Ferrara

Una giornata per scoprire “Il grande mondo delle api: non solo miele”

Domenica 19 maggio dalle 9 alla “Fiera del fiore e del miele” di Migliarino

FERRARA – Il Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara parteciperà alla 19.a edizione della “Fiera del Fiore e del Miele” che si terrà domenica 19 maggio 2019, dalle 9 alle 18, a Migliarino (FE). Con l’iniziativa dedicata a “Non solo miele: il grande mondo delle api” nello stand del museo i visitatori potranno scoprire “le altre api”, ovvero gli altri insetti affini alle api del miele, spesso scambiate con altro, che fungono da impollinatori. L’assistenza al pubblico verrà fornita dal personale scientifico di ruolo del Museo e da volontari. La partecipazione è gratuita.

Per info: www.fierafioremielemigliarino.it, storianaturale.comune.fe.it, centralino del Museo tel. 0532 203381 e 206297.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori – Progetto Apoidei: Imenotteri Apoidei della Pianura Padana orientale.
A partire dal 2003, il Museo ha coordinato attività di campionamento entomologico in numerose località della provincia di Ferrara. Le raccolte erano inizialmente finalizzate allo studio dei Ditteri Sirfidi e al loro uso come bioindicatori dello stato di conservazione della biodiversità. Tuttavia, la tecnica di campionamento adottata, inventata dall’entomologo René Malaise nella prima metà del XX secolo, è indicata anche per il campionamento degli Imenotteri Apoidei.
Quindi, a partire dal 2011, grazie all’impegno di diversi tesisti e collaboratori, abbiamo iniziato ad estrarre dai campioni, località per località, le api domestiche e selvatiche in essi contenuti, mettendo ad ulteriore profitto le campagne di raccolta del Museo. Lo scopo è quello di costruire una base conoscitiva sul patrimonio biologico rappresentato da questi impollinatori e consentire raffronti spaziali e temporali.
Quasi tutto il materiale è stato preparato a secco tranne nei casi di catture seriali di ingenti quantitativi di una stessa specie. Il riconoscimento avviene sempre a livello di genere e, ovunque possibile, si cerca di determinare anche la specie. In diversi casi, data la complessità tassomomica del gruppo, l’analisi della biodiversità all’interno delle singole località si avvale della distinzione in morfospecie.
Da circa due anni abbiamo la preziosissima collaborazione volontaria di Andrea Grossi, appassionato entomologo che cura con pazienza certosina il riconoscimento dei materiali.
Negli ultimi tempi, stiamo affrontando il tema della diversità funzionale del contingente apidologico.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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