MODENA – Incentivare i cittadini a scegliere di muoversi in bici o in monopattino anche mettendo a disposizione in centro storico un ricovero sicuro per i loro mezzi. È l’obiettivo dell’ordine del giorno, proposto da Paola Aime (Verdi) e approvato all’unanimità dal Consiglio comunale, che invita l’Amministrazione a valutare la possibilità di utilizzare i locali che il Comune possiede in via Ganaceto come depositi protetti per biciclette e monopattini e come officina di autoriparazione, dotandoli anche di servizi di ricarica elettrica dei mezzi. L’ordine del giorno, inoltre, invita ad avviare uno studio di fattibilità per definire la migliore soluzione organizzativa ed economicamente sostenibile per l’offerta del servizio, anche in collaborazione con le associazioni del terzo settore.
Come riporta il documento nelle premesse, i locali che affacciano su via Ganaceto, attualmente inseriti nel piano di alienazioni di immobili del Comune, hanno una destinazione d’uso sociale o commerciale “che non è possibile variare in tempi brevi”. Come ha sottolineato la consigliera Aime nella presentazione, “visto l’alto numero di furti, uno dei problemi del sostegno alla mobilità dolce è proprio garantire la sicurezza del ricovero dei mezzi, e mantenere quei locali come deposito sicuro sarebbe un sostegno per i cittadini che vogliono raggiungere il centro rapidamente e con modalità sostenibili. Tra l’altro – ha aggiunto la consigliera – questi ricoveri sono previsti anche dal Pums con lo stesso obiettivo”.
Aprendo il dibattito, Giovanni Silingardi (Movimento 5 stelle) ha definito la mozione coerente con l’obiettivo “di adottare tutte le misure per incrementare la mobilità sostenibile”, apprezzando anche la proposta di coinvolgere il volontariato nella gestione.
Ilaria Franchini (Pd) ha evidenziato che conciliare i depositi (“necessari per incentivare l’uso di mezzi alternativi all’auto”) con una micro-officina può farli diventare anche “luoghi di aggregazione”. E Ferdinando Tripi ha aggiunto che questi luoghi “possono diventare anche occasione di integrazione sociale: sono esperienze che creano cittadinanza, partecipazione e comunità”.
Per Elisa Rossini (Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia) pensare a un luogo dove ricoverare bici e monopattini “può dare risposta al bisogno di sicurezza e anche creare un po’ d’ordine nella giungla dei monopattini abbandonati ovunque”. Anche per Camilla Scarpa (Sinistra per Modena) la possibilità di avere depositi protetti “è fondamentale per incentivare la mobilità sostenibile”.
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