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Unibo. A Cesenatico, il racconto dell’Europa nel dopo Brexit

Dalla politica all’arte, passando per la letteratura e la musica pop: una tre giorni per capire cosa significhi, oggi, parlare di cultura europea, di Europa, di unità. L’evento è organizzato dal progetto europeo CLE Culture Letterarie Europee, corso di laurea magistrale Erasmus Mundus coordinato dall’Università di Bologna

BOLOGNA – Come ritrovare un’identità europea dopo la Brexit e tra le mille incertezze politiche ed economiche che quotidianamente attraversano il continente? Una risposta prova a darla “Raccontare l’Europa”, seminario internazionale in programma dal 12 al 14 ottobre al Grand Hotel di Cesenatico che affronta il tema in prospettiva storica, politica, letteraria, filosofica, giuridica, musicale, teatrale, tra cultura alta e popular, grazie all’intervento di studiosi e professionisti internazionali che si interrogano sul “racconto dell’Europa” di ieri e di oggi.

Organizzato dalle università di Bologna, Strasburgo, Cheikh Anta Diop di Dakar, Haute-Alsace di Mulhouse e Aristotele di Salonicco, l’evento rientra nelle attività del progetto europeo CLE Culture Letterarie Europee, corso di laurea magistrale Erasmus Mundus coordinato dall’Università di Bologna.

Il CLE – che inaugura il suo nuovo anno accademico martedì 11 ottobre con una cerimonia alle ore 16 nel Rettorato dell’Alma Mater, a Bologna – nasce per rispondere alle esigenze di un mondo in cui l’identità culturale europea diventa sempre più importante e la sua comprensione profonda si rivela essere uno strumento fondamentale per poter affrontare le sfide culturali del futuro.

“Raccontare l’Europa” sarà un passo importante in questa direzione, interrogando problematicamente le narrazioni, le idee, i trattati, le iniziative formative e culturali, le produzioni artistiche e lo show business che compongono la storia, il presente e l’immaginario complesso dell’Europa. Per capire cosa significhi, oggi, parlare di cultura europea, di Europa, di unità. Un’unità da sempre cercata ma difficile da trovare.

“Il seminario – spiega la docente Unibo Anna Paola Soncini Fratta, coordinatrice del progetto Erasmus Mundus CLE – nasce per riflettere sulla complessità dell’Europa, che è luogo geografico, idea politica, area culturale, territorio di scambi commerciali, di conflitti, babele linguistica, istituzione ricca di opportunità, di prospettive e difficoltà. E non intendiamo discuterne solo muovendoci in campi di studio accademici tradizionali, ma avventurandoci anche in esperienze di successo come l’Eurovision Song Contest e i festival culturali. Che Europa raccontano questi eventi? Che prospettive offrono? Di cosa parliamo quando parliamo di ‘unità’?”

L’appuntamento è articolato in tre sessioni, composte da conferenze e lezioni magistrali in lingua italiana, francese e inglese di docenti provenienti dalle università di Bologna, Bruxelles, Cagliari, Dakar, Lione, Mosca, Mulhouse, Mumbai, Perpignan, Salonicco, Strasburgo e dalla Pontificia Gregoriana.

La prima sessione, mercoledì 12, affronta l’idea culturale, la politica e i simboli dell’identità europea, nel passato e nel presente, con gli interventi degli studiosi Giacomo Di Federico, Michele Chiaruzzi, Maria Paola Funaioli, Frédéric Monneyron, Jacques Sojcher e Marc Quaghebeur; la seconda, giovedì 13, è focalizzata sulla produzione culturale e artistica, la letteratura, il teatro e la musica pop, e si avvale dei contributi di Jean-Jacques Wunenburger, Gaetano Piccolo, Marco Antonio Bazzocchi, del drammaturgo Dimitris Dimitriadis (della cui opera l’attrice Caterina Gozzi offrirà una lettura), del regista Claudio Longhi e dell’esperto dell’Eurovision Song Contest Eddy Anselmi.

Venerdì 14, la terza sessione affronta la lettura e il racconto delle identità dell’Europa in altre aree geografiche, con una tavola rotonda che coinvolge Alioune-Badara Diané (Università Cheikh Anta Diop, Sénégal), Louann Haarman (Università di Bologna), Vidya Vencatesan (Università di Mumbai, India), Vera Zabotkina (Università di Scienze Umane, Russia), o attraverso festival dedicati alla lingua nazionale con Massimo Arcangeli (Università di Cagliari), o ancora nella produzione letteraria e artistica internazionale con Fulvia Balestrieri, Martina Della Casa, Fernando Funari, Moussa Sagna.

Inoltre, a conclusione della seconda giornata, al Teatro Comunale di Cesenatico andrà in scena La description (Le Bouclier d’Achille), performance ideata e interpretata da Constantin Jopeck, già studente CLE, e presentata a luglio 2016 al Festival Dôme in Francia.

 

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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