal modo il 5 maggio 1945 varcavo molto semplicemente il portone di via Zamboni e prendevo possesso della mia carica, iniziando subito il duro compito che mi aspettava di riorganizzazione e di ricostruzione dell’Università”, così disse il prof. Volterra epurato per le leggi razziali del 1938, non appena assunto il ruolo di Prorettore e poi Rettore dell’Alma Mater

logo-uniboBOLOGNA  – Lunedì 12 novembre, alle 16, nell’Aula Absidale di Santa Lucia (Via de’ Chiari, 25/a – Bologna), sarà possibile conoscere la storia del Rettore che ha ricostruito l’Ateneo, dopo la seconda guerra mondiale. La proiezione del docufilm “Edoardo Volterra. La vita come dovere, lo studio come passione”, di Andreina de Brino e Marco Visalberghi, farà luce sulla realtà socio politica vissuta dal docente costretto a lasciare l’Alma Mater, a causa delle leggi razziali del 1938, e sul suo operato una volta rientrato a Bologna, devastata dal punto di vista morale, culturale e materiale.

Un evento organizzato dall’Ateneo, in collaborazione con l’Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna, che dopo i saluti del Rettore Francesco Ubertini, vedrà gli interventi della prof.ssa Raffaella Simili (Accademico effettivo dell’Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna), del prof. Michele Caianiello (Direttore del Dipartimento di Scienze giuridiche Unibo) e la presentazione della figura di Edoardo Volterra da parte del prof. Giovanni Luchetti (Docente del Dipartimento di Scienze giuridiche Unibo). A seguire la testimonianza del prof. Dino Zanobetti, Emerito dell’Università di Bologna e la proiezione del docufilm.

L’evento sarà, inoltre, l’occasione per il Rettore di annunciare l’intitolazione delle borse di ricerca in memoria dei docenti epurati nel 1938, istituite per il progetto Justice-ER, coordinato a livello regionale dalla professoressa Unibo Daniela Piana.

Definito “Rettore della ricostruzione”, Edoardo Volterra nacque nel 1904 a Roma dove si è laureato in Giurisprudenza. Approdato a Bologna nel 1932, insegnò Istituzioni di diritto romano all’Alma Mater da dove fu allontanato, nel 1938, a causa delle leggi razziali che costrinsero 11 su 86 cattedratici a lasciare l’Università. Dopo aver vissuto in Egitto, Francia, Belgio e Olanda, Volterra rientrò in Italia nel 1940 impegnandosi nella lotta attiva al regime, tanto da essere arrestato, per un mese, nel 1943. A Roma partecipò attivamente alla Guerra di Liberazione, nel 1944 venne reintegrato all’Università e nel 1945, a Bologna, ottenne l’incarico di prorettore dell’Alma Mater e, dopo un mese, di Rettore.

Sin da subito Volterra si occupò della ricostruzione dell’Ateneo, disponendo un piano per l’accertamento dei danni riportati dagli edifici e dalle attrezzature, e un piano per redigere un bilancio dello stato amministrativo e finanziario. Il suo rettorato è stato caratterizzato da un’affermazione piena e forte dei valori della lotta di liberazione nazionale, dell’importanza essenziale della pace e del ruolo che scienza e ricerca scientifica debbono giocare nella comprensione internazionale.

Al termine del suo rettorato, nel 1947, Edoardo Volterra studioso insigne e uomo dai molteplici talenti, lascò al suo successore Guido Guerrini un Ateneo interamente ricostruito e funzionante.