Ferrara

Un pianoforte all’italiana – Estate a Belriguardo 2021

Jacopo Bonora e Matteo Forlani

VOGHIERA (FE) – Estate a Belriguardo 2021, Un pianoforte all’italiana: scorre sulla tastiera il rinnovamento della musica italiana del XX secolo

Ai primi del Novecento la scena musicale straniera vede compositori come Stravinskij, Schönberg e Bartók, in Italia invece le riflessioni estetico-musicali sono quasi nulle. I compositori della Generazione dell’Ottanta – Ildebrando Pizzetti, Gian Francesco Malipiero, Ottorino Respighi e Alfredo Casella: nati appunto attorno al 1880 – reputano l’opera lirica, in quel momento unico genere di successo in Italia, incapace di darsi una veste intellettualmente dignitosa. L’opera italiana diventa allora il loro bersaglio principale, intravedendo in essa il motivo principale della crisi musicale italiana e la sua arretratezza rispetto ad altri paesi.

Gli esponenti della Generazione dell’Ottanta saranno i primi in Italia a confrontarsi coi nuovi linguaggi musicali europei, aggiornandosi e scrivendo musica moderna, una musica cosciente del proprio tempo. La rinascita musicale italiana del Novecento deve quindi la sua originalità al suo orientarsi verso il nuovo di provenienza europea, e contemporaneamente attingendo dal repertorio strumentale e polifonico del Cinquecento e Seicento, dal canto popolare e dal canto gregoriano.

Venerdì 16 luglio alle 21, nella cornice della Delizia Ai Tre Tesori  (già scuderie di Villa  Gulinelli) di Montesanto FE  (via  Gramsci,  49),  i  pianisti  e  compositori  ferraresi  Jacopo  Bonora  e  Matteo  Forlani eseguiranno a quattro mani alcune tra le più significative pagine scritte in quegli anni. Apriranno il concerto i Sei piccoli pezzi del bolognese Respighi, un’opera dedicata all’infanzia, di apparente disimpegno, in cui si ritrovano   echi   di   Schumann,   Fauré,   Bartók   e   riferimenti   a   musiche   popolari   in   parte   fittizie. Successivamente, nei  Pupazzetti  di Alfredo Casella, lo spettatore ritroverà il tipico stile novecentista di stampo parigino – sotto l’influenza di Stravinskij – caratterizzato dalla secchezza dell’articolazione, dal graffiante parodismo, dal clima astrattamente infantile e marionettistico. Si proseguirà con le  Pause del silenzio di Gian Francesco Malipiero, che rappresentano il ripudio di ogni forma costituita e del principio dell’evoluzione tematica. I temi e le melodie germinano spontaneamente, in piena libertà e in pieno “frammentismo”, e l’unità dello stile e del discorso risulta da un clima espressivo comune ai singoli brani: l’unico  legame  tematico  è  costituito  da  uno squillo  che   torna   per  sette  volte.  Esse,  come   ricorda  il compositore “Vennero concepite durante la guerra, quando era più difficile trovare il silenzio e quando, se si trovava, molto si temeva di interromperlo, sia pure musicalmente”.

Di Riccardo Pick-Mangiagalli, pianista e compositore boemo naturalizzato italiano, verranno presentate le Tre Miniature, originariamente composte per quintetto d’archi e pianoforte, ora riarrangiate a quattro mani: verosimilmente in prima esecuzione assoluta. L’opera ha carattere limpido e brillante.

L’atmosfera   muterà   radicalmente   nelle  Pagine   di  guerra  di  Casella,   un’appassionata   accusa   contro   il conflitto armato, senza legami con il poema sinfonico, annuncianti quella aspra “musica della macchina” che avrà in Honegger e in certo Hindemith i massimi rappresentanti. Il linguaggio è insolitamente cromatico e   l’armonia   presenta   stratificazioni   politonali,   segno   evidente   che   in   quel   periodo   Casella   era   stato influenzato dall’espressionismo viennese e dall’atonalità. Chiuderà il ciclo di luci e ombre la celebre raccolta dei  Pini   di   Roma  di   Respighi,   espressioni   di   idilliaca   arcaicità   dense   di   descrittivismo   naturalistico, contenenti temi scorrevoli, spesso di intonazione popolaresca. Raccolta in cui la scrittura non è turbata da ricerche armoniche e stilistiche che non fossero più che accettabili al gusto del pubblico di allora. La sapiente riduzione a quattro mani non svilirà la sapiente tavolozza orchestrale e non toglierà brillantezza alla scrittura.

Una serata musicale d’alto livello che apre questa rassegna di Estate a Belriguardo: l’appuntamento è dunque   per   venerdì   16   alle   21   alla   Delizia   Ai   Tre   Tesori   (Montesanto   FE).   Ingresso   gratuito   previa prenotazione al sito https://www.filarmonicavoghenza.it

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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