PARMA – Si è svolta ieri pomeriggio l’intitolazione a Don Mario Rosati del parco situato tra strada Montanara, via Mafalda di Savoia e via Luisa Calzetta.
Nei mesi scorsi l’Amministrazione Comunale, accogliendo la proposta di alcune/i cittadine/i, ha deliberato di dedicare l’area verde nel quartiere Montanara a Don Mario, amato parroco di Antognano dal 10 aprile 1940 fino alla morte, e cappellano, fin dal suo sorgere, della Casa di cura Piccole Figlie.
Noto per la sua genuina umanità e la silente generosità, Don Mario, sempre pronto a portare un sorriso agli ammalati, ha segnato la storia di tutto il quartiere Montanara.
La cerimonia di intitolazione del parco è stata aperta dall’assessora alla Toponomastica Daria Jacopozzi e da Eugenio Caggiati, tra i promotori dell’iniziativa. È seguito l’intervento di Enzo Lucchetti, già docente di Antropologia all’Università di Parma, dedicato all’opera di Don Mario. Dopo la benedizione della targa da parte di Don Stefano Rosati, vicario generale della Diocesi di Parma e nipote di Don Mario, l’incontro si è concluso con un saluto musicale eseguito da Corrado Medioli, il primo bambino battezzato da Don Mario a Antognano. Al momento hanno presenziato un centinaio di persone tra cui il nipote di don Mario, Duilio Bnecchi.
Don Mario Rosati
Don Mario Rosati, Parroco di Antognano dal 1940 al 1977, è nato a Ronchetti di S. Secondo (PR) il 12 ottobre 1916 e deceduto a Parma il 13 maggio 1977. Alunno del Seminario Maggiore, con l’atto di possesso canonico del 1 maggio 1940 divenne il nuovo Rettore della Parrocchia di Antognano, dove rimase fino alla morte.
Fu cappellano della Casa di Cura Piccole Figlie (aperta nel 1947) vista l’estensione territoriale (fino in via Po) che la storica Parrocchia di Sant’Andrea in Antognano allora ricopriva.
Don Mario, sempre pronto a incoraggiare, aiutare e portare momentanei sorrisi ai ricoverati, seguì con dedizione e generosità i/le pazienti e le religiose della Casa di Cura del piccolo ospedale. Si occupò anche dell’esperienza dei Capannoni della Navetta, rimarcando i tratti distintivi del suo carattere: la serenità, il buonumore e una genuina umanità. Don Mario Rosati è stato l’ultimo presbitero residente nella vecchia chiesa, situata in mezzo alla campagna lungo strada Antognano: un’unica parrocchia sotto il Comune di Vigatto che, negli anni ’40, comprendeva la zona da ponte Dattaro fino ai confini con le parrocchie di Gaione e di Alberi, inglobando tutto il territorio fra i torrenti Parma e Baganza. Con il successivo sviluppo urbanistico della periferia cittadina, il territorio originario della Parrocchia venne suddiviso tra le parrocchie Famiglia di Nazareth e Sacre Stimmate. Fu in seguito edificata la nuova chiesa parrocchiale di Sant’Andrea in Antognano, in via Berzioli, alla quale venne annessa la vecchia chiesa, dove viene officiata la Santa Messa alla domenica, che è rimasta ancora oggi attorniata, come allora, da un paesaggio rurale.
Don Mario Rosati morì nel maggio 1977, ma tante persone continuano a ricordarlo sia per il servizio dato nella grande parrocchia di Antognano che nella Casa di cura Piccole Figlie: una testimonianza dell’importanza molto significativa della sua figura nella storia iniziale del quartiere Montanara.