RIMINI – La dichiarazione del Sindaco del Comune di Rimini, Jamil Sadegholvaad:
“Nel corso del 2022, in particolare durante la stagione estiva, Unioncamere Emilia-Romagna, nell’ambito del progetto di sostegno al turismo a valere sul Fondo di Perequazione della Camere di commercio, ha realizzato un’articolata indagine campionaria sui turisti, con l’obiettivo di verificare il livello di soddisfazione nei confronti dei vari elementi dell’offerta turistica regionale e di verificare l’interesse nei confronti delle diverse esperienze disponibili sul territorio.
Ne emerge un’analisi statistica molto interessante, che rappresenta una novità rispetto agli anni precedenti, dal momento che si focalizza sul gradimento e sulle preferenze dei viaggiatori verso i diversi fattori esperienziali, segmentati per tipologia, che li spingono a decidere di trascorrere le vacanze da noi, restituendoci dunque una fotografia particolarmente nitida sui diversi input che rappresentano il motore delle scelte. Dal quadro è immediatamente evidente l’indiscutibile legame della Riviera con il turismo balneare, il quale è rappresentato dal fatto che oltre il 51,6 per cento dei vacanzieri identifica nella spiaggia, svago e relax la principale motivazione per la visita nel territorio regionale. A seguire, l’altro aspetto determinante, è legato dalla presenza di strutture ricettive di fiducia, con cui è stato instaurato un rapporto collaudato nel tempo. ‘Molle’, se così le possiamo chiamare, che trovano riscontro nelle attività svolte dai turisti: il 70,7% di loro, infatti, si dedica ai bagni di sole e mare, il che rafforza il link tra la Riviera di Romagna e tutto quello che ruota attorno alla vita del lido, a dimostrazione che l’operato svolto dai territori, da Visit, da APT e Regione in questi anni per riqualificare e per aumentare la qualità dei servizi presenti sul lungomare e quindi la sua promozione turistica ha effetti tangibili e importanti agli occhi di chi viene qui da noi e nell’economia turistica.
Tra i turisti intervistati da Unioncamere, il 37,8% dichiara anche che durante la permanenza visita i centri storici e un 30,6% esplora il territorio, facendo escursioni e gite. Inoltre, il 29,1% dei turisti fa shopping, il 27,8% assiste a spettacoli musicali, il 23,4% pratica sport all’aria aperta, l’11,7% si ‘immerge’ nelle degustazioni di prodotti enogastronomici locali, l’8,1% visita musei o mostre temporanee e il 7,4% partecipa ad eventi tradizionali e folkloristici.
Anche questi sono dati che hanno un significato importante e che testimoniano il vasto panorama di esperienze e attività che si possono fare in Emilia-Romagna tra arte, cultura, relax, sport e buona cucina. A quest’ultima, i turisti che vengono sulla Riviera di Romagna assegnano un voto di 8.9 in una scala da 0 a 10, così come la cortesia e l’ospitalità della gente ricevono un voto di 8.8, alla pari della ristorazione. Giudizi sul soggiorno in cui la Riviera, nelle diverse categorie, che concernono i costi dell’alloggio, l’offerta culturale, l’intrattenimento, l’organizzazione, l’efficienza dei trasporti e altri elementi non scende mai sotto il 7.5, raggiungendo una media dell’8.5, la più alta in raffronto agli altri settori (Appennino, Città e Località Termali) in cui viene suddiviso il rapporto.
La traiettoria che viene indicata da questa analisi di Unioncamere penso sia anche l’attenzione sempre più alta da parte dei turisti, che siano italiani o esteri, di poter godere di un bel centro storico e di fare delle vacanze dinamiche, in grado di integrare più interessi, dal mare al centro storico, passando per le gite fuori porti tra le bellezze paesaggistiche, storiche e artistiche dell’entroterra, a dimostrazione dell’essenziale lavoro di squadra tra le amministrazioni locali della Romagna e della Regione per offrire ai turisti un’offerta a 360 gradi, dove ogni unicità di una singola città o un singolo borgo sia valorizzata al massimo e allo stesso tempo in dialogo e connessa con il resto dei prodotti turisti degli altri luoghi, in uno scambio e un ‘potenziamento’ reciproco. In generale, credo che l’Emilia Romagna sia uno dei territori in Europa con la più alta capacità di attrattiva naturale e, insieme, una delle aree per l’ospitalità più efficienti per qualità e quantità dei servizi, cultura del sorriso e interazione tra le varie proposte. La Romagna continua a ricoprire un ruolo di leader grazie al lavoro fatto ma senza crogiolarci sugli allori. La concorrenza è quotidiana e aggressiva”.