Venerdì 7 giugno 2019 alle 11.30 sede del Dipartimento di Architettura in via Ghiara 36 a Ferrara
FERRARA – Nell’ambito delle iniziative promosse dall’Amministrazione Comunale per ricordare il 40°anniversario della Legge “Basaglia” 180/1978 sul superamento degli Ospedali psichiatrici e il 168° anniversario dall’apertura dei Manicomio, verrà inaugurata a Palazzo Tassoni, venerdì 7 giugno 2019 alle 11.30, una lapide commemorativa a ricordo di quei luoghi, oggi sede del Dipartimento della Facoltà di Architettura, deputati allo sviluppo della conoscenza tecnica e scientifica e che furono invece, dal 1858 fino al 1989, luoghi di esclusione e sofferenza per molti cittadini ferraresi e non solo.
L’evento segue di pochi mesi l’inaugurazione del Centro Culturale di Viale Alfonso I d’Este al Prof. Antonio Slavich, “psichiatra e umanista”, che contribuì in maniera fondamentale alla chiusura dell’ Ospedale psichiatrico di via Ghiara.
Alla cerimonia inaugurale pubblica di venerdì a Palazzo Tassoni, sede del Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara, in via Ghiara 36, interverranno fra gli altri il Vicesindaco e Assessore comunale alla Cultura e Turismo e Marcello Balzani, Professore ordinario del Dipartimento di Architettura Unife.
LA SCHEDA – Questo il testo della targa commemorativa della legge Basaglia, che sarà collocata negli spazi che ospitavano l’ex ospedale psichiatrico di Ferrara:
“Qui e nella intera area circostante ebbe sede dal 1858 il manicomio provinciale di Ferrara. Chi attraversa oggi questi spazi ricordi che essi divennero tristi luoghi di sofferenza e di esclusione. La legge 180 del 1978 in segno di profondo progresso politico, sociale e scientifico sanciva la fine dell’istituzione manicomiale, suggellando il radicale cambiamento avviato a Ferrara dal 1970 per volontà delle amministrazioni locali. Al paziente psichiatrico venivano finalmente restituiti diritto alla cura e dignità di cittadino. Alla comunità scientifica, alle giovani generazioni, ai cittadini tutti spetta l’impegno costante ad opporsi ad ogni forma di emarginazione a difesa dei diritti fondamentali dell’uomo. Il Comune e l’Ateneo ferrarese posero”