“Il Maestro Claudio Abbado – dichiara Elena Di Gioia Delegata alla Cultura di Bologna e Città metropolitana – ha lasciato un ricordo importante e caro in tutte le città e nei luoghi in cui ha portato la sua musica e la sua presenza. Bologna, in particolare, ha avuto l’onore di accogliere il Maestro nell’ultimo periodo della sua vita, in cui ha accompagnato all’attività concertistica la direzione dell’Orchestra Mozart da lui fondata nel 2004 e il progetto speciale dell’Accademia Filarmonica di Bologna alla cui realizzazione tanto ha contribuito. In quel periodo il rapporto tra la città di Bologna e il Maestro si è consolidato e la sua presenza a Bologna ci ha arricchito culturalmente. Abbiamo individuato i giardini della Basilica di Santo Stefano, luogo a lui caro, l’ntitolazione in memoria del Maestro come segno profondo di stima e affetto per una vita che con rigore artistico e generosità ha unito una straordinaria competenza musicale e culturale a una sensibilità unica per la necessità di raggiungere sempre nuovi pubblici.”
Conosciuto in tutto il mondo e considerato uno dei più grandi direttori d’orchestra contemporanei, Claudio Abbado è stato alla guida delle orchestre più prestigiose come l’orchestra del Teatro alla Scala di Milano e i Berliner Philharmoniker ed è stato nominato Senatore a vita nel 2013 dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
I figli del Maestro Abbado hanno dichiarato: “Siamo lieti e ringraziamo l’Amministrazione comunale e la Città metropolitana di Bologna per l’intitolazione in memoria di nostro padre.
È un gesto di riconoscenza e di affetto da parte di questa città che Claudio ha amato e nella quale ha scelto di vivere dal 2004. Dedicargli un’area verde in Piazza Santo Stefano assume un significato più profondo, perché era particolarmente legato a questo luogo e per l’interesse e il rispetto che Claudio ha sempre dimostrato per la cura e la salvaguardia dell’ambiente.
Con il pensiero rivolto alla musica, intesa come mezzo di comunicazione e di ascolto, un bene sociale da condividere, uno strumento di cambiamento e di riscatto, anche a Bologna ha rivolto la sua attenzione ai giovani e alla loro formazione fondando l’Orchestra Mozart; tutte le prove generali sono sempre state aperte al pubblico del Terzo Settore.
Dal 2006 il suo impegno per due progetti sociali importanti: il Tamino, con i laboratori di musicoterapia nei reparti Pediatrici del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna e il Coro Papageno, costituito da detenuti e detenute della Casa Circondariale Rocco D’Amato assieme a coristi volontari esterni.
Oggi questo seme continua a dare i suoi frutti e ad arricchire la città.”
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