Un bando a sostegno di azioni per conciliare vita e lavoro

30
Senza chiedere permesso, un momento della presentazione

Via alla 3ª edizione di “Senza chiedere permesso” per progetti innovativi a sostegno di una maggiore e migliore partecipazione delle donne al mercato del lavoro

MODENA – Incentivare una maggiore e migliore partecipazione delle donne al mercato del lavoro, attraverso azioni innovative di sviluppo del welfare aziendale e di sostegno al lavoro professionale. Sono queste le principali finalità di “Senza chiedere permesso”, il progetto per migliorare la conciliazione tra vita privata e tempo dedicato al lavoro promosso dal Comune di Modena e arrivato alla terza edizione che mette a disposizione contributi per 34 mila euro e per il quale è già possibile fare domanda.

Il nuovo bando è stato presentato martedì 16 gennaio nel corso di un evento che si è svolto al Laboratorio aperto, al quale hanno partecipato l’assessora alle Pari opportunità del Comune di Modena Grazia Baracchi, l’assessora regionale alle Pari opportunità Barbara Lori, Elena Granata, professoressa associata di Urbanistica e analisi della città e del territorio al Politecnico di Milano e autrice del saggio “Il senso delle donne per la città. Curiosità, ingegno, apertura”.

Fin dalla prima edizione, il bando è partito dal fatto che le difficoltà a conciliare lavoro e famiglia sono un prezzo che pagano le donne in termini di qualità del lavoro, di possibilità di carriera e di gap retributivo, ma anche un costo per le aziende che perdono risorse e professionalità. L’amministrazione comunale, dunque, ha introdotto nel tempo nuovi servizi per favorire la conciliazione, come i prolungamenti orari di scuole e asili, le aperture straordinarie nei periodi di vacanza e di chiusura scuole. Il bando intende innescare un circolo virtuoso che includa le realtà lavorative e coinvolga sui progetti le imprese.

Tra le misure che potranno essere finanziate sulla base di progetti dettagliati ci sono: introdurre nuove forme di flessibilità e innovazione organizzativa, coinvolgere le parti sociali ed economiche per promuovere il welfare aziendale presso i propri iscritti e aderenti, realizzare progetti formativi per le aziende che intendono applicare misure di welfare orientate a favorire il benessere dei dipendenti, promuovere il benessere delle lavoratrici e dei lavoratori e la conciliazione vita-lavoro, favorire la nascita di nuovi servizi di aiuto alle persone e alle imprese che permettano di adottare soluzioni nuove e flessibili nella gestione della vita familiare.

Il bando, on line da mercoledì 17 gennaio, prevede tre aree di finanziamento: per le imprese, anche di piccole dimensioni; per le libere professioniste e studi associati con prevalenza di lavoratrici donne; per associazioni. Per presentare i progetti è necessario compilare i moduli disponibili sul sito del Comune di Modena (www.comune.modena.it/argomenti/pari-opportunita). Informazioni sul progetto e sul bando sono disponibili anche sul sito dedicato (www.senzachiederepermesso.it); per chiarimenti e ulteriori informazioni si può scrivere alla mail info@senzachiederepermesso.it

“Senza chiedere permesso”, elaborato dall’assessorato alle Pari opportunità del Comune di Modena dopo una condivisione con le associazioni di categoria, la Cpo, i sindacati e Unimore, è stato finanziato nell’ambito del bando regionale per sostenere la parità delle donne nella vita economica e coinvolge una rete di organismi rappresentativi delle realtà imprenditoriali e del lavoro locale per sviluppare azioni concrete che migliorino le condizioni di lavoro all’interno delle imprese e offrano opportunità di conciliazione anche alle libere professioniste e alle micro imprese.