BOLOGNA – Il 14 maggio 2020 scompariva a Bologna il Maestro Ezio Bosso, musicista, compositore e direttore d’orchestra amatissimo che oltre ad aver composto musiche di straordinaria intensità, ha diretto in importantissime istituzioni musicali e ha lavorato incessantemente per dischiudere il mondo della musica classica a tutti, senza distinzioni di livello sociale o culturale. L’Arcidiocesi di Bologna, nel secondo anniversario della sua scomparsa, offre alla cittadinanza un concerto speciale, nato da un’idea del Cardinale Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna, sviluppatasi in collaborazione con Annamaria Gallizio, per anni assistente personale del Maestro Bosso. L’appuntamento musicale, intitolato Waves and Hope, è previsto per domenica 15 maggio alle ore 18.30 all’interno della Basilica di San Petronio.
L’Arcivescovo Zuppi nel presentare il concerto in relazione al periodo di crisi che stiamo vivendo, sottolinea con queste parole: “Per Ezio Bosso ‘la musica fa eliminare ogni confine. L’Europa è un’orchestra a cui rivolgersi’. Ringrazio Ezio che con la sua passione ci ricorda come la musica può unire e superare tutti i confini in un momento nel quale è indispensabile vincere la guerra e l’incapacità a suonare insieme ognuno il proprio strumento”.
L’evento oltre che per l’iniziativa dell’Arcidiocesi è realizzato grazie al contributo di Fondazione Carisbo, alla collaborazione del Comune di Bologna e alla collaborazione organizzativa del Buxus Consort Festival, festival dedicato al Maestro Ezio Bosso che ha avuto la sua prima edizione a settembre dello scorso anno a Gualtieri (provincia di Reggio Emilia).
Il Presidente della Fondazione Carisbo Carlo Cipolli ricorda la visione della musica di Ezio Bosso come “esempio di una missione di solidarietà universale, in quanto nell’esperienza musicale convergono le distinte competenze tecniche degli orchestrali, la capacità di coordinamento e armonizzazione del direttore, la sensibilità e maestria del compositore e la partecipazione emotiva degli ascoltatori. Bosso era talmente convinto della capacità della musica di avvicinare le persone e far loro superare le barriere sociali, ideologiche e politiche da continuare anche nelle fasi avanzate della malattia a trasmetterne i valori ai tanti giovani che seguivano i suoi corsi, perfezionandone le conoscenze tecniche e affinandone le sensibilità interpretative. La fase finale della sua vita è stata una commovente testimonianza di incondizionata dedizione alla missione dell’arte di trasmettere valori non solo estetici, ma anche e soprattutto morali alle generazioni future”.
“Siamo felici di contribuire a questo evento – afferma il sindaco Matteo Lepore -, Ezio Bosso è stato un artista straordinario, capace di arrivare dritto al cuore. Nettuno d’Oro della città di Bologna, ha lasciato un segno profondo nella sua esperienza nella nostra città, usava la musica per cambiare il mondo, ci ha insegnato ad ascoltare ed ascoltarci. Bosso credeva moltissimo nel valore sociale della musica, accessibile a tutti e in grado di generare atti di generosità, per questo credo che devolvere il ricavato di questo concerto ad Emergency per l’emergenza in Ucraina sia uno dei modi migliori per onorarne la memoria”.
Sul palcoscenico allestito in San Petronio sarà presente l’orchestra d’archi Buxus Consort Strings, composta da 23 musicisti che nel corso degli anni hanno collaborato con il Maestro Bosso e fatto parte delle formazioni orchestrali da lui fondate (StradivariFestival Chamber Orchestra e Europe Philarmonic Orchestra). L’ensemble guidato da Relja Lukic, primo violoncello dell’Orchestra del Teatro Regio di Torino, amico e stretto collaboratore del Maestro Bosso, proporrà un intenso programma che si aprirà con il Concerto in sol minore per archi e basso continuo RV 156 di Antonio Vivaldi, passerà attraverso la Seasong 3, Waves and Hope di Ezio Bosso che dà il titolo al concerto, per poi approdare alla meravigliosa Sinfonia n. 2, Under The Trees’ Voices. Il filo che unisce il repertorio in programma è il tema della natura, fonte di ispirazione primaria fortissima nel laboratorio compositivo di Ezio Bosso. Se da un lato gli elementi naturali ispirano diverse opere di Vivaldi, amatissimo da Ezio Bosso, dall’altro nelle composizioni del Maestro Bosso la musicalità intrinseca della natura diviene l’elemento che genera direttamente la partitura. E così nella Seasong 3, Waves and Hope, come bambini scopriamo il mare con le sue onde piene di speranza, così nella Sinfonia n. 2, Under The Trees’ Voices, scritta per la foresta dei violini della Val di Fiemme, Ezio Bosso ci fa ascoltare il respiro degli alberi.
L’ingresso sarà libero e aperto a tutti coloro che vorranno partecipare. In sostituzione del biglietto d’ingresso tuttavia verrà istituito un “biglietto responsabile” a favore di EMERGENCY per l’emergenza in Ucraina: l’idea del biglietto responsabile nasce dallo stesso Maestro Ezio Bosso, che ha sempre sostenuto la necessità di prevedere il pagamento di un titolo di ingresso, e al tempo stesso ha sempre sostenuto la necessità che ognuno potesse partecipare ai concerti e agli eventi culturali indipendentemente dalle proprie condizioni economiche. Di qui aveva maturato l’idea di un biglietto il cui importo viene scelto direttamente dallo spettatore in fase di acquisto in relazione alle proprie possibilità. Nel caso del concerto in San Petronio a Bologna il biglietto responsabile si tradurrà nella possibilità di effettuare una donazione a EMERGENCY all’ingresso della Basilica. La scelta di devolvere il ricavato della manifestazione a EMERGENCY deriva dal rapporto che il Maestro Bosso aveva con il suo fondatore, Gino Strada. Ezio Bosso nel 2019 aveva invitato Gino Strada a partecipare alla trasmissione Che storia è la musica, andata in onda su Rai 3 con un successo senza precedenti per un evento televisivo dedicato alla musica classica, e in quell’occasione avevano parlato di pace sullo sfondo della Settima Sinfonia di Beethoven.
Il concerto si svolgerà nel rispetto delle norme per il contenimento del contagio da Covid 19 in vigore alla data dell’evento.