Cattivi odori e procedure irregolari nella lavorazione delle carni
BOLOGNA – Giù la saracinesca di una macelleria in zona Mazzini: giovedì gli agenti del reparto di Polizia commerciale della Polizia Municipale di Bologna, insieme a personale del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl di Bologna, hanno effettuato un accertamento dopo aver ricevuto segnalazioni di cattivi odori provenienti da alcune attività commerciali vicine una all’altra. In particolare, un’attività di ortofrutta, una macelleria e un’attività mista macelleria e alimentari.
Nei guai è finito un cittadino residente a Bologna, originario del Bangladesh, nei confronti del quale è scattata sia la chiusura immediata della macelleria per le gravi irregolarità igieniche accertate, sia una serie di verbali per irregolarità nell’etichettatura della frutta e nell’esposizione dei prezzi, per un totale di circa 6.500 euro: 3.500 euro di verbale della Polizia Municipale e 3.000 dell’Ausl. Il problema dei cattivi odori era evidentemente causato da procedure irregolari della macelleria nella lavorazione delle carni: proprio per questo l’attività è stata immediatamente chiusa e dovrà passare al vaglio dell’Ausl per poter riaprire.
Meno grave la situazione dell’attività mista macelleria e alimentari, gestita da un cittadino residente a Bologna di origine pakistana, sanzionato per irregolarità nell’etichettatura della merce in vendita.