FERRARA – Un aiuto concreto per 38 nuclei familiari composti complessivamente da 88 persone in stato di necessità. È il frutto della generosità di Coldiretti, associazione che lo scorso febbraio alla presenza del direttore Alessandro Visotti ha preparato e donato numerosi pacchi alimentari ad Asp attraverso l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Ferrara.
I pacchi, contenenti ciascuno oltre 50 chili di prodotti di qualità al 100% Made in Italy dalla pasta ai legumi, passando dalle vaschette di affettati, passate di pomodoro, formaggi, latte, farine, olio, biscotti per bambini e omogeneizzati, sono stati poi redistribuiti ai nuclei individuati da Asp a seguito della valutazione dello stato di bisogno.
“Ringrazio Coldiretti – ha sottolineato l’assessore comunale alle Politiche sociali Cristina Coletti, presente al momento della consegna – che non è nuova a questo genere di iniziative che vanno a dare risposta concreta a tanti concittadini. Già la scorsa Pasqua questa organizzazione agricola si era resa protagonista di una donazione analoga e l’altruismo che ci è stato nuovamente manifestato in totale ha permesso a 90 nuclei familiari e 229 persone in stato di bisogno di ritrovare il piacere e il benessere psicofisico di consumare un pasto composto da prodotti di eccellenza della filiera italiana. Si tratta di un’azione che fa onore a chi vuole essere al fianco dell’Amministrazione nel dare sostegno a tutti quei ferraresi che hanno subito conseguenze gravissime a causa della pandemia e che purtroppo continuano a soffrire la complessità del periodo. Ringrazio anche gli uffici di Asp, che in tempi celeri hanno individuato i beneficiari degli aiuti alimentari”.
“Per Coldiretti – sottolinea il direttore provinciale Visotti – è nel suo essere forza sociale condividere secondo i principi della dottrina sociale della chiesa, cui ispira il proprio Statuto, i beni della terra in momenti in cui la solidarietà concreta è quanto mai necessaria per le difficoltà cui molte persone devono far fronte e che non possiamo pensare di lasciare ai margini, per lo spirito di comunità che ci deve contraddistinguere e la responsabilità sociale che ne deriva”.
I destinatari finali della donazione sono stati nuclei a cui i servizi sociali hanno riconosciuto un maggiore aggravamento delle condizioni economiche: i più anziani sono del 1941, il più giovane è nato nel 1997. Delle 38 famiglie 33 non erano state assegnatarie di aiuti durante la prima donazione avvenuta ad aprile 2021.
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