Martedì 7 dicembre alle ore 16.30 sarà presentato il libro sui diritti naturali delle bambine e dei bambini
CESENA – Martedì 7 dicembre, alle 16.30, nella Sala Sozzi del Palazzo del Ridotto, si terrà la presentazione del libro “I diritti naturali delle bambine e dei bambini. Gianfranco Zavalloni, un manifesto”, a cura di Mario Turci. L’evento, organizzato dall’Associazione Ludoteca delle Parole Fulmino Edizioni, con il patrocinio del Comune di Cesena, offrirà l’occasione per approfondire il tema pedagogico, relativo ai diritti naturali dei bambini e delle bambine, partendo dal pensiero di Zavalloni.
Il pomeriggio, che sarà moderato da Daniele Gualdi, sarà introdotto dai saluti degli Assessori ai Servizi per la Persona e la famiglia Carmelina Labruzzo e alla Cultura Carlo Verona. A questi seguiranno gli interventi degli autori Mario Turci, Franca Zuccoli e Monica Guerra, del Dipartimento di Scienze Umane presso Università Bicocca di Milano. In programma anche le letture di Alessia Canducci le musiche di Pietro Agosti. Per l’accesso alla presentazione è obbligatorio esibire la certificazione verde Covid-19.
Sabato 20 novembre, alla memoria di Gianfranco Zavalloni, indimenticato maestro di scuola materna e dirigente scolastico, molto noto anche nel mondo ecologista e cattolico, è stato assegnato il Premio Malatesta Novello 2021. Nato a Cesena nel 1957, e scomparso prematuramente nel 2012, all’età di 54 anni, è stato insegnante di scuola dell’infanzia e dal 1996 dirigente scolastico in diverse località italiane e in Brasile. Conosciuto nel panorama nazionale soprattutto per il suo libro testamento “La pedagogia della lumaca”, che racchiude il suo pensiero pedagogico e per il “Manifesto dei diritti naturali di bambine e bambini” del 1994, ha fondato il Gruppo Ricerca Tecnologie Appropriate e Comunicazione Non Violenta (GRTA CIN), associazione con sede a Cesena, che approfondisce e ricerca tematiche globali come l’inquinamento e le disparità economiche. Uomo di pace e promotore della nonviolenza è stato un membro attivo della “Pattuglia nazionale dell’Agesci dedicata alla obiezione di coscienza al servizio Militare”.